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val Fontanabuona

           



1 - Passo della Crocetta - Chiavari

Aggiornamento: 1999
Descrizione.
Dal Valico si sale la scaletta che conduce alla cappella e si sale sul sentiero che costeggia la costruzione (segnavia FIE doppio rombo rosso). Si prosegue in salita con qualche tratto pianeggiante, poi in falsopiano ed infine in discesa raggiungendo il santuario di N.S. di Montallegro (km 2,7).
Si passa sulla stradina dietro alla Chiesa raggiungendo una piazzetta e si prosegue in piano fino ad un ristorante. Si prosegue ancora diritti prima in piano poi in salita.
Il sentiero prosegue largo tra i lecci con qualche saliscendi. Si giunge ad un bivio (km 4,5) dove un segnavia (doppio quadrato rosso) va a sinistra mentre un altro (rombo rosso) prosegue.
Occorre salire a sinistra, ma conviene superare il bivio per una ventina di metri e poi svoltare. Si costeggia il versante settentrionale del monte per qualche centinaio di metri fino a sbucare su un colletto roccioso dove il sentiero inizia rapidamente a scendere sul versante meridionale. Segue un tratto sconnesso che porta ad un valico (La Colla, km 6,3). Qui sono possibili due soluzioni.
  1. Si scende a sinistra su stradina forestale fino ad arrivare su di una strada asfaltata (percorso più lungo e con perdita di quota, ma ciclabile).
  2. Si prosegue diritti sul sentiero attraversando la spalla boscosa, prima in salita poi in discesa (non ciclabile ma più elegante). Le distanze da qui in avanti sono misurate su questa seconda ipotesi.

In ogni caso si arriva ad uno spiazzo (km 6,9) da dove è possibile scendere a destra per sentiero a Semorile e a Zoagli, oppure scendere per asfalto in Fontanabuona. Si sale invece sull’asfaltata che sale ripida fino ad arrivare ad un tornante che precede una sbarra (km 7,8). A sinistra scende il sentiero con segnavia.
Si segue nel bosco a mezzacosta, poi un tratto molto ripido in discesa, poi ancora in discesa meno ripida fino ad una casa (km 9,3). Si scende sul sentiero fino ad arrivare ad una breve scaletta di pietra, poi un breve tratto in discesa, ancora una lunga scala in cemento, ancora un tratto ciclabile e si arriva sulla piazza della chiesa di Maxena e sull’asfalto (km 10,8).
Siamo a 4 km dal centro di Chiavari che si può raggiungere seguendo la strada oppure (consigliabile) scendendo a fianco della chiesa per sentiero e tratti a gradini.
Dislivello: in discesa 800 m, in salita 200.
Ciclabilità: 95%
Osservazioni:

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2 - Anello di Pianezza

In realtà non si raggiunge la vetta, che non presenta percorsi ciclabili, ma si attraversa il versante meridionale della montagna.
Percorso.
Si sale per asfalto a Orero e poi a Croce di Orero (km 7), proseguendo poi oltre il paese. La strada continua a salire diventando sterrata. Presenta una brusca rampa, poi sale più mite fino ad un incrocio (km10). Da sinistra arriva la strada che sale da Lorsica. Si sale a destra proseguendo fino al termine della sterrata (km 11,7). A destra si stacca un sentierino che sale tra i prati.
Si sale a spinta, prima ripidamente poi più facilmente, e si trova un sentiero che si segue verso destra (segnavia 7p).
Si prosegue in falsopiano, con qualche saliscendi, costeggiando il versante. Si lascia a sinistra il sentiero che sale in vetta ed infine si raggiunge un piccolo valico (km 14, passo del Dente).
Qui un sentiero scende a destra, un altro sale sul monte (m.te Mignano) di fronte ed un terzo obliqua a sinistra a mezzacosta. Si segue quest'ultimo (segnavia FIE due pallini rossi) che attraversa il versante per arrivare sul crinale opposto.
Fin qui si potrebbe arrivare anche seguendo integralmente la cresta del m.te Mignano che offre una discesa difficile.
Si prosegue in discesa arrivando all'asfalto del passo di Romaggi (km 16.5).
In discesa a destra fino al primo tornante (km 18). Qui si prende la strada a sinistra che si inoltra nel bosco e procede a mezzacosta.
Trascuriamo la strada a sinistra (itinerario 5; km 19,5) restando sulla via principale. Senza ulteriori difficoltà scendiamo attraversando alcune frazioni e raggiungiamo Aveggio e la SS.
Dislivello: 900 m.
Ciclabilità: 80%
Osservazioni: è un percorso in parte utilizzato per una gara di MTB; è quindi possibile trovare contrassegni, utili soprattutto nella parte di discesa sotto al passo di Romaggi.

