II Incontro:
Dio
ti
ama e desidera avere
un rapporto
personale con te
2.1 Qual è il vero fondamento del cristianesimo ?
Quando un messaggero è di ritorno da una battaglia, inizialmente non si perde esponendo i fatti nei particolari, ma va subito al centro della questione. In questo senso devono essere prese le prime parole di Paolo nella sua lettera ai romani. Gesù Cristo era da pochi anni asceso al Cielo, si stavano formando comunità giudeo-cristiane o gentili-cristiane in tutta l'area mediterranea e molti pensavano imminente la seconda venuta del Signore, quella gloriosa, per instaurare in maniera definitiva il suo Regno.Era quindi necessario trasmettere il messaggio della Buona Novella in maniera veloce, esatta, e puntando soprattutto all'essenziale. E' in questo contesto che deve essere inquadrato tutto il Nuovo Testamento e in specialmodo le prime parole delle lettere in esso contenute.
Ci sono molte interpretazioni diverse della Bibbia, e molte persone che vivono il cristianesimo in modo piuttosto personale, ma credo che nessuno possa negare questo fondamento :
dall'inizio alla fine della Bibbia, vi è un solo filo conduttore e cioè che Dio ci ama e desidera avere un rapporto personale con noi.
'A quanti sono in Roma, amati da Dio e santi per vocazione, grazia e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo' (Rm 1,7).
Se dovessi riassumere tutta la Bibbia in poche parole direi proprio così : DIO TI AMA. Non direi 'Dio Esiste', oppure 'Dio è Amore', e neanche 'dobbiamo tutti amarci e fare del bene'... tutte queste cose sono verissime, ma non sono il centro della vicenda cristiana.
Possiamo essere delle persone splendide, moralemente sopraelevati, sapienti e saggi, ma tutto questo non fà di noi dei cristiani. Possiamo benissimo credere che forse qualcosa c'è dietro questa vita, che Dio esiste, ma questo non basta per farci dei cristiani. Neanche credere che Dio è Amore, conoscere la Bibbia, frequentare la Chiesa, andare ai campi-scuola, andare a Messa tutte le settimane o dire costantemente il Sacro Rosario: nessuna di queste cose potrà mai farci diventare cristiani. Molti di noi si sforzano di vivere una vita religiosa, e possono anche imparare decine di preghiere a memoria o centinaia di versetti biblici, ma continuano a vivere nella paura, nell'incertezza, oscillando tra alti e bassi, senza mai raggiungere la pace interiore. Sentono che la loro vita è piena di sconfitte; "sono momenti", pensano, ma non si rendono conto che quei momenti stanno diventando tanti, troppi. E alla fin fine si sentono SOLI.
Da dove può venire la forza per superare una separazione di famiglia, una bocciatura, una tragedia, la morte di qualche parente, da dove può venire la costanza di combattere giorno dopo giorno i piccoli e grandi problemi di questa vita?
Proviamo a sciogliere il nostro cuore e scaldare la nostra mente al fuoco dell'amore di Dio, poi, come un ferro, quando sarà caldo potremo batterlo e piegarlo, affinchè la sua Parola non rimanga in noi lettera morta.
Per la riflessione :
