E anche questa volta l'infaticabile Alfonso ha messo a segno un colpo magistrale organizzando in modo impeccabile il rientro tanto atteso delle stelle di prora delle navi Audace e Ardito.

Un doveroso ringraziamento va anche a chi si è adoperato per rendere possibile l'inaspettato recupero  di questi preziosi simboli che contribuiranno a rendere indelebile il ricordo di queste splendide unità della Marina Militare legate indissolubilmente alla nostra gioventù.

Il tanto atteso 9 febbraio é finalmente giunto e in quel di Livorno il cospicuo gruppo degli "Arditini " si é incontrato con il più contenuto gruppo degli irriducibili "Audaci" nella prestigiosa Accademia della Marina Militare per accogliere le stelle di prora rocambolescamente rientrate dal cantiere Istambul Shipyard di Aliaga, in Turchia dove le navi sono state completamente smantellate.

Le due stelle hanno trovato posto nel suggestivo Corridoio delle Navi,  dove sono state scoperte durante la cerimonia accanto agli altri cimeli dell'Audace e dell'Ardito precedentemente restaurati ed esposti in tale sito, andando così ad arricchire la preziosa raccolta dei numerosi oggetti donati dalle varie unità dismesse della Marina Militare che hanno servito con onore questo Paese.

La giornata si é svolta secondo copione: arrivo dei partecipanti, saluto al comandante dell'Accademia, convenevoli del caso, Santa Messa, scopertura delle stelle e finalmente il pranzo al circolo,  dove sono state allestite due sale per ospitare degnamente i gruppi i ququali hanno potuto scegliere tra pietanze di mare o di terra.

Durante il raduno é stata consegnata la bandiera di navigazione per ricordare il giro del mondo di nave Ardito compiuto nel 1979 e un quadro raffigurante le unità che hanno portato il suo nome  é stato esposto al pubblico; un CD contenente le fotografie scattate in occasione del terzo raduno di nave Audace del 2014 a Trieste é stato distribuito a tutti gli "Audaci",  per la simpatica iniziativa si ringraziano Roberto Rongione e Giuliano Gasparutti.

Seguire in rete le fasi dello smantellamento, ricercando le sporadiche foto pubblicate dal personale del cantiere durante i mesi  della demolizione, ha riempito di malinconia i nostri animi ma il recupero di questi inestimabili simboli, che rappresentano il nostro Paese e il loro posizionamento in una così autorevole sede ha certamente restituito on po' di dignità e prestigio a questi epici battelli e indubbiamente ha infuso nei nostri cuori on po' di serenità.

Per la pregevole manifestazione un doveroso ringraziamento va all'Ardito Alfonso Zampaglione che ha curato nel dettaglio gli innumerevoli aspetti dell'evento, altrettanta riconoscenza é dovuta agli innumerevoli partecipanti che hanno animato e reso festosa questa bella iniziativa.

Un cordiale saluto a tutti gli AUDACI e a tutti gli ARDITINI.

                                                           Gianni Martini