a Feletto (panorama)


  • Comune a 27 Km da Torino.
  • Abitanti 2382 (agg. al 31 dicembre 2000)
  • Altitudine 275 m.
  • Superficie 7,97 kmq.
  • Confini: a Est con i comuni di Lusiglič e San Giorgio, a Nord Ovest con Rivarolo Canavese ed a Sud Ovest con Bosconero.


  • Informazioni storiche
    Secondo il Bertolotti il nome di Feletto deriverebbe dal latino Flere (piangere) a causa delle piene dell'Orco che provocarono moltissimi danni o per le violenze dei feudatari che fecero soffrire la popolazione. Il Casalis ritiene che potrebbe derivare da Filices e Filictum, ossia luogo pieno di felci.
    Feletto, e le altre tre terre: Montanaro, Lombardore e San Benigno, dipendevano dall' Abbazia di Fruttuaria sia in campo civile: il Comune, che in campo religioso: la Parrocchia. Vi appartennero per circa 7 secoli, fino alla sua estinzione.
    Feletto č raggiungibile da Torino percorrendo la SS. 460 di Ceresole.
    Nel basso Medioevo pare certo che esistessero due centri abitati. Il primo, pił antico, in basso rispetto alla ripa; distinto dalla successiva villanova, posizionata a Nord dell'attuale piazza Martiri Felettesi e perimetrata dalle odierne vie S. Giuseppe ed Antonio Giordano.
    Questi due centri godevano di punti di riferimento spirituali distinti.
    Le periodiche rovinose piene dell' Orco hanno cancellato ogno traccia del primitivo insediamento.
    Il nucleo antico apparteneva alla Chiesa di S. Pietro con un proprio prevosto, mentre il secondo alla Cura di S. Maria con un suo curato.
    Intorno al 1630, per evitare il contagio della peste di manzoniana memoria, sappiamo che si entrava nel borgo dai 4 punti cardinali:
    - a Est dalla Porta di Ripa collocata tra le ultime due case dell'odierna via Chiala lasciando fuori la primitiva Chiesa del Carmine. Attraverso questa porta si comunicava coi paesi oltre l'Orco, Bosconero e Torino;
    - a Sud la Porta di via Levata, dove oggi si intersecano le vie Micheletto, Bretto e teol. Falletti portava verso la campagna a mezzogiorno ed un braccio di questa strada andava ad unirsi con quella di Ripa;
    gli altri due ingressi non avevano porte:
    - a Nord la strada di S.Pietro tendeva a Rivarolo mantenendosi nel terrazzato sufficientemente distante dalla scarpata del torrente Orco;
    - a Ovest la strada del Vallino

    Ulteriori informazioni potranno essere reperite nel libro "Anno Domini Millesimo Septingentesimo quinquagesimo" stampato nell' anno 2000 in occasione del 250° della Consacrazione della Chiesa Parrocchiale di Feletto.

    Breve itinerario
    Da TORINO: prima di raggiungere il paese, 300 metri circa dopo l'incrocio della Fraz. Mastri, si puņ osservare a sinistra i resti di quella che fł la pił antica Chiesa dedicata a Sant'Eusebio. Dopo circa 1 Km., si puņ vedere l'ex ingresso del paese che attraversava la ferrovia, proseguengo si imbocca il sottopasso (di nuova realizzazione) per entrare in paese, all'uscita del suddetto trovate alla Vostra destra Villa Serena o Casa Della Divina Provvidenza; svoltando a sinistra si prosegue per Via Gianni Micheletto e dopo circa 200 mt. si nota (a sinistra) la cappella ottogonale di Sant'Ignazio di Loyola; raggiungendo la piazza principale del paese troviamo di fronte a noi il Torrione con annessi gli ex Uffici comunali. Osservando la Piazza Martiri Felettesi, da Via Luigi Chiala si puņ vedere: di fronte l'attuale Chiesa Parrocchiale dedicata ai SS. Pietro e Paolo ed a Maria Assunta, alla nostra destra il nuovo Palazzo Comunale ed il suddetto Torrione, a sinistra l'ex Asilo Infantile "Coniugi Fascio". A sinistra della Chiesa Parrocchiale si trova Via Rosario proseguendo per la quale si arriva alla stazione della ferrovia del canavese, prima di raggiungerla si incontra la Chiesa Madonna del Rosario. Dalla Piazza Martiri Felettesi proseguendo, verso Aglič, per Via Luigi Chiala incontriamo, alla nostra sinistra Il Santuario del Carmine; in lontananza si vede la Chiesa di San Pietro e di Santa Maria(gią Parrocchiale di Feletto e confinante con il Cimitero). Proseguendo per Aglič si puņ vedere l' ex Ponte sul Fiume Orcocostruito nel 1939 e che l'alluvione del mese di ottobre 2000 ha danneggiato.
    Da RIVAROLO:
    Da AGLIE'/San GIORGIO:
     
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