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Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI"
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Tutto sul MAGNESIO
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Tutta la documentazione in nostro possesso inerente i dottori
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Il CAFFE' DROGA-INSETTICIDA. Questo io titolo del loro video di informazione come è fatto per il bugiardino e le scritte sulle sigarette:
"Una droga legale: il caffé (VIDEO)"
che è TUTTO UN PROGRAMMA, vero?
https://youtu.be/OTVE5iPMKLg

da questa pagina:
http://digilander.libero.it/genfraglo/Immagini/caffevideo.htm

ed ora il video intitolato:
LA TRAPPOLA DEL CAFFE'
https://youtu.be/JS8IXyr6cww

Causa certa di tutte le nostre MALATTIE.
Quindi continuare e perseverare nel berlo, nel tempo, è assolutamente MALATTIA CERTA.
Ed ora prima di iniziare vorrei portarti a conoscenza di un ragionamento che spiega TUTTO quanto mi stà succedendo in relazione alla mia SALUTE, che è spiegata dal fatto che
NELLA SALUTE, NESSUN ESSERE VIVENTE E' DIPENDENTE DA UN SUO SIMILE TRANNE L'HOMO SAPIENS. NON TI PARE STRANA LA COSA? sono certo che Madre Natura o la EVOLUZIONE NON possano punire solo l'Homo Sapiens, quindi
per conferma ti chiedo:
"Mi sai dire anche una sola specie animale della quale un individuo si reca da un altro individuo suo simile per la salute?"
NOOOO!?!?!?!?!

Questa pagina e quella subito sotto sono la CONFERMA che il CAFFE' è "UNA DROGA" e si chiama CAFFEINA, come è "DROGA" la NICOTINA, DROGHE LEGALIZZATE ma considerate leggere, che causano DIPENDENZA come la COCAINA e le altre DROGHE considerate pesanti, alla faccia delle persone.

QUANDO LA CAFFEINA E' TROPPO ELETTRIZZANTE
di Eric C. Strain e Roland R. Griffiths

La CAFFEINA è la sostanza psicoattiva più usata al mondo. Negli Stati Uniti si stima che oltre l80% degli adulti ne faccia un uso regolare. Il suo consumo si verifica di frequente in una varietà di contesti sociali culturalmente ben integrati, come il coffee break negli Stati Uniti, il tea time nel Regno Unito o la masticazione della kol nut in Nigeria. Negli stati Uniti, per esempio, il consumo di CAFFE' o bibite caffeinate durante i pasti è estremamente comune. Questa integrazione culturale dell'uso della sostanza può rendere particolarmente difficile il riconoscimenti dei disturbi psichiatrici associati. Tuttavia, per il clinico è importante conoscere la capacità della CAFFEINA di produrre una varietà di sindromi psichiatriche. In questo articolo esamineremo cinque disturbi associati con l'uso di CAFFEINA: intossicazione da CAFFEINA, l'ASTINENZA da CAFFEINA, la dipendenza da CAFFEINA, il disturbo d'ansia indotto da CAFFEINA ed il disturbo del sonno indotto da CAFFEINA.

INTOSSICAZIONE DA CAFFEINA
L'intossicazione da CAFFEINA è stata da lungo tempo riconosciuta come una sindrome della ingestione di una quantità eccessiva della sostanza. Per esempio, nel 1896 J.T.Rugh riportò il caso di un rappresentante di commercio che lamentava nervosismo, contrazioni involontarie delle braccia e delle gambe, sensazione di pericolo imminente e disturbi del sonno. Il paziente beveva quantità eccessive di caffè per sostenere un ritmo lavorativo elevato. Simili notizie sulla intossicazione si possono trovare in tutta la letteratura medica dell'800 e dei primi del '900 con osservazioni su irrequietezza motoria, insonnia, tachicardia, irritabilità, cefalea, labilità emotiva, ansia e disturbi gastrointestinali associati all'eccessivo uso di CAFFEINA. L'intossicazione da CAFFEINA rappresenta pertanto un disturbo psichiatrico noto da almeno cento anni.

