GRUPPO FOTOCINE "CONTROLUCE" Vercelli
SVILUPPO
E STAMPA DEL A cura di Carlo Truffa |
3° parte
FINITURA E MONTAGGIO DELLE STAMPE
Quando una stampa è fissata e lavata, prima che venga utilizzata, richiede ancora alcuni interventi che servono a renderla più maneggevole e a migliorarne le caratteristiche fisiche di durata e lucentezza. Queste operazioni consistono nella smaltatura, nel ritocco e un eventuale montaggio su un supporto e su passe-partout. Lasciugatura. Mentre 1asciugatura su carta politenata non presenta eccessivi problemi (è sufficiente sgocciolare accuratamente il foglio ed appenderlo ad un filo con le mollette) con le carte baritate 1operazione comporta notevoli difficoltà. Il metodo più semplice consiste nellappoggiare il foglio su un piano perfettamente pulito in piano e con 1 aiuto di una spugnetta morbida liberarlo dallacqua in eccesso, completando lasciugatura allaria. Una volta asciutto il foglio tenderà ad accartocciarsi. sarà quindi necessario lasciato alcuni giorni sotto dei pesi (ideali sono le enciclopedie e i vocabolari). In alternativa è possibile ricorre alla smaltatrice sia per una vera e propria smaltatura che per una semplice asciugatura. Smaltatura. La smaltatura (o ferrotipia) è un metodo per asciugare la stampa su una speciale lastra di metallo che conferisce una notevole lucentezza alla superficie della stampa La realizzazione della smaltatura richiede utilizzo di una apparecchiatura di costo relativamente modesto che si chiama smaltatrice e si può effettuare esclusivamente su carte di supporto barricato e superficie lucida. La smaltatrice è composta da un piano di asciugatura contenente al suo interno alcune resistenze elettriche (nei modelli più sofisticati è presente anche un termostato che consente di regolare la temperatura) e una piastra di metallo perfettamente cromata e assente da tracce di sporco e rigature di vario genere. Si prende la stampa, perfettamente fissata e lavata, la si immerge per alcuni minuti in una bacinella contenente acqua e alcune gocce di imbibente dopo di che la si passa in unaltra bacinella contenente acqua distillata a la si lascia riposare, senza agitare, per alcuni minuti. Nel frattempo si provvede a pulire con alcool denaturato la piastra cromata, quindi si stende la stampa con la parte lucida sulla piastra e si procede con un apposito attrezzo ad eliminare 1 acqua in eccesso, rullando dal centro della stampa verso i bordi. Si pone poi la piastra. nella smaltatrice ben calda, la si chiude e si attende. Dopo alcuni minuti, la smaltatrice emetterà alcuni sfrigolii, quando questi termineranno la smaltatura si può dire terminata, se le operazioni sono state svolte correttamente alzando la tela la stampa si staccherà senza opporre nessuna resistenza. In nessun caso cercare di staccare la stampa, si provocherebbero irreparabili danni alla superficie dellimmagine che la renderebbero inutilizzabile. E importante, al fine di un buon risultato, nelle smaltatrici sprovviste di termostato tenere sotto controllo la temperatura della piastra evitando che si surriscaldi eccessivamente staccando di tanto in tanto la spina di collegamento elettrico, ciò eviterà il formarsi di macchie sulla superficie smaltata. Lutilizzo della smaltatrice per asciugare le stampe non comporta alcuna difficoltà; è sufficiente appoggiare il foglio della stampa con la superficie esposta verso la tela, seguire le stesse precauzioni previste per la smaltatura. Con questo metodo possono essere asciugate anche le carte mat o semi-mat. Evitare accuratamente di utilizzare questo metodo con le carte politenate.
RITOCCO E SPUNTINATURA. Di solito, per nascondere piccole macchie e puntini di polvere sulla stampa, è necessario effettuare qualche ritocco e occasionalmente anche la spuntinatura.Il ritocco. Per ritoccare una stampa si usano coloranti o pigmenti per correggere puntini e linee bianche dovuti a difetti opachi. Tra i molti prodotti in commercio destinati appositamente al ritocco la nostra preferenza va a quei prodotti più facilmente reperibili: Ecoline nera e bianca con le quali è possibile ottenere una infinita varietà di tonalità dal nero profondo al bianco neve, le matite acquarellabili reperibili in diverse gradazioni, la china solida e gli appositi acquerelli da ritocco. La stampa va posta sotto unintensa luce e va spolverata accuratamente in modo che i granelli di polvere non sembrino difetti dellimmagine. Proteggere la superficie della stampa con della carta soprattutto dove poggiate la mano. Un foglio di carta nera con un buco ritagliato minimizzerà la distrazione dellocchio e garantirà la buona protezione contro 1 eventualità di contatto del pennello con la stampa o il supporto di cartone. Consiglio vivamente di utilizzare guanti bianchi di cotone (reperibili anche in farmacia) durante questa e altre manipolazioni dei negativi e delle stampe finite. Lapplicazione del colore da ritocco alla stampa deve essere fatta con un pennello di buona qualità; il più adatto è un pennello fino di peli di martora (di solito uno "O" o uno "O O"). Un pennello di alta qualità ha abbastanza setole per mantenere il liquido di ritocco anche se ha una punta sottile che permette un buon intervento. E preferibile evitare 1 acquisto di questo accessorio nei negozi di fotografia (di solito sono più scadenti e più costosi), e cercarlo in un buon negozio di arti grafiche. Un aspetto molto importante del lavoro di spuntinatura consiste nellusare il pennello il più asciutto possibile, anche se può sembrare assurdo, dal momento che il lavoro va iniziato immergendo il pennello nel colorante. Usare un pennello il più asciutto possibile significa che prima di poggiarlo sul punto da ritoccare, si dovrà eliminare ogni eccesso di colorante. Se si inizia il ritocco con il pennello molto bagnato, dalla punta cadrà una goccia che andrà a formare una macchia sulla stampa. Il procedimento di ritocco deve avvenire per "spuntinatura" e cioè con piccoli colpi dati con la punta del pennello in successione ravvicinata fino a coprire il difetto sulla stampa. Se si dovesse notare che i ritocchi risultano troppo poco brillanti rispetto alla superficie della stampa, se ne può aumentare la brillantezza aggiungendo al colore un pò di gomma arabica asportata dal pennello umido dal bordo gommato di una busta. La raschiatura. E eliminazione di punti neri o di piccole macchie nere dalla superficie di una stampa, è unoperazione estremamente più difficile del ritocco di punti o di macchie bianche o grigio chiare. La raschiatura consiste nellasportare, servendosi di un coltello affilato, in parte o in tutto 1 argento di una zona del emulsione quindi ricoprirla con il colore voluto. E un procedimento molto complesso e riservato a persone con esperienza specifica.
