Ma in una cittadina come Poggibonzi questo atteggiamento inconsueto di un ricco proprietario che restituisce denaro a un piccolo negoziante, non poteva passare inosservato; e presto cominciarono ad arrivare alla moglie dele voci su quello che lui faceva. Mai nella vita familiare si erano nascosti niente, e Bonadonna s'impaurì. Volle sapere. E lo interrogò. Era possibile che desse via grosse somme di denaro? Si, rispose tranquillamente il marito. Cercava di rimediare a qualcuno dei suoi traffici commerciali disonesti. Bonadonna ne fu indignata.
- "Non sei mai stato disonesto", diceva, "e il tuo buon nome è eccellente fra tutti gli altri commercianti".
Lucchese le spiegò che da quando aveva ascoltato Francesco d'Assisi aveva incominciato a guardare il commercio non più dal punto di vista del profitto, ma da quello dell'eternità che tutto abbraccia. Dal punto di vista del guadagno, lui, Lucchese, era stao molto, m molto esagerato. Bonadonna non potè o non volle dare un senso a quelle parole, e per la prima volta il freddo dell'incomprensione si diffuse in quella bella casa che il loro matrimonio gli aveva regalato.
Quanto sono umani quest'uomo e questa donna del XIII secolo!!! Essi non immaginarono neanche lontanamente che la loro piccola e delicata storia sarebbe stata tramandata, come esempio, anche a gente che vive in n continente alloa non ancora scoperto, e che combatte pure la sua battaglia terrena.
Nessuno può prevenire la grazia; e Lucchese che amava profondamente sua moglie fu abbastanza saggio da non forzare lo sbocco della cosa con discussioni.
Ma si dette a pregare. Francesco aveva lasciato un gruppetto di frati per consolidare la sua opera nella zona, avendo trovato per loro un aloggio in cima alla collina, sopra Poggibonzi, dove esisteva da secoli il piccolo santuario di Santa Maria di Camaldo. Lassù Lucchese soleva venire a pregare e si sentiva felice, incoraggiato dalla presenza dei discepoli di san Francesco. E siccome i frati cercavano di edificare una cappella con le loro mani, Lucchese passò più di una serata a trasportare grosse petre e portar via la terra a acarrettate.
Si possono immaginare i sentimenti della povera Bonadonna quando seppe che suo marito lavorava come un operaio comune. Inoltre, chiecchiere le aveva riferito che era stato visto nelle strade più povere della città-fortezza di Poggibonzi a portar sacchi di grano in sporchi tuguri.
L'atmosfera in casa diventava sempre più tesa. Bonadonna, osservandolo più da vicino, notava che egli pareva non gustasse più i piatti prelibati che gli preparava da sempre; voleva civi più ordinari. A volte, svegliandosi di notte, vedeva nell'oscurità il suo marito inginocchiato e istintivamente capì che suo marito pregava anche per lei. Quando poi Lucchese abbandonò i suoi ricchi abiti e anelli d'oro e cominciò a vestire abiti semplicissimi, sentì che era giunto il momento per una chiarificazione.
Lucchese era pronto. Le disse con delicatezza che d'ora innanzi volva vivere solo per Cristo e dedicarsi al sevizio di Cristo nella persona dei poveri. E aggiunse anche che aveva bisogno dell'aiuto e del sostegno della moglie, come mai sino allora. Bonadonna non potè far altro che acconsentire. Anche se tutto que che si riferiva al nuovo stile di vita era contrario ai suoi gusti e desideri mondani, ella si attaccò all'unica cosa che le interessava al massimo: suo marito, che l'amava e aveva bisogno del suo aiuto; glielo darà con tutto il cuore. Lucchese ne fu felicissimo. Sapeva che c'erano molte cose che Bonadonna poteva fare per i bisognosi, meglio di lui. Inoltre, egli potrà dire a chi ha fame, di venire a casa sua, a prendere cibo; sinora l'aveva fatto con una certa perplessità o se ne era riguardato per delicatezza, dato che la casa era dote matrimoniale di Bonadonna. E in breve tempo i poveri delle località vicine andarono a frotte, sicuri di non tornare a mani vuote. Anche e soprattutto aveva influito nella donna un fatto miracoloso, in anticipo di 6 secoli su quanto sarebbe avvenuto al Curato d'Ars. Un giorno essa aveva vuotato la dispensa di tutto il pane per i poveri, ne arrivano ancora.
- Non ce n'è più - dice Bona.
- Apri la madia, ti prego.
E la trova piena di pane freschissimo e profumato.
Ormai, marito e moglie, uniti come prima in ogni cosa, cammineranno tenendosi per mano, nella via della santità.
Francesco aveva visitato la Val d'Elsa 6 anni prima. Correva voce che fosse per venirci di nuovo. Intanto la sua fama di santità era cresciuta e numerosi cristiani da ogni parte si mettevano sotto la sua Regola, che il Papa ora aveva approvato. Aveva fondato un Primo Ordine per uomini che volessero vivere in assoluta povertà, come lui, a perfetta imitazione di Cristo; un Secondo Ordine di Povere Dame, guidate dalla nobile Chiara degli Scifi.
Ma l'enorme influsso di Francesco fu anche sentito dal suo popolo, da quelli che i legami domestici ritenevano nel mondo. Madri di famiglia, padri con figli a carico, adolescenti, anziani, sani e malati - molti erano spinti a vole emularlo. Anche Lucchese e Bonadonna, quando cominciarono a fare insieme la via ascensionale verso la santità, sentirono il desiderio di essere completamente seguaci di Francesco, e si domandarono anche se Dio non volesse da essi il supremo sacrificio di lasciarsi e prendere i voti religiosi.
Già nelle città e borgate dove Francesco passav questo fermento spirituale stava diventando richiesta, e spesso al termine di una predica si trovava assediato da uomini e da donne che chiedevano a gran voce di seguirlo. Pacatamente e niente sorpreso egli spiegava che non potevao abbandonare i loro doveri imposti da Dio, ma che tuttavia non disperassero.
- Dio ha chiamato tutti, senza eccezione, alla vita perfetta; anche chi vive nel mondo, può aspirare ad essa. Abbiate pazienza e io scriverò una regola anche per voi e sarete miei fratelli e mie sorelle.
Arrivò Francesco di nuovo nella Val d'Elsa; Lucchese e bona avvicinarono Francesco, il quale li ricevette come se avesse già saputo della loro santa vita. Lucchese spiegò il loro desiderio di essere francescani sul serio, anche se ciò avesse comportato il sacrificio di lasciarsi. Francesco disse: NO. Come marito e moglie potevano ugualmente essere francescani e aiutarsi, l'un l'altro verso la santità.