Il grado di tolleranza dipende dalla relazione tra la dose di CAFFEINA assunta ed il livello di tolleranza raggiunto. Infatti, se l'assunzione è regolare l'individuo tende a sviluppare tolleranza ai sui effetti, per cui col tempo la stessa quantità di CAFFEINA produce effetti inferiori. Nella comparsa di una sindrome da intossicazione da CAFFEINA vanno considerate anche le differenze interindividuali nella sensibilità ai suoi effetti. Così una persona particolarmente sensibile può presentare segni e sintomi di intossicazione in risposta ad una dose relativamente bassa (ad esempio quella contenuta in una tipica tazza di infuso di CAFFE', pari a 100 mg). mentre una persona che consuma quotidianamente dosi elevate di CAFFEINA, e che quindi ha sviluppato tolleranza ai suoi effetti, per una dose simile non presenterà segni di intossicazione. Il meccanismo d'azione principale della CAFFEINA consiste nel suo antahonismo per l'adenosina, L'adenosina produce una grande varietà di effetti fisiologici che comprendono depressione del sistema nervoso centrale, vasodilatazione cerebrale, inibizione del rilascio di renina ed effetto antidiuretico, inibizione della secrezione gastrica e depressione respiratoria. In quanto antagonista dell'adenosina, molti degli effetti della CAFFEINA rappresentano l'opposto degli effetti prodotti dalla adenosina.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/caffesintomia.htm

LA STORIA
La caffeina è usata principalmente per i suoi effetti stimolanti. La caffeina viene assunta per via orale in forma liquida nel caffè, nel thè e in altre bevande, come ad esempio la Coca Cola. E’ utilizzata terapeuticamente come analgesico nel trattamento dell’emicrania e come additivo in alcuni farmaci. La caffeina, una metilxantina naturale, si può trovare in più di 60 varietà di piante. Coltivato dapprima in Arabia, il caffè ha conqustato l'Europa nel 17 secolo, mentre il thè ed il cacao sono arrivati nel nostro continente solo 100 anni prima.
La nicotina è il principale alcaloide della Nicotiana ( tabacum: rustica); essa è presente anche in altre piante (Equiseto, Licopodio, Composita). La nicotina è una sostanza che deriva dalla combustione del tabacco e dei suoi derivati, è uno stimolante potente e rapido. Viene assunta per inalazione del fumo di sigaretta o ingerita oralmente in forma di chewing gum. La nicotina non ha usi terapeutici.

ASPETTI CLINICI (CAFFEINA)
Gli effetti fisici e psicologici della caffeina
Come stimolante la caffeina ha effetti cardiovascolari e sul SNC:
aumento della frequenza e gittata cardiaca e ipertensione
costrizione vascolare cerebrale
aumento del metabolismo basale
rilasciamento della muscolatura liscia viscerale e contrazione della muscolatura scheletrica
ansietà, insonnia, depressione
affaticamento

L'INTOSSICAZIONE ACUTA DA CAFFEINA
I caffeinomani accaniti presentano fini tremori delle estremità in particolare alle mani, riportano storie di ulcera, bruciori di stomaco, gastriti, diarrea. A costoro è necessario dare alcuni consigli: il riposo, l'astensione da ulteriori ingestioni di sostanza, il limitarsi a massimo 3 tazze di caffè al giorno.
L’assunzione di almeno 250 mg di caffeina è accompagnata da:
irrequietezza, nervosismo, insonnia
diuresi
eloquio incoerente

A dosaggi maggiori abbiamo:
agitazione psicomotoria, eccitamento e instancabilità
flusso disordinato del pensiero e del linguaggio
tremori, contrazioni muscolari
nausea
ipervigilanza
tachicardia ed extrasistole
turbe gastrointestinali
ronzii nelle orecchie

l'ASTINENZA DA CAFFEINA
sonno aumentato
depressione e riduzione dell’energia
stitichezza
stato mentale confuso, agitazione
mal di testa
Non sembra che l'astinenza da caffeina richieda attenzione medica, è comunque sconsigliato interrompere bruscamente l'assunzione della sostanza. L’ideale sarebbe una graduale riduzione dell'uso accompagnata da alcuni consigli:
individuare il numero di tazze consumate al giorno
ridurre di una tazza al giorno se necessario sostituire con :
thè leggeri o deteinati
caffè decaffeinati
succhi di frutta o vegetali

Aspetti clinici (nicotina)
Gli effetti fisiologici della nicotina
La nicotina viene assorbita attraverso l'epitelio alveolare. Attraverso la via digerente la nicotina viene principalmente metabolizzata dal fegato in cotinina. Quando fumata la nicotina passa nel sangue in alta concentrazione. Alcuni degli effetti fisiologici specifici della nicotina sono:
aumento dell'attività del colon
aumento del tempo di eliminazione da parte del colon
aumento dei livelli di vasopressina
aumento dei livelli di adrenalina
ipertensione arteriosa