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3 - Salita da Gattorna al Monte Caucaso


Aggiornamento: marzo 2000
Descrizione.
Dal centro di Gattorna si risale verso Genova per poche centinaia di metri. All'incrocio per Neirone si svolta a destra. Raggiunta la chiesa si va ancora a destra per Moconesi che si raggiunge (km 4,2) proseguendo oltre sempre sulla strada principale. Si incontra un bivio con segnaletica stradale dove si va diritti così come al bivio successivo per S.Rocco (a sinistra per Serra). Dopo pochi metri la strada diviene sterrata. Si prosegue sulla larga sterrata. Alcune strade che salgono a sinistra vengono trascurate e si prosegue tagliando lo scosceso fianco del Caucaso.
La strada termina ad una cava. All'ultimo tornante prima della cava proseguiamo diritti su sterrata con fondo peggiore arrivando ad uno spiazzo con tavolini (km 10,2). Si prosegue in falsopiano finché lo stradello diviene sentiero ed inizia a scendere.
Qui inizia un tratto a saliscendi con fondo a tratti molto sconnesso ed impegnativo che conduce, con una discesa finale, alla strada provinciale che collega Favale di Malvaro con la Val d'Aveto (km 13,5).
Si sale su asfalto e si arriva così al passo della Scoglina (km 15). Al valico si sale a sinistra e, sempre su asfalto, si arriva in prossimità di Barbagelata.
Circa 800 m prima del paese si nota un cippo di marmo a sinistra della strada (km 18,5). Qui si lascia l'asfalto e si raggiunge il cippo, proseguendo sulla strada forestale sbarrata (segnavia FIE triangolo rosso). La strada forestale inizialmente sale poi scollina ed inizia una ripida discesa che conduce ad una insellatura (sorgenti dell'Aveto). Si risale brevemente per proseguire con un bel percorso tra i faggi.
Si arriva al poco evidente passo del Gabba. La stradina si trasforma in mulattiera e prosegue mentre il sentiero (segnavia triangolo rosso) inizia a salire ripidamente a sinistra con qualche tratto non ciclabile. Si sale nel bosco fino a sbucare nelle radure ormai prossime alla vetta e si costeggia l'impressionante vuoto della parete sud. Di qui si può salire direttamente alla vicina cappelletta in vetta oppure (più ciclabile) svoltare a sinistra e seguire il sentierino che aggira la vetta raggiungendola poi per il versante opposto (km 22,5).
Dislivello: 1200 m.
Ciclabilità: 95%.
Osservazioni: La prima parte è esposta al sole e priva di alberi.
Per il percorso in discesa occorre prestare attenzione al punto in cui il sentiero si stacca dalla provinciale della Scoglina. Il sentiero si trova a destra prima del primo tornante, è in salita ed indicato da segnali in vernice.

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4 - Discesa dal Monte Caucaso a Gattorna


Aggiornamento: marzo 2000
Percorso.
Dalla vetta si scende verso levante fino ad un gruppo di alberi dove si svolta nettamente a sinistra e si prende il sentiero (segnavia FIE triangolo rosso) che porta nel bosco e scende fino alla strada forestale del passo del Gabba (km 1,5).
Qui si svolta decisamente a sinistra imboccando la mulattiera (segnavia FIE quadrato rosso) che inizia subito a scendere.
La discesa è subito ripida con pietre e rami, seguono poi tratti pianeggianti e qualche risalita ed una discesa finale che precipita su una larga sterrata.
Si scende per la sterrata, se ne incrocia un'altra su cui si continua a scendere. Il fondo diviene asfaltato e si arriva alla provinciale (km 6,6).
Non resta che seguirla raggiungendo Neirone e Gattorna (km 15).
Dislivello: 1150 m.
Ciclabilità: 95%.
Osservazioni: E' un itinerario con inconvenienti: la mulattiera è poco ciclabile, inoltre un buon tratto del percorso è su asfalto, tuttavia non conosco altri percorsi utili a tornare a Gattorna.

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5 - Salita al Passo di Romaggi da S.Colombano

Aggiornamento: 11/2002
Percorso.
Dalla chiesa di S.Colombano prendiamo la stradina che sale a fianco del cimitero. E' una strada asfaltata che inizialmente sale costantemente, poi prosegue a saliscendi in direzione di S.Martino.
La seguiamo lungamente superando vari frazioni fin quando incrociamo una strada che sale a sinistra (km 4,8; via Lanà).
Svoltiamo e proseguiamo in salita. La strada diviene sterrata e raggiunge una sterrata più larga (via Panoramica di Romaggi; km 8,5) percorsa dall'itinerario 2.
Svoltiamo a destra e proseguiamo fino a raggiungere la strada provinciale (km 10). Svoltiamo a destra e saliamo raggiungendo il Passo di Romaggi (km 11,8).
Dislivello: 730 m.
Ciclabilità: 100%.
Osservazioni:

