|
||||
|
||||
|
||||
L'immagine
si apre con una fotografia sbiadita quasi fosse immortalata da
una cinepresa in graduale dissolvenza verso un sempre più
nitido, spodestante color bianco
il viso di quella collegiale
dal viso scolpito nella possenza di un tempo remoto, accompagnato
dai pulpiti e battiti di cuore giovanili in un caldo, asciutto
giorno di San Valentino, mentre un sinuoso, lievitante flauto
dipinge note di assurda bellezza, decantando il lento scorrere
di un sogno all'interno di un altro sogno, mentre concetti astratti
si rincorrono l'un l'altro, sovrapponendosi, contorcendosi, librandosi
verso l'Infinito del Cielo al di sopra delle nostre più
inafferrabili fantasie. Miranda quel giorno non volle solo scalare
un prodigio di Madre Natura, ella avrebbe voluto sfidare il più
profondo e subliminale inconscio dettato dall'Ignoto, levitando
il suo corpo e la sua oltraggiosa ambizione
e da quell'Infinito
sarebbe stata inghiottita, per l'eternita', mentre sempre piu'
fitte sussurra si inarcano e si spengono sulle alte rocce della
montagna, lassu' sulle "Rocce Del Tempo Incantato",
il naturale scorrere dello spazio-tempo sfugge ad ogni rigore
matematico, la chimica degli eventi non corrisponde più
a cio' che vediamo
non scorgo null'altro che volteggi,
volteggi su volteggi
e poi ancora volteggi
. Piedi
nudi levitanti sulle candide rocce
quei corpi fluttuanti
che stanno per varcare fatalmente una dimensione che non ci compete
.
Ed ecco Miranda, che per un attimo rivolge un ultimo sguardo,
con espressione di smarrita, raccapricciante estasi dipinta sull'impossibile
bellezza del suo volto, verso i miei quesiti sospesi, rimasti
inesplicati a ridosso delle rocce
.. La vita non ha
finali, certo, ma nemmeno una risposta definitiva
non esistono
ne' mai sono esistite risposte definitive
. Solo domande
lasciate disperdere nel vuoto piu' incolmabile ed oscuramente
enigmatico
una vorticosa, infinita spirale di dubbi e supposizioni,
e nulla più. So, ora, per certo: la vita ha un inizio, ma nessuno mai sapra' se, veramente, abbia una fine cosi' come sono dannatamente sicuro che Miranda, quel giorno di San Valentino, avrebbe abbracciato, tra i suoi mirabili volteggi ed oscillanti levitazioni, il significato dell'Oltre per non lasciarlo mai più. Questo testo è depositato presso www.neteditor.it e quindi coperto da diritti d'autore. Esso non potrà essere riprodotto totalmente o parzialmente senza il consenso dell'autore stesso, il quale, peraltro, ha autorizzato la pubblicazione su NuovoGPR, in data indicata in testa ed a