I SEGNI E I RISCHI CLINICI CARATTERISTICI DEI FUMATORI
Chi usa regolarmente prodotti a base di tabacco presenta:
ridotto senso del gusto
disturbi gengivali e dentali
enfisema polmonare
ridotto trasporto di ossigeno e aumento dell'anidride carbonica nel sangue
irritazione dei bronchi e tosse
ulcera gastrica
è inoltre esposto a:
tumori all’apparato respiratorio e della mucosa nasale: faringe, laringe, bocca
tumori all'esofago e al pancreas
tumori al rene e alla vescica

L'ASTINENZA DA FUMO
In fumatori pesanti i sintomi dell’astinenza insorgono 2 ore dopo che è stata fumata l’ultima sigaretta:
desiderio di fumare
mal di testa irritabilità, irrequietezza, ansia
dolori muscolari
difficoltà di concentrazione
frustrazione o rabbia
ipotensione, ridotta frequenza cardiaca
aumento dell' appetito e o del peso
In 3-4 giorni i sintomi fisiologici d’astinenza raggiungono il loro massimo. Per più tempo persistono i sintomi psicologici quali comportamenti e abitudini correlate al fumo, come la ricerca di una sigaretta dopo i pasti o al telefono.

IL TRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA DA NICOTINA
1. fase prima
In questa prima fase è importante aiutare il fumatore a convincersi dei gravi danni che l'uso del tabacco comporta. La cessazione del fumo è un beneficio per:
la salute personalizzare (malattie e mortalità legata all’uso di tabacco)
il proprio bilancio economico
per la società e per gli altri

2. fase seconda
In questa seconda fase è importante rendere consapevole il paziente dei disagi e delle difficoltà che dovrà sopportare in astinenza.

3. fase terza
Qui si deve trattare dei metodi di gestione dei disturbi dovuti all'astinenza, sottolineando la transitorietà dei sintomi d'astinenza. Il chewin gum e i cerotti alla nicotina sono efficaci nel ridurre il desiderio per la nicotina e la sintomatologia astinenziale.
chewingum alla nicotina
cerotti alla nicotina
rilassamento
ipnosi

4. fase quarta
In quest'ultima fase si passa a delineare un piano di trattamento:
decidere quale cessazione fare (immediata e completa oppure gradulale)
stabilire una data precisa per iniziare l’astinenza
ridurre ogni giorno un numero di sigarette per arrivare al giorno prefissato
Le complicanze in fase di astinenza da nicotina
aumento di peso per maggiore acuità del gusto e cambiamenti nel metabolismo basale, che si può prevenire con consigli sulla nutrizione
tosse e aumento del catarro per rilascio bronchiale di nicotina catrame, tali sintomi favoriscono la pulizia dei polmoni
maggiore nervosismo e irritabilità che può essere gestita dal coinvolgimento in gruppi di supporto per fumatori o ex fumatori.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/caffesintomi.htm

A conferma della pericolosità di bere il CAFFE' a stomaco vuoto, altra pagina recita:
"Ecco perché non dovresti mai bere il caffè a stomaco vuoto
Consumi il caffè a stomaco vuoto? Ecco perché, secondo gli esperti, non dovresti mai farlo
Il caffè non si dovrebbe mai bere a stomaco vuoto. Quello che per molti era un pensiero si è trasformato in realtà grazie ad una ricerca americana. Il medico Adam Simon infatti ha studiato gli effetti di questa bevanda amata in tutto il mondo, sul nostro stomaco, soprattutto quando è vuoto.
“Bere una tazza di caffè prima di aver consumato un pasto è uno scacco all’idratazione del nostro corpo – ha svelato il dottore -. Accresce il fabbisogno giornaliero d’acqua, può causare disidratazione e tachicardia”.
Le parole del medico sono state confermate anche dallo studioso Nitin Makadia: “Il caffè, anche quello decaffeinato, produce acido cloridrico – ha detto -, il principale responsabile dei danni alla mucosa gastrica, se bevuto ripetutamente a stomaco vuoto”.
L’acido cloridrico è un elemento fondamentale nel processo di digestione. Questa sostanza infatti viene rilasciata nell’organismo poco prima di consumare un pasto o quando sentiamo il profumo di un cibo che vorremmo mangiare. Ciò significa che un caffè preso appena ci si sveglia e a stomaco vuoto potrebbe rivelarsi davvero dannoso per l’organismo.
“Se gli studi sull’inefficacia del caffè preso da appena svegli non erano riusciti a sconvolgere la mia coffee routine, quelli sulla “pericolosità” del caffè a stomaco vuoto, sì. Decisamente” ha commentato la writer Kaitlyn McLintock, che ha seguito da vicino le ricerche sul tema, diffondendo la notizia.
A quanto pare il caffè bevuto a stomaco vuoto potrebbe compromettere il funzionamento di questo organo, ma anche agire sull’umore e sulle nostre performance. Già qualche tempo fa degli studi scientifici avevano dimostrato come la bevanda a base di caffeina consumata al mattino non fosse una fonte di “sprint” come molti credono. In realtà per gli esperti il caffè andrebbe assunto qualche ora dopo essere scesi dal letto e non prima di aver bevuto un po’ d’acqua e mangiato qualcosa."
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/caffestomacovuoto.htm

