Fotovoltaico, gli incentivi arriveranno con
l'elettricità prodotta, come in altri Paesi europei (30 luglio 2005) - Il sole
entra nelle case degli italiani e diventa un affare. Fino a oggi, infatti, incentivi e
aiuti sono stati dati sotto forma di finanziamenti per gli impianti, come è avvenuto per
i 10 mila tetti fotovoltaici di qualche anno fa. Ora, invece, gli incentivi arriveranno
con l'elettricità prodotta, mettendoci al passo di altri Paesi europei, in particolare
Spagna e Germania. Il tutto a impatto ambientale praticamente pari a zero.
E' quanto prevede il decreto sul fotovoltaico, firmato ieri dai ministri alle Attività
produttiva Claudio Scajola e all'Ambiente Altero Matteoli, e che dà il via libera a
incentivi per una potenza pari a 100 Mw, che potrà arrivare a 300 entro il 2015. Se è
vero, infatti, che la tecnologia necessaria per costruire i pannelli solari è ancora
costosa, per gli impianti più piccoli, fino a 20 kw, il nuovo provvedimento prevede la
possibilità di rivendere la produzione in eccesso.
A conti fatti, servirebbero tra i 5 e i 10 anni per rientrare dell'investimento, che si
aggira tra gli 8 mila e i 10 mila euro, e poi ci si potrebbe addirittura guadagnare. Ogni
famiglia consuma tra i 2000 e i 2500 kwh all'anno. Per soddisfare il proprio fabbisogno
energetico ha dunque bisogno, secondo i calcoli degli esperti, di un impianto tra 1 e 2
kw. Considerando il risparmio che deriva dal non dover più pagare la bolletta e
gli incentivi, si può arrivare a mettere insieme circa 2 mila euro nel giro di 12 mesi.
Niente paura, poi, se il sole dovesse oscurarsi perchè famiglie e condomini mantengono la
possibilità in ogni momento dio acquistare energia dalla rete elettrica.
Gli incentivi, ha sottolineato Matteoli, verranno però dati "in conto energia e
non in conto capitale", il che vuol dire che per averne diritto l'impianto dovrà
essere curato dal proprietario o dal condominio, che poi potrà rivendere l'energia in
eccesso alla rete a un tariffa pari tre volte quella media di fornitura dell'energia
elettrica. Dunque, rispetto ai 15 centesimi/kwh che oggi si pagano per l'energia
proveniente dalla rete elettrica, con il nuovo decreto la produzione in eccesso potrà
essere rivenduta al gestore unico a 45 centesimi/kwh. Ed è "in questa differenza che
sta il vantaggio", hanno spiegato i ministri.
Positivo, inoltre, l'impatto ambientale del progetto: "40 ettari in tutto, due
ettari per regione" sarà tutta la fetta di Bel Paese coinvolto. Così si
"salvano l'ambiente e le attività che insistono sul territorio", ha
sottolineato Matteoli. Insomma, il fotovoltaico fai da te è alle porte.Il 60% dei 100 mw
per i quali sono previsti gli incentivi è, infatti, dedicato agli impianti medio piccoli
e i privati, ha assicurato Matteoli, non dovranno neanche temere lo spauracchio della
burocrazia. Per famiglie e condomini è stato previsto un percorso facilitato già dalla
fase progettuale: se per avere diritto agli incentivi, le realtà più grandi dovranno
partecipare ai bandi, quattro in tutto ogni anno, i più piccoli potranno cavarsela con la
presentazione del progetto preliminare.
All'orizzonte, comunque, si intravedono obiettivi ancora più ambiziosi. Per quanto
riguarda il tetto fissato, infatti, non è detto che non lo si possa "modificare in
corso d'opera", mentre in cantiere vi sarebbero già altri provvedimenti destinati a
proseguire su questa strada.
Fonte: LIBERTA' |