Trentennale del Basket Sustinente / Dal Presidente
Storia di una buona idea
1972 - 2002
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I primi coraggiosi a cimentarsi

Quando, in un giorno normale di un mese ne' più caldo ne' più freddo del solito, nell'anno olimpico del 1972 ad alcuni amici poco più che ventenni, venne in mente di dedicarsi alla pallacanestro , questa idea sembrò subito "stimolante".

In effetti quel giorno si mise in movimento una serie ininterrotta di problemi, sensazioni, sfide , delusioni e gioie che , come un enorme effetto domino , si sono propagati per trent'anni.

Il  compito che  i  "quattro amici al  bar" si erano  assunti  non  era dei  più facili  ne'  dei più remunerati ; anzi, al contrario risultò da subito molto impegnativo e mise a dura prova l'entusiasmo iniziale.

Ma il progetto andò avanti, così come in molte altre occasioni la società Basket Sustinente dovette superare ostacoli alti come montagne e situazioni impreviste come lampi a ciel sereno : ma l'idea sembrò ancora buona.

lo , di Sacchetta e quindi di un'altra parrocchia , scoprii che a Sustinente si giocava a basket, grazie ad un carissimo amico tragicamente scomparso nelle Filippine: Tullio Favali: Una sera passò da casa mia e mi invitò ad andare a vedere la partita di basket a Sustinente.

Volentieri accettai l'invito , anche se di questo sport non ne sapevo molto. Arrivammo m bicicletta al campo di gara: un pallone pressostatico verde e bianco, tenuto in piedi con un sistema di ventilazione elettrica , con una porta girevole di entrata che immetteva in un ambiente simile ad una zona pressurizzata.

Entrammo e ci sistemammo in piedi (ungo una cordicella di plastica che serviva a dividere il pubblico dal campo di gioco).

Non conoscevamo i giocatori se non di vista , ne' il gioco e le sue regole , non sapevamo chi fossero gli avversari né perché la gente si entusiasmava: ma ci sembrò da subito una buona idea.

 

Ora a distanza di anni, dopo aver festeggiato il decennale , il ventennale ed ora il traguardo dei trent'anni, sono convinto che quella idea buona si è realizzata e trasformata in realtà grazie al contributo sempre sano, onesto, disinteressato e puntuale di molte persone , enti, società locali o comunque del nostro territorio , che da trent'anni sono al nostro fianco.

Nominarli tutti mi è impossibile , rischierei gravi dimenticanze, ma non posso non ringraziare il Sindaco Fattori Bruno e tutte le amministrazioni che si sono succedute, i Rev.di parroci e curati che ci sono stati vicini ed amici, non ultimi don Lucio, don Luigi e don Eugenio ; le ditte , gli istituti bancari, gli artigiani e le realtà produttive che generosamente ci hanno sostenuto , in particolare la Silla, grazie all'interesse dimostrato dal Cav. Mauro Saviola.    -

E devo ringraziare tutti quei genitori che ci hanno affidato i loro figli, e molto spesso contribuito tangibilmente alla nostra attività.

Ma soprattutto un enorme grazie ai bambini e bambine , ai ragazzi e ragazze, ai giovani che danno vita al nostro movimento e lo rendono vivace , ricco di entusiasmo , stimolante ed in continuo fermento e crescita.

Forse , anzi certamente si trattava di una buona idea.

 

Tinti Luigi