Questa pagina e quella subito sotto sono la CONFERMA che il CAFFE' è "UNA DROGA" e si chiama CAFFEINA, come è "DROGA" la NICOTINA, DROGHE LEGALIZZATE ma considerate leggere, che causano DIPENDENZA come la COCAINA e le altre DROGHE considerate pesanti, alla faccia delle persone.

QUANDO LA CAFFEINA E' TROPPO ELETTRIZZANTE
di Eric C. Strain e Roland R. Griffiths

La CAFFEINA è la sostanza psicoattiva più usata al mondo. Negli Stati Uniti si stima che oltre l80% degli adulti ne faccia un uso regolare. Il suo consumo si verifica di frequente in una varietà di contesti sociali culturalmente ben integrati, come il coffee break negli Stati Uniti, il tea time nel Regno Unito o la masticazione della kol nut in Nigeria. Negli stati Uniti, per esempio, il consumo di CAFFE' o bibite caffeinate durante i pasti è estremamente comune. Questa integrazione culturale dell'uso della sostanza può rendere particolarmente difficile il riconoscimenti dei disturbi psichiatrici associati. Tuttavia, per il clinico è importante conoscere la capacità della CAFFEINA di produrre una varietà di sindromi psichiatriche. In questo articolo esamineremo cinque disturbi associati con l'uso di CAFFEINA: intossicazione da CAFFEINA, l'ASTINENZA da CAFFEINA, la dipendenza da CAFFEINA, il disturbo d'ansia indotto da CAFFEINA ed il disturbo del sonno indotto da CAFFEINA.

INTOSSICAZIONE DA CAFFEINA
L'intossicazione da CAFFEINA è stata da lungo tempo riconosciuta come una sindrome della ingestione di una quantità eccessiva della sostanza. Per esempio, nel 1896 J.T.Rugh riportò il caso di un rappresentante di commercio che lamentava nervosismo, contrazioni involontarie delle braccia e delle gambe, sensazione di pericolo imminente e disturbi del sonno. Il paziente beveva quantità eccessive di caffè per sostenere un ritmo lavorativo elevato. Simili notizie sulla intossicazione si possono trovare in tutta la letteratura medica dell'800 e dei primi del '900 con osservazioni su irrequietezza motoria, insonnia, tachicardia, irritabilità, cefalea, labilità emotiva, ansia e disturbi gastrointestinali associati all'eccessivo uso di CAFFEINA. L'intossicazione da CAFFEINA rappresenta pertanto un disturbo psichiatrico noto da almeno cento anni.

Il grado di tolleranza dipende dalla relazione tra la dose di CAFFEINA assunta ed il livello di tolleranza raggiunto. Infatti, se l'assunzione è regolare l'individuo tende a sviluppare tolleranza ai sui effetti, per cui col tempo la stessa quantità di CAFFEINA produce effetti inferiori. Nella comparsa di una sindrome da intossicazione da CAFFEINA vanno considerate anche le differenze interindividuali nella sensibilità ai suoi effetti. Così una persona particolarmente sensibile può presentare segni e sintomi di intossicazione in risposta ad una dose relativamente bassa (ad esempio quella contenuta in una tipica tazza di infuso di CAFFE', pari a 100 mg). mentre una persona che consuma quotidianamente dosi elevate di CAFFEINA, e che quindi ha sviluppato tolleranza ai suoi effetti, per una dose simile non presenterà segni di intossicazione. Il meccanismo d'azione principale della CAFFEINA consiste nel suo antahonismo per l'adenosina, L'adenosina produce una grande varietà di effetti fisiologici che comprendono depressione del sistema nervoso centrale, vasodilatazione cerebrale, inibizione del rilascio di renina ed effetto antidiuretico, inibizione della secrezione gastrica e depressione respiratoria. In quanto antagonista dell'adenosina, molti degli effetti della CAFFEINA rappresentano l'opposto degli effetti prodotti dalla adenosina.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/caffesintomia.htm

