Alcune
frasi per riflettere:
Rimanere
nascoste in Gesù Cristo,lavorare
nell'ombra, senza strepito al servizio dei
Poveri, è compiere il disegno della divina
Provvidenza con grande sicurezza.
Lo
spirito di Gesù Cristo è lo spirito di
povertà; poiché Egli deve essere la nostra
unica consolazione , sappiamo accettare
amorosamente che tutto ci manchi all'infuori
di Lui.
O
uomini, tanto spesso accecati da cose
frivole e vane, ed io più di voi, eleviamo
il nostro cuore al di sopra della natura,
ove ci sospinge la corruzione del peccato e
rendiamo testimonianza al Signore col fare
quello che egli ha fatto sulla terra . O
Spirito Santo , voi solo potete farci
comprendere la grandezza di questo
mistero! |
- SANTA
LUISA DE MARILLAC
-
- LA
SERVA DEI POVERI
-
- Colei
che consacrò la sua vita alla Carità a
tempo pieno!
- Condividendo
con San
Vincenzo de Paoli
la
responsabilità e il dinamismo del
servizio ai poveri.
- Conosce
il lusso e le raffinatezze della
nobiltà della sua famiglia ma saprà
rinunciarvi per vivere esclusivamente
per i poveri.
- Impedita
di seguire la vocazione claustrale, a
motivo della sua debole salute, sposa
Antonio Le Gras, scudiero e segretario
della regina Maria dei Medici.
- Divenuta
mamma assapora il tenero affetto
dell'unico figlio, Michele Antonio, e
del marito. Accudisce sollecitamente
alla casa, ma non dimentica i Poveri. A
loro dedica le ore libere e le sue
premure: li visita, li serve
amorevolmente, rende loro i più umili
servizi.
- Certa
di servire in loro Cristo Signore.
- Il
suo incontro con San Vincenzo si rivela
determinante per la sua vita.
- Dopo
la morte del marito e la sistemazione
matrimoniale del figlio, Luisa abbandona
la sua casa di lusso e va a vivere in un
modesto appartamento di un quartiere
popolare di Parigi, in mezzo ai poveri!
- "Sono
tua Signore, sono tua per sempre!"
- San
Vincenzo sa apprezzare le forti e
singolari qualità del suo animo, il
coraggio straordinario, una prudenza non
comune, soprattutto "l'intelligenza
del Povero", perché ne
possiede il vero amore. E ne fa un'apostola
della Carità. Anzi, la "Confondatrice
della Carità".
- La
prima missione, che le viene affidata, e
la visita alle numerose
"Carità" diffuse nella
parrocchie delle campagne, intorno a
Parigi (oggi Gruppi di Volontariato
Vincenziano).
- Educa
le volontarie al servizio dei più
poveri: le aiuta ad essere generosa e
perseveranti nel loro impegno.
- Una
simile testimonianza suscita un vero
movimento di simpatia e di adesioni.
Soprattutto la gioventù.
- Un
gruppo di ragazze, dal cuore semplice e
colmo d'amore, accoglie il suo invito a
consacrarsi, in totale donazione, al
servizio dei poveri. Le raduna nella sua
casa, le forma con mano forte e materna;
nasce la "Compagnia delle Figlie
della Carità": 29 Novembre 1633.
- La
giovane Comunità, carica di indicibile
ricchezza di umanità, di fresche
energie e di amore, si lancia nel vasto
oceano della sofferenza. Senza tregua:
perché soddisfatto un bisogno un altro
ne emerge più grave ed imperioso.
- Dall'assistenza
ai poveri alla cura dei malati degenti
nelle loro case o negli Ospedali.
- Dai
trovatelli ai ragazzi e alle ragazze
analfabeti, sostenendo il loro
sacrosanto diritto all'istruzione libera
e gratuita.
- Dall'accoglienza
alle ragazze-madri, alla cura dei feriti
in guerra, dei galeotti e dei condannati
ai lavori forzati. Stimolate dal suo
esempio, le Figlie della Carità partono
e vanno dovunque il Signore le chiami!
- Come
all'inizio così oggi! Luisa
muore il 15 Marzo 1660.
- Esattamente
dopo trecento anni - nel 1960 - Papa
Giovanni XXIII la proclama
"Patrona" di quanti sono
impegnati nelle opere sociali e
caritative.
- Quasi
a volere canonizzare il suo testamento
spirituale: "Servire i Poveri
è uno dei più grandi tesori del
cristianesimo".
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