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6 - Discesa dal Passo di Romaggi a S.Colombano

Aggiornamento: 11/2002
Percorso.
Al valico svoltiamo verso destra per entrare in un sentierino (segnavia 7P e FIE due pallini rossi).
La salita è subito non ciclabile, dopo 200 metri usciamo sulla prima prominenza della lunga cresta. Proseguiamo alternando salite e discese sulla panoramica cresta.
Un'ultima discesa termina ad un incrocio, poco visibile, tra radi alberi (km 2,4; Passo di Vignale). Qui sono possibili tre soluzioni.
  1. Scendiamo a destra seguendo il poco visibile segnavia FIE.
  2. Proseguiamo diritti seguendo il segnavia 7P.
  3. Scendiamo a sinistra.

Ho seguito quest'ultima soluzione. Il sentiero scende deciso nel bosco di castagni, poi prosegue in diagonale verso sinistra. Il percorso diviene debole traccia nel profondo letto di foglie.
Sugli alberi sono apposti radi segni rossi che guidano nella giusta direzione.
La discesa porta su una mulattiera nei pressi di una casa (km 3,7). Scendendo alla casa è possibile raggiungere la strada sottostante. Noi invece svoltiamo subito a destra e costeggiamo, in salita, una recinzione.
Dopo 200 metri arriviamo in un prato dove scendiamo a sinistra seguendo tracce poco visibili; raggiungiamo così un sentiero che seguiamo a destra.
Ora il percorso ritorna tra i castagni e procede con salite e discese seguendo l'orografia del ripido bosco.
Quando la discesa si fa più decisa siamo in vista di alcune case e della strada asfaltata. Scendiamo a sinistra ed usciamo sulla strada ( km 5) che collega Cichero con la Fontanabuona.
Svoltiamo a destra e seguiamo la strada che raggiunge Carpenissone, poi S.Martino e scende al fondovalle (km 11,8). S.Colombano è a destra a 2 chilometri.
In alternativa al bivio subito dopo S.Martino possiamo svoltare a destra e raggiungere S.Colombano senza usare la Strada Statale.
Dislivello: 830 m.
Ciclabilità: 95%.
Osservazioni: non percorribile in senso contrario.

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7 - Raccordo Case Cornua - S. Alberto

Aggiornamento: 2/2003
Percorso.
Dal valico di Case Cornua andiamo in salita, seguendo la strada asfaltata, in direzione ponente.
Raggiungiamo il piccolo intaglio dove era situata l'osteria del Becco (ruderi a sinistra, nel boschetto; km 1,2).
A destra notiamo un incrocio di numerosi segnavia (ISC, tre punti rossi, linea punto, punto blu).
Qui lasciamo l'asfalto e prendiamo il sentiero dove svoltiamo a destra all'incrocio.
Il sentiero taglia le pendici del monte Becco ed è stretto con qualche risalto.
Raggiungiamo un rio dove il segnavia FIE sale a destra sulla massima pendenza. Lo lasciamo e proseguiamo diritti scegliendo una delle numerose piste parallele. Con salita non eccessiva risaliamo la valle ed arriviamo alla base del colle che raggiungiamo con un'ultima salita (km 2,9).
Su qyesto colle innominato giungono alcuni sentieri. Svoltiamo a sinistra costeggiando il crinale ed arriviamo all'inizio del bosco.
La discesa è difficile, ripida ed anche pericolosa. Si svolge su una mulattiera abbastanza larga che scende per superare le rovinose pendici della montagna.
Dopo alcune centinaia di metri le difficoltà diminuiscono e possiamo proseguire quasi sempre in sella.
Con difficoltà decrescenti arriviamo alla piazza di S.Alberto (km 4,6).
Dislivello: 170 m.
Ciclabilità: 85%.
Osservazioni: in senso contrario dovrebbe essere più faticoso.

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Altri percorsi

  1. (sconsigliabile) Dalla spalla est del Ramaceto è possibile scendere a sud a Cichero. Si scende per pascoli su tracce del bestiame, tenendo verso destra. Ad un certo punto si vede un sentierino che si allontana verso destra. Lo si raggiunge e segue fino ad arrivare su una mulattiera. La discesa prosegue senza altre difficoltà.
  2. Il percorso della cresta Est del Ramaceto è sconsigliabile perché invaso da vegetazione (1998).
  3. Si può salire al passo Ventarella, a nord del Ramaceto, percorrendo la bellissima valletta che si apre a sud di Parazzuolo. Prima nella valletta poi salendo nel bosco (segnavia FIE triangolo giallo).
  4. Dal crinale percorso dall'itinerario 1 è possibile scendere a Rapallo proseguendo in discesa al bivio (rombo rosso). Discesa ripida abbastanza ciclabile.
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