LA STORIA
La caffeina è usata principalmente per i suoi effetti stimolanti. La caffeina viene assunta per via orale in forma liquida nel caffè, nel thè e in altre bevande, come ad esempio la Coca Cola. E’ utilizzata terapeuticamente come analgesico nel trattamento dell’emicrania e come additivo in alcuni farmaci. La caffeina, una metilxantina naturale, si può trovare in più di 60 varietà di piante. Coltivato dapprima in Arabia, il caffè ha conqustato l'Europa nel 17 secolo, mentre il thè ed il cacao sono arrivati nel nostro continente solo 100 anni prima.
La nicotina è il principale alcaloide della Nicotiana ( tabacum: rustica); essa è presente anche in altre piante (Equiseto, Licopodio, Composita). La nicotina è una sostanza che deriva dalla combustione del tabacco e dei suoi derivati, è uno stimolante potente e rapido. Viene assunta per inalazione del fumo di sigaretta o ingerita oralmente in forma di chewing gum. La nicotina non ha usi terapeutici.

ASPETTI CLINICI (CAFFEINA)
Gli effetti fisici e psicologici della caffeina
Come stimolante la caffeina ha effetti cardiovascolari e sul SNC:
aumento della frequenza e gittata cardiaca e ipertensione
costrizione vascolare cerebrale
aumento del metabolismo basale
rilasciamento della muscolatura liscia viscerale e contrazione della muscolatura scheletrica
ansietà, insonnia, depressione
affaticamento

L'INTOSSICAZIONE ACUTA DA CAFFEINA
I caffeinomani accaniti presentano fini tremori delle estremità in particolare alle mani, riportano storie di ulcera, bruciori di stomaco, gastriti, diarrea. A costoro è necessario dare alcuni consigli: il riposo, l'astensione da ulteriori ingestioni di sostanza, il limitarsi a massimo 3 tazze di caffè al giorno.
L’assunzione di almeno 250 mg di caffeina è accompagnata da:
irrequietezza, nervosismo, insonnia
diuresi
eloquio incoerente

A dosaggi maggiori abbiamo:
agitazione psicomotoria, eccitamento e instancabilità
flusso disordinato del pensiero e del linguaggio
tremori, contrazioni muscolari
nausea
ipervigilanza
tachicardia ed extrasistole
turbe gastrointestinali
ronzii nelle orecchie

l'ASTINENZA DA CAFFEINA
sonno aumentato
depressione e riduzione dell’energia
stitichezza
stato mentale confuso, agitazione
mal di testa
Non sembra che l'astinenza da caffeina richieda attenzione medica, è comunque sconsigliato interrompere bruscamente l'assunzione della sostanza. L’ideale sarebbe una graduale riduzione dell'uso accompagnata da alcuni consigli:
individuare il numero di tazze consumate al giorno
ridurre di una tazza al giorno se necessario sostituire con :
thè leggeri o deteinati
caffè decaffeinati
succhi di frutta o vegetali

Aspetti clinici (nicotina)
Gli effetti fisiologici della nicotina
La nicotina viene assorbita attraverso l'epitelio alveolare. Attraverso la via digerente la nicotina viene principalmente metabolizzata dal fegato in cotinina. Quando fumata la nicotina passa nel sangue in alta concentrazione. Alcuni degli effetti fisiologici specifici della nicotina sono:
aumento dell'attività del colon
aumento del tempo di eliminazione da parte del colon
aumento dei livelli di vasopressina
aumento dei livelli di adrenalina
ipertensione arteriosa

I SEGNI E I RISCHI CLINICI CARATTERISTICI DEI FUMATORI
Chi usa regolarmente prodotti a base di tabacco presenta:
ridotto senso del gusto
disturbi gengivali e dentali
enfisema polmonare
ridotto trasporto di ossigeno e aumento dell'anidride carbonica nel sangue
irritazione dei bronchi e tosse
ulcera gastrica
è inoltre esposto a:
tumori all’apparato respiratorio e della mucosa nasale: faringe, laringe, bocca
tumori all'esofago e al pancreas
tumori al rene e alla vescica

L'ASTINENZA DA FUMO
In fumatori pesanti i sintomi dell’astinenza insorgono 2 ore dopo che è stata fumata l’ultima sigaretta:
desiderio di fumare
mal di testa irritabilità, irrequietezza, ansia
dolori muscolari
difficoltà di concentrazione
frustrazione o rabbia
ipotensione, ridotta frequenza cardiaca
aumento dell' appetito e o del peso
In 3-4 giorni i sintomi fisiologici d’astinenza raggiungono il loro massimo. Per più tempo persistono i sintomi psicologici quali comportamenti e abitudini correlate al fumo, come la ricerca di una sigaretta dopo i pasti o al telefono.

