Cultura - PrimiPASSI

VOLTEGGI SULLE ROCCE DEL TEMPO INCANTATO

In memoria di Miranda e di quel 14 Febbraio 1900, Hanging Rock

di Telemaco Pepe (19/3/2004)

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(In Cinema, la Recensione di Picnic at the Hanging Rock, di Alan J-K-68 Tasselli)

L'immagine si apre con una fotografia sbiadita quasi fosse immortalata da una cinepresa in graduale dissolvenza verso un sempre più nitido, spodestante color bianco… il viso di quella collegiale dal viso scolpito nella possenza di un tempo remoto, accompagnato dai pulpiti e battiti di cuore giovanili in un caldo, asciutto giorno di San Valentino, mentre un sinuoso, lievitante flauto dipinge note di assurda bellezza, decantando il lento scorrere di un sogno all'interno di un altro sogno, mentre concetti astratti si rincorrono l'un l'altro, sovrapponendosi, contorcendosi, librandosi verso l'Infinito del Cielo al di sopra delle nostre più inafferrabili fantasie. Miranda quel giorno non volle solo scalare un prodigio di Madre Natura, ella avrebbe voluto sfidare il più profondo e subliminale inconscio dettato dall'Ignoto, levitando il suo corpo e la sua oltraggiosa ambizione… e da quell'Infinito sarebbe stata inghiottita, per l'eternita', mentre sempre piu' fitte sussurra si inarcano e si spengono sulle alte rocce della montagna, lassu' sulle "Rocce Del Tempo Incantato", il naturale scorrere dello spazio-tempo sfugge ad ogni rigore matematico, la chimica degli eventi non corrisponde più a cio' che vediamo… non scorgo null'altro che volteggi, volteggi su volteggi…e poi ancora volteggi…. Piedi nudi levitanti sulle candide rocce… quei corpi fluttuanti che stanno per varcare fatalmente una dimensione che non ci compete…. Ed ecco Miranda, che per un attimo rivolge un ultimo sguardo, con espressione di smarrita, raccapricciante estasi dipinta sull'impossibile bellezza del suo volto, verso i miei quesiti sospesi, rimasti inesplicati a ridosso delle rocce…….. La vita non ha finali, certo, ma nemmeno una risposta definitiva… non esistono ne' mai sono esistite risposte definitive…. Solo domande lasciate disperdere nel vuoto piu' incolmabile ed oscuramente enigmatico… una vorticosa, infinita spirale di dubbi e supposizioni, e nulla più.
So, ora, per certo: la vita ha un inizio, ma nessuno mai sapra' se, veramente, abbia una fine…
…cosi' come sono dannatamente sicuro che Miranda, quel giorno di San Valentino, avrebbe abbracciato, tra i suoi mirabili volteggi ed oscillanti levitazioni, il significato dell'Oltre… per non lasciarlo mai più.

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