MONTAGGIO DELLE STAMPE. Il metodo migliore per conservare le fotografie consiste nellutilizzare gli appositi contenitori preparati con carta inerte, completamente privi di sostanze acide e in grado di proteggerle dagli effetti dannosi della luce, in alternativa ricorrere ai raccoglitori (tipo Buffetti) formati da buste di plastica di ottima qualità e disponibili in diversi formati. La loro capacità di proteggere nel tempo le stampe è inferiore dei contenitori in carta pregiata ma hanno il vantaggio di un costo minore e di essere di più pratico uso in quanto consentono la visione senza doverle estrarre dalle buste. M a al di là dei problemi legati alla sua conservazione una stampa richiede quasi sempre di essere montata su un qualunque supporto di base. Ciò avviene principalmente per due motivi: proteggerla da eventuali sempre possibili danni e ( molto importante specie per il dilettante e per lespositore) valorizzarne lestetica: E infatti fuori di dubbio che un immagine fotografica già valida di per se stessa, acquisterà notevolmente se montata e incorniciata in modo valido. Ma anche prescindendo da considerazioni di questo genere, è sempre di grande soddisfazione nel osservare ed il poter maneggiare senza paura una stampa ben montata, anche se questo richiede un minimo di lavoro in più. Per il montaggio è necessario disporre di una taglierina, meglio scegliere quelle a lama rotante, ricordandosi che questo tipo di lama non può lavorare con spessori superiori ai 3/4 mm. Spessori maggiori sono quindi affidati ad un particolare sistema di taglio eseguito su macchine più complesse, ma di impiego estremamente semplice e sicuro. In tali macchine il piano di lavoro è in materiale plastico autosaldante per cui non resta mai traccia dei tagli operati da una lama che lavora affiancata ad un guida metallica con inserto in gomma che assicura la perfetta tenuta del materiale in lavorazione. Il montaggio di una stampa, lasciando da parte sistemi di fortuna come nastri adesivi e simili, può essere eseguito con numerosi sistemi semplici e funzionali, alcuni dei quali sono diventati di uso comune. Ecco quelli più usuali:
2. Montaggio a freddo e a pressione con speciali carte adesive. 3. Montaggio a freddo con adesivi spray. MONTAGGIO A UMIDO Grazie alla banalità del materiale e delle attrezzature necessarie al montaggio di una stampa con adesivi solubili in acqua questo è forse il sistema più interessante per il dilettante e molto spesso indispensabile per il professionista. Il sistema consiste nel prendere la stampa ancora umida e spalmare sia il retro che il sopporto a cui andrà fissata con un collante tipo Vinavil utilizzando una spatola fine esercitare poi una forte pressione tramite lo stesso rullo usato per la smaltatura. N.B Questo sistema non è utilizzabile con le carte politenate in quanto idrorepellenti. MONTAGGIO A FREDDO Il netto miglioramento qualitativo dei materiali adesivi per montaggio a freddo a pressioni relativamente basse, lascia supporre che questo sistema finirà prima o poi per sostituire il più complesso montaggio a caldo, se non altro per quanto riguarda le carte politenate. . Il procedimento consiste nel frapporre tra il supporto e 1 immagine un foglio di materiale biadesivo che privato della protezione consente un collaggio praticamente perfetto. Molti sono i materiali che consentono il montaggio a freddo , prodotti sia in fogli che in rullo. Tutti lavorano con lo stesso principio e laspetto più interessante è che consentono di modificare o di ripetere il riposizionamento della stampa sul supporto di montaggio, prima che il sandwich sia pressato con il semplice passaggio di un rullo sulla superficie della stampa. MONTAGGIO A FREDDO CON ADESIVO SPRAY E in assoluto il metodo più semplice, consiste nellutilizzare speciali colle inerti dellultima generazione vendute in confezione spray, e facilmente reperibili sia nei negozi di arti grafiche che nelle migliori cartolerie. Sono presenti in commercio due tipi: uno consente (per alcuni minuti) la possibilità di riposizionare 1 immagine, 1 altro, meno costoso, ha effetto immediato e permanente. Questo metodo è quello che dopo molte prove uso quasi esclusivamente, anche se essendo prodotti molto recenti, non si hanno ancora certezze per escludere eventuali danni alle stampe nel tempo. |
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