1. Qual è per Giovanni il fondamento del messaggio cristiano ?
2. Da dove proviene il nostro amore ?
2.2 Io verrò da te, cenerò conte e tu con me (Ap 3,20)
Il Dio che Gesù di Nazareth ci presenta non è solo un Dio che ama, ma un Dio che ama NOI, uno per uno, ognuno di noi con i suoi difetti e i suoi pregi; ci ama come siamo, perchè è Amore, ma anche perchè ci vede già come saremo. Immaginiamo per un attimo una persona che fa dei progetti per la costruzione della casa della sua vita, immaginiamo di vedere questa casa nei primi giorni di costruzione, quando solo l'intelaiatura è presente: la casa è ancora inabitabile, non la si può neanche definire casa, ma l'architetto già la ama moltissimo perchè vede in essa come sarà al termine dei lavori. Ecco noi, chi più e chi meno, siamo a quello stadio; come nessuno si sognerebbe di abitare in quella casa, così nessuno oserebbe puntare su di noi, avere fiducia in noi, se non chi ci ama talmente tanto da vedere in noi l'opera realizzata e compiuta. E' per questo che Dio vuole avere un rapporto PERSONALE con ciascuno di noi, per costruirci dal di dentro, cosicchè possiamo diventare degli splendidi esseri umani, veri Figli della Luce.
Se Dio esiste, non mi serve sicuramente che Egli stia in cielo e noi in terra. Se Egli ci ha dato solo le regole per la convivenza, ma non ci dà la forza di affrontarle, se Egli vuole solo metterci alla prova per vedere se siamo degni del Paradiso e non interviene nella nostra vita quotidiana, io non voglio avere niente a che fare con questo Dio e voglio essere un senza-Dio, un ateo. Ma la realtà delle scritture e la vita spirituale che possiamo sperimentare è ben diversa. Vediamo che cosa ci comunica lo Spirito attraverso le Scritture.
Per la riflessione
a) Leggi Ap 3,20
- Gesù promette di entrare in noi se siamo buoni ?
- A che condizioni Gesù ha la libertà di entrare in noi ?
- Perchè Gesù vuole entrare in noi ?
b) Leggi Lc 19,1-10
- Che cosa spinge Zaccheo a salire sull'albero, quando passa Gesù ?
- Che cosa spinge Gesù ad entrare in casa di Zaccheo ?
- Che cosa spinge Zaccheo a cambiare vita ?
- In che cosa si manifesta la nuova vita di Zaccheo ?
2.3 Amati da Dio! (Rm 1,7)
L'espressione 'amore di Dio' ha due accezioni molto diverse tra loro: una in cui Dio è oggetto e l'altra in cui Dio è soggetto; una che indica il nostro amore per Dio e l'altra che indica l'amore di Dio per noi. La ragione umana incline per natura ad essere più attiva che passiva, ha sempre dato la precedenza al primo significato, cioè al 'dovere' di amare Dio. Aristotele diceva che Dio muove il mondo in quanto è amato, ma la Bibbia dice l'esatto contrario, e cioè che Dio muove il mondo in quanto ama il mondo (1 Gv 4,10). Addirittura, dal suo amore dipende la nostra stessa capacità di amare (1 Gv 4,19). Dobbiamo quindi ristabilire il giusto ordine delle cose: prima del mio amore viene il Suo, prima della mia azione viene la Sua, prima della mia fede in Lui, viene la fiducia che egli ha in me, quindi prima del comandamento viene il dono.
Ma facciamo un passo oltre: l'A.T. è come una meravigliosa cassa
di risonanza in cui le parole del N.T. trovano il loro suono pieno, come
del resto il N.T lo è a maggior ragione per l'A.T. Applichiamo questo
principio per cogliere il senso profondo del messaggio <<amati da
Dio>>: questa espressione viene a dire che i cristiani di Roma sono l'Israele
del compimento; infatti Israele è il popolo amato da Dio; è
come se Paolo trasferisse alla Chiesa tutte le prerogative dell'amore di
Dio di cui aveva goduto Israele nell'A.T. Con la prima alleanza Dio aveva
preferito un popolo agli altri per farsi conoscere e testimoniare il suo
amore forte come la morte (Ct 8,6).
In Gesù Cristo, Egli vuole portare a compimento il suo progetto
di farci Figli suoi, di formare una famiglia unita nel suo amore (Rm
8,29). Nella Bibbia Dio ricorre a varie figure per spiegarci il suo
amore per noi, pur non essendo nessuna di queste esaustiva.