IL TRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA DA NICOTINA
1. fase prima
In questa prima fase è importante aiutare il fumatore a convincersi dei gravi danni che l'uso del tabacco comporta. La cessazione del fumo è un beneficio per:
la salute personalizzare (malattie e mortalità legata all’uso di tabacco)
il proprio bilancio economico
per la società e per gli altri

2. fase seconda
In questa seconda fase è importante rendere consapevole il paziente dei disagi e delle difficoltà che dovrà sopportare in astinenza.

3. fase terza
Qui si deve trattare dei metodi di gestione dei disturbi dovuti all'astinenza, sottolineando la transitorietà dei sintomi d'astinenza. Il chewin gum e i cerotti alla nicotina sono efficaci nel ridurre il desiderio per la nicotina e la sintomatologia astinenziale.
chewingum alla nicotina
cerotti alla nicotina
rilassamento
ipnosi

4. fase quarta
In quest'ultima fase si passa a delineare un piano di trattamento:
decidere quale cessazione fare (immediata e completa oppure gradulale)
stabilire una data precisa per iniziare l’astinenza
ridurre ogni giorno un numero di sigarette per arrivare al giorno prefissato
Le complicanze in fase di astinenza da nicotina
aumento di peso per maggiore acuità del gusto e cambiamenti nel metabolismo basale, che si può prevenire con consigli sulla nutrizione
tosse e aumento del catarro per rilascio bronchiale di nicotina catrame, tali sintomi favoriscono la pulizia dei polmoni
maggiore nervosismo e irritabilità che può essere gestita dal coinvolgimento in gruppi di supporto per fumatori o ex fumatori.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova2/Immagini/caffesintomi.htm

A conferma della pericolosità di bere il CAFFE' a stomaco vuoto, altra pagina recita:
"Ecco perché non dovresti mai bere il caffè a stomaco vuoto
Consumi il caffè a stomaco vuoto? Ecco perché, secondo gli esperti, non dovresti mai farlo
Il caffè non si dovrebbe mai bere a stomaco vuoto. Quello che per molti era un pensiero si è trasformato in realtà grazie ad una ricerca americana. Il medico Adam Simon infatti ha studiato gli effetti di questa bevanda amata in tutto il mondo, sul nostro stomaco, soprattutto quando è vuoto.
“Bere una tazza di caffè prima di aver consumato un pasto è uno scacco all’idratazione del nostro corpo – ha svelato il dottore -. Accresce il fabbisogno giornaliero d’acqua, può causare disidratazione e tachicardia”.
Le parole del medico sono state confermate anche dallo studioso Nitin Makadia: “Il caffè, anche quello decaffeinato, produce acido cloridrico – ha detto -, il principale responsabile dei danni alla mucosa gastrica, se bevuto ripetutamente a stomaco vuoto”.
L’acido cloridrico è un elemento fondamentale nel processo di digestione. Questa sostanza infatti viene rilasciata nell’organismo poco prima di consumare un pasto o quando sentiamo il profumo di un cibo che vorremmo mangiare. Ciò significa che un caffè preso appena ci si sveglia e a stomaco vuoto potrebbe rivelarsi davvero dannoso per l’organismo.
“Se gli studi sull’inefficacia del caffè preso da appena svegli non erano riusciti a sconvolgere la mia coffee routine, quelli sulla “pericolosità” del caffè a stomaco vuoto, sì. Decisamente” ha commentato la writer Kaitlyn McLintock, che ha seguito da vicino le ricerche sul tema, diffondendo la notizia.
A quanto pare il caffè bevuto a stomaco vuoto potrebbe compromettere il funzionamento di questo organo, ma anche agire sull’umore e sulle nostre performance. Già qualche tempo fa degli studi scientifici avevano dimostrato come la bevanda a base di caffeina consumata al mattino non fosse una fonte di “sprint” come molti credono. In realtà per gli esperti il caffè andrebbe assunto qualche ora dopo essere scesi dal letto e non prima di aver bevuto un po’ d’acqua e mangiato qualcosa."
http://acidoascorbico.altervista.org/prova04/Immagini/caffestomacovuoto.htm

