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Desiderio sessuale oltre i 40
anni
Presentati i risultati della prima
indagine sulla salute sessuale dopo i 40 anni svolta a livello
mondiale su oltre 26.000 uomini e donne di 29 paesi.
Oltre l'80% degli uomini e il 60% delle
donne di età compresa tra i 40 e gli 80 anni afferma
che il sesso è una parte essenziale della propria vita.
Questo uno dei risultati del Pfizer Global Study of Sexual
Attitudes and Behaviors, la prima indagine condotta a livello
mondiale su oltre 26.000 soggetti in 29 paesi tra cui l'Italia,
che ha partecipato all'indagine, svolta attraverso interviste
telefoniche, con un campione di 1.500 uomini e donne.
Per quanto riguarda l'importanza che
il sesso assume per gli ultraquarantenni, lo studio rivela
che l'83% degli italiani ha dichiarato di giudicare il sesso
molto importante. Oltre il 70% degli italiani ha affermato
di aver rapporti sessuali da 1 a 6 volte alla settimana, percentuale
più elevata rispetto alla media internazionale che
si attesta al 57% per gli uomini e al 51% per le donne, mentre
il dato più basso lo fa registrare il Giappone con
il 21%.
"In Europa - afferma il
professor Alfredo Nicolosi, epidemiologo del CNR di Milano
e membro del Board Scientifico che ha coordinato la ricerca
- gli italiani si trovano ai primi posti per frequenza di
rapporti sessuali negli ultimi 12 mesi; se poi si considera
che il 65% degli uomini ultrasettantenni dichiara di aver
avuto almeno un rapporto, la riflessione che viene spontanea
è che la terza età ha e desidera avere una vita
sessuale attiva".
Ma quanti sono soddisfatti della propria sessualità?
In Italia solo il 44% degli uomini e il 32% delle donne.
L'indagine ha inoltre rivelato che la soddisfazione fisica
in un rapporto è maggiore tra coloro che hanno una
salute migliore. In particolare, l'indagine ha evidenziato
che circa il 70% di coloro che giudicano "eccellente"
la propria salute ha anche riferito che il rapporto fisico
col partner nell'ultimo anno è stato estremamente soddisfacente.
Una tendenza simile si è inoltre evidenziata tra soddisfazione
emotiva e salute.
Nonostante l'associazione tra le dichiarazioni degli intervistati
sulla propria salute e la soddisfazione emotiva e fisica,
l'indagine ha evidenziato che i soggetti non sono necessariamente
consci delle proprie reali condizioni di salute. Circa il
30% degli intervistati, infatti, non si è sottoposto
a visita medica nell'ultimo anno. Tra coloro che hanno dichiarato
di essere stati dal medico, a meno di una persona su 10 sono
state poste domande sulle proprie difficoltà sessuali
negli ultimi tre anni. Per quanto riguarda l'Italia, solo
il 25% è stato sottoposto a visita medica nell'ultimo
anno e, tra questi, solo il 4% è stato interrogato
dal medico relativamente ai problemi nella sfera della sessualità.
E in tema di salute sessuale gli italiani intervistati hanno
dichiarato di avere avuto, nel 21% dei casi per gli uomini
e il 31% delle donne, almeno uno dei 7 sintomi ritenuti come
campanello d'allarme dei disturbi sessuali. Il ricorso al
medico in questi casi è stato quantificato nel 24%
degli uomini e circa il 35% per le donne.
"Questi ultimi dati - continua il professor Nicolosi
- rivelano quanto ancora c'è da fare per aiutare coloro
che hanno disturbi sessuali, rendendosi prima di tutto promotori
della necessità di un maggior dialogo e confronto tra
medici e pazienti anche su tali patologie".
Questo materiale è stato
preso dal sito http://www.benessere.com
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