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Per la riflessione:
1. Descrivi l'amore paterno secondo la Bibbia.
2. Descrivi l'amore materno secondo la Bibbia.
3. Descrivi l'amore sponsale secondo la Bibbia. Perchè Dio si dichiara <<geloso>> ?
2.4 L'amore di Dio è stato effuso nei nostri cuori (Rm 5,5)
In Rm 5,1-5 ritornano le 3 parole del saluto: amore, pace e grazia, con in più l'indicazione della sorgente di tutto ciò: la giustificazione mediante la fede in Cristo. L'espressione <<amati da Dio>> non si riferiva quindi solo a cose passate, ad un titolo che la Chiesa ha ereditato da Israele, ma ad una realtà nuova e tutt'ora in atto. Il punto fondamentale di questo brano per Paolo non è esplorare l'origine o il mezzo con cui Dio ci trasmette questo amore, ma annunciarel'amore rivoluzionario di Dio: l'amore di Dio è venuto ad abitare stabilmente dentro di noi. Non solo siamo amati da Dio, ma <<possediamo>> il suo stesso amore, cioè Lui stesso, per grazia, tramite il battesimo (o tramite la volontà stessa di Dio). Ma cos'è questo amore che è stato riversato nel nostro cuore ? E' un sentimento di Dio per noi ? Un'inclinazione ? E' molto di più: è qualcosa di reale. E' alla lettera l'amore di Dio, cioè l'amore che c'è in Dio, il fuoco stesso che arde nella Trinità e che viene partecipato a noi sottoforma di <<inabitazione>> (Gv 14,23). Diventiamo così partecipi della natura divina (2 Pt 1,4), cioè partecipi dell'amore divino. Veniamo a trovarci misteriosamente, come presi dentro il vortice delle operazioni trinitarie. Questo è il dono di Dio, per la sua grazia il suo amore abita in noi.
Facciamo un passo ulteriore: il versetto Rm 5,5 non si capisce a fondo se non alla luce della parola di Gesù: ..."perchè l'amore con il quale mi hai amato sia in essi" (Gv 17,26). L'amore che è stato effuso, cioè riversato in maniera traboccante è quello stesso con cui il Padre, da sempre, ama il Figlio, non un amore diverso. Ci troviamo così anche a vivere lo scambio di amore trinitario, tra il Padre e il Figlio, e tra questi due e lo Spirito Santo.
Tutto questo è sperimentabile da ciascuno di noi, non solo dai mistici o da cristiani speciali, ma da ciascuno di noi. Chi lo prova almeno una volta nella sua vita, rischia di impazzire dalla gioia: vede il mondo cambiare, e cambia davvero sotto le sue mani, sotto le sue azioni, perchè non sono più solo le sue azioni, ma l'azione di Dio che attraverso di lui, inizia ad amare, ad avvicinare, a trasformare le persone che gli stanno accanto. Vedremo successivamente in che modo possiamo appropriarci di questa verità e perchè molti cristiani non sperimentano mai l'amore di Dio.
Per la riflessione:
1. Ti senti amato/a da Dio ? Se no, quali pensi che possano essere le cause?
2. Secondo te, è l'amore a produrre la conversione o viceversa? E secondo la Bibbia ? (Rm 2,4).
3. Se Dio ti ama, e abita in te, credi che possa intervenire nella tua vita quotidiana ?
2.5 Niente ti può separare dall'amore di Dio (Rm 8,35-39)
La terza parola che Paolo pronuncia intorno all'amore nella lettera ai Romani è una parola esistenziale che tocca l'aspetto più realistico di questa vita : la sofferenza. Quante volte nella sofferenza ci siamo sentiti abbandonati ? Quante volte abbiamo detto : "Perchè proprio a me? ", oppure : "Allora Dio, tu non mi ami ? ", oppure, "Allora tu non esisti" ?. La sofferenza tocca la radice del nostro essere, specialmente quando è ingiusta (ma quando mai è giusta ?), quando è rivolta all'innocente (vedi Giobbe), quando tocca i nostri cari. La nostra rabbia sale fino al cielo, ed è giusto che sia così, è nella logica dell'amore. Anche Abramo ha combattuto con Dio per l'annientamento di Sodoma e Gomorra, anche Giacobbe ha combattuto con Dio. Ma era una battaglia d'amore, di amore vero non quello fatto di sentimento, ma fatto di fiducia e di forza.