Una parte di un libro di  Stephen Cherniske, MS laureato presso l'Università dello Stato di New York ad Albany che ha oltre 35 anni di cliniche, di ricerca, ed esperienza di insegnamento il quale ha scritto un libro al riguardo e che ora voglio proporre a voi.
http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/caffeinadanni.htm

Se vuoi sapere di più sulla CAFFEINA
http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/caffebase.htm

se poi vuoi sapere cosa sono le droghe STUPEFACENTI di cui fà parte la CAFFEINA
http://acidoascorbico.altervista.org/Immagini/stupefacenti.htm

lo leggi dopo

Cliccando sul qui sotto trovi l'articolo sul caffè di CICORIA, quello che ti propongo di bere sostituendolo alla CAFFEINA di cui in questa pagina trovi molti articoli VERITIERI che ti danno la giusta informazione dei danni che ti causa UNA TAZZINA DI CAFFE' al giorno. 
Avendo CERTEZZA che la CAFFEINA è una DROGA-INSETTICIDA e che piano piano nel tempo si sono alzati i consumi di CAFFE', ma nel contempo sono anche aumentate le morti per tumore, non è possibile non collegare le due cose.
Nel contempo però, con l'aumentare dell'inserimento degli "AROMI" o "AROMI NATURALI" nei CIBI e con l'aumentare dei PRODOTTI CHIMICI circolanti nelle case e per la pulizia della persona, senza contare poi i FARMACI CHIMICI di cui ormai la pubblicità ne è zeppa, come non possiamo capire del perchè di tumore si muore ormai ad una qualsiasi età e non più solo gli anziani i cui corpi hanno accumulato piani piano nel tempo questi VELENI.
Certo, ormai questi VELENI sono talmente tanti che vengono proposti anche ai bambini con la COCA-COLA ed i CIBI a loro dedicati contenenti gli "AROMI" o "AROMI NATURALI", usando poi le mamme tutte quelle invenzioni CHIMICHE per profumare, pulire e DISINFETTARE i loro bambini credendo nella PUBBLICITA' SPAZZATURA, che poi si stupiscono che ben presto se li ritrovano pieni di malattie se non da tumori.  
Difatti il video lo dichiara chiaramente e quindi si può rilevare che:
"nel 1900 i casi di questa malattia erano di una persona su 20, nel 1940 una su 16, nel 1970 una su 10, nel 2000 una su 3, che aumentano ancora ogni anno che passa".
http://www.youtube.com/watch?v=1RUrIO3Emws&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=2HUkgEhF1UQ

a 20 minuti parla dei dottori che si corrompono già alle università.
Quindi EVITARE il CAFFE' e TUTTI i prodotti che lo contengono vuol dire MANTENERSI LA SALUTE a mantenerla ai propri figli, quindi se non si può fare a meno, bere il caffè di CICORIA come da informazioni in fondo pagina.
Ora due parole su questi PRODOTTI CHIMICI inseriti in OGNI CIBO, sia per piccini che per gli adulti.
La pagina recita:
"Svelato il segreto più gelosamente custodito dalle multinazionali alimentari
Tutte le aziende alimentari custodiscono gelosamente UN PICCOLO SPORCO SEGRETO e oggi voglio rivelartelo mettendo a nudo tutta la questione!
Molte persone parlano degli additivi chimici utilizzati come ingredienti, questo però non è il solo problema: le aziende alimentari inseriscono qualcos'altro negli alimenti, qualcosa che sfugge alle regolamentazioni qualcosa di DAVVERO MESCHINO.
Il problema principale di ogni azienda alimentare è vendere di più spendendo di meno.
Per far ciò le aziende nell'ultimo secolo si sono sempre più modernizzate, implementando sistemi di produzione ad alta resa e bassa spesa.
Questi sistemi di produzione sono stati applicati all'agricoltura, agli allevamenti e tutta la produzione successiva.
Procedimenti altamente tecnologici producono enormi quantità di cibo in pochissimo tempo.
Tutto ciò però ha contribuito a far crescere un problema: il cibo industriale NON E' SAPORITO, PERDE TUTTO IL SUO SAPORE NATURALE le diverse fasi di lavorazione: la lavorazione è diventata iper-tecnologica, ma LA VERDURA, LA FRUTTA, LA CARNE, IL LATTE. I LATTICINI e le materie prime non sono risultate adatte per essere sottoposte a questo tipo di stress meccanico e chimico, risultato il cibo che esce dalla filiera ad alta tecnologia non ha più sapore, è cattivo, e nessun uomo lo accoglierebbe come cibo in quello stato.
Ma un momento! Il cibo che troviamo al supermercato è gustoso, pieno di sapore, eppure proviene da procedimenti industriali: come è possibile tutto ciò?
La risposta è semplice:
CHIMICA!
Questo è il segreto delle aziende alimentari, tutto il sapore dei loro cibi proviene da quell'unica piccola parolina sul fondo della lista degli ingredienti:
“AROMI”.
Dietro a questa semplice e onnipresente scritta si può celare di tutto.
E non farti ingannare dal termine “Aromi naturali”: la differenza con il semplice termine
“Aromi” è davvero minima e di naturale c'è ben poco (potremmo dire niente!).
Gli aromi costituiscono un mercato fiorente gestito da poche compagnie di punta in tutto il
mondo.
Si parla addirittura di servizi segreti del cibo.
I servigi di queste aziende produttrici di inganni, (Aromi), sono rilasciati sotto stretto riserbo, non sia mai che l'opinione pubblica venga a conoscenza che lo yogurt alla fragola presente in tutti i supermercati contiene:
amil-acetato, amil-butirato, amil-valerato, anetolo, ecc.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova3/Immagini/aromia.htm

ATTENZIONE, l'articolo parla di "LATTE DI SOIA".
Consiglio a tutte le persone che ingoiano "LA SOIA" in qualsiasi prodotto, di controllare negli INGREDIENTI, che se trovano la parola "AROMI" o "AROMI NATURALI", consiglio di NON INGOIARLI PIU'.
Ma poi questo mio è SOLO UN CONSIGLIO, ad ognuno invece le sue decisioni.
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Analgesici e dipendenza: un circolo vizioso
Scritto da Pharmama, blog Pharmama, 24/10/2010
Tradotto da Rossella Cadeddu, Vedere post originale in tedesco

Vicenda vissuta.

Nel suo blog Pharmama parla della vita quotidiana nella sua farmacia svizzera. Clientii preoccupati, medici sbadati, ricette sconcertanti.....Con molto umorismo la blogger, farmacista e mamma ci racconta queste storie quotidiane e coglie l'occasione per spiegare i medicinali ai lettori. In questo articolo si parla di analgesici.
Il tirocinante della farmacia viene da me per chiedermi se è ok vendere alla donna 2 scatole di Panadol Extra [Efferalgan].
Le mie istruzioni di fatto sono queste: chiedi perchè più scatole.
Penso che si dovrebbe fare almeno una domanda aperta. Ma ma non deve essere questa.
Potrebbe essere: "Quante compresse ne prende al giorno?"
in realtà mi aspetto una risposta del tipo "Oh, le prendo solo quando ne ho bisogno...."

Risposta della donna; "3 compresse"

Io: "Al giorno?"

la donna: "Si"

Io "Ha mai sentito dire che gli analgesici, se presi regolarmente, possono causare cefalea?"

La donna: "Ho" (pensierosa) "No"

I fatti: il 5-8% di coloro che soffrono di cefalea sviluppa dipendenza verso i farmaci, ne sono colpite 10 volte più frequentemente le donne che gli uomini. In linea di massima la possono causare tutti gli antidolorifici, ma più frequentemente quelli che contengono CAFFEINA o CODEINA.

La teoria dice che l'assunzione regolare di analsesici riduce la soglia del dottore. Di solito vengono percepiti come dolore anche gli impulsi non dolorosi e si prendono ancora più analgesici.
L'assunzione di medicinali lenisce il dolore, ma questo ritorna ancore ed ancora.

L'unica cura efficace è la sospensione delle medicine - il che, come si può ben immaginare, non è facile. Si devono mettere in conto dolori per circa 10 giorni - e anche dopo si avranno occasionalmente dei mal di testa (a causa dei quali probabilmente se è anche cominciato a prendere i medicinali) e si deve stare attenti a non ricadere nel circolo.

Non sono (ancora) riuscita a convincere la donna a smettere di prendere le compresse - ma almeno l'ho fatta riflettere - e spero che voglia saperne di più.

Se l'italiano è la tua lingua leggi sotto.
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il link è: http://e-blogs.over-blog.it/article-analgesici-dipendenza--circolo-vizioso-85993414.html

 

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