Ma se i nostri occhi continuassero a guardare a questa vita come unico punto di riferimento, se essa assumesse il valore supremo, non esisterebbe spiegazione che tenga, la vita diventa davvero solo dolore e disperazione, perchè la sofferenza è sempre negazione della vita. In questo passo invece Paolo sembra dirci di non guardare all'apparenza, di non fidarci dei nostri sensi e dei nostri sentimenti più del dovuto: siamo più che vincitori ! Dietro ogni sofferenza, ad ogni atrocità, c'è un piano di Dio, pronto a ribaltare questa situazione con logiche che non sono di questa terra. Dio non desidera la sofferenza, e non è causa di sofferenza, ma talvolta la permette per mostrarci, paradossalmente il suo amore. Spesso siamo così pieni di noi stessi, che niente può entrare oltre a noi stessi. La sofferenza è un'ottima scavatrice, lascia dietro di sè un vuoto enorme, che può, adesso, essere riempito dall'amore. Il suo amore va aldilà di ogni cosa, niente può separarci dal suo amore, forse noi possiamo smettere di amarlo, forse accecati dal nostro peccato e dalle circostanze della vita possiamo non sperimentare il suo amore, ma Paolo insiste: niente ti può separare dall'amore di Dio, niente ! Dio continuerà ad amarti, non solo come parte del popolo, ma come singolo individuo per quello che sei, quasi avesse bisogno di te, come un tuo amico (Gv 15,15). Teniamo sempre a mente la parola di Dio sul suo amore per noi, quando la sua stessa parola diverrà severa, e ci rimprovererà il nostro peccati e i nostri peccati o quando il nostro stesso cuore si mettereà a rimproverarci, o quando giungeremo alla notte dei sensi, nell'aridità del deserto, una voce deve continuare a ripetere dentro di noi: <<Ma dio mi ama!>>, <<Niente mi può separare dall'amore di Dio, neppure il mio peccato!>>.
Per la riflessione:
1. Fai un elenco di tutto ciò che non può separarci da Dio ? (Rm 8,35-39).
2. Perchè non possono separarci da Dio ? (Rm 8,37).
3. Perchè Dio ci ama ? E' perchè facciamo qualcosa di buono, o perchè non commettiamo peccati ? (Rm 5,8).
4. Leggi Gv 9: perchè il cieco che Gesù incontra è tale ?
2.6 Vivere nella signoria di Gesù Cristo (Robert Munger)
2° episodio : Ore meravigliose in questa stanza.
Poi dalla sala da pranzo entrammo nel salotto, che era una stanza piacevole e comoda: mi piaceva molto. C'erano un caminetto, delle poltrone, un sofà e un'atmosfera tranquilla. Egli disse: "Questa è veramente una stanza piacevole, dobbiamo venirci spesso: è indipendente e quieta e possiamo parlarci in tutta calma".
Bene, come un giovane cristiano non nascondo il mio entusiasmo. Non c'era niente che desiderassi di più di avere alcuni minuti a disposizione con Cristo in intima comunione. Egli promise: "Io sarò qui ogni mattina di buon'ora: incontraMi qui e cominceremo la giornata insieme".
Così, mattino dopo mattino, io scendevo nel salotto o nella "stanza piacevole", come continuavo a chiamarla. Egli prendeva un libro della Bibbia dalla libreria, lo aprivamo e lo leggevamo insieme. Egli mi raccontava delle Sue ricchezze e mi svelava le Sue verità: il mio cuore era felice, mentre mi rivelava l'amore e la grazia che Egli aveva per me: quelle erano veramente ore meravigliose.
A poco a poco, sotto la pressione di molta responsabilità, quel tempo divenne più breve e il porchè non lo so, ma io pensavo che ero troppo affaccendato per spendere tanto tempo con Gesù. non lo feci volontariamente, credetemi, ma ciò accadde. Infine, non solo quel tempo fu accorciato, ma cominciai a cancellarlo qualche volta e, pressato da impegni, saltavo qualche volta anche due giorni di seguito. Ricordo un mattino, quando mi affrettavo giù dalla camera da letto, ansioso di uscire: passando vicino al salotto, osservai che la porta era socchiusa, guardai dentro e vidi ilfuoco nel caminetto e il mio Maestro che sedeva là. Improvvisamente, costernato, riflettei: Egli è il mio ospite, l'ho invitato nel mio cuore, Egli è venuto ed io l'ho trascurato. Con occhi bassi, dissi: "Maestro benedetto, perdonami: eri qui ogni mattino ?" "Si", mi rispose, "ti dissi che sarei stato qui ogni mattino per incontrarmi con te: ricordati che ti amo e che ti ho redento ad un grande prezzo e desidero stare in comunione con te. Se non ti riesce di avere un quieto tempo di riflessione per te, fallo per Me".
La verità che Gesù Cristo desidera la mia compagnia, che desidera che io stia con Lui, che mi aspetta sempre, ha fatto di più di qualsiasi altra cosa, per il mio tempo di preghiera con Dio. Non lasciare che Gesù ti aspetti da solo nel salotto del tuo cuore, ma crea quel tempo ogni giorno, in cui tu possa stare in comunione con Lui con la tua Bibbia e in preghiera.
Per la riflessione:
1. Riscrivi la frase che ti ha colpito di più.
2. Spiega perchè ti ha colpito.
3. Secondo te a che scopo Gesù ci ha redento ?
2.7 Sperimentare l'amore di Dio
- Inserisci il tuo nome negli spazi sottolineati, poi prega il Signore chiedendogli di farti sentire ora e in questa settimana tutto il suo amore su di te e di darti occhi per riconoscere il suo amore e per non fermarti alle apparenze.
Quando ___________________ eri giovane, io ti ho amato e ti ho chiamato mio Figlio. Ti insegnavo a camminare tenendoti per mano, ma tu ________________________ non comprendesti che avevo cura di te. Ti attiravo con legami di bontà, con vincoli d'amore, ero per te ____________________________
come chi solleva un bimbo alla sua guancia; mi chinavo su di teper darti da mangiare.
_______________________ il mio cuore si commuove dentro di me, per te il mio intimo freme di compassione. Non darò sfogo all'ardore della mia ira per i tuoi errori, non ti distruggerò, perchè sono Dio e non uomo, sono il Santo dentro di te e non verrò nella mia ira.
Vogliti __________________ voglio ammirarti. Come sono belli i tuoi piedi nei sandali, le curve dei tuoi fianchi sono come monili, opera di mani d'artista. ______________________ i tuoi occhi sono come i laghetti di Chesbom. Quanto sei bella e quanto sei graziosa o amore figlia di delizie.
Mettimi come sigillo sul tuo cuore ______________________, come sigillo sul tuo braccio; perchè forte come la morte è l'amore, tenac come gli inferi è la gelosia: le sue vampe sono vampe di fuoco. Le grandi acque non possono spegnere l'amore che ho per te, nè i fiumi travolgerlo.
Per un breve istante ________________ Io ti ho abbandonato, ma ti riprenderò con immenso amor. Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto,
_____________________ non vacillerebbe la mia lleanza di pace.
_____________________ tu sarai una magnifica corona nella mia mano, undiadema regale nella palma del tuo Dio.
___________________ Io ti ho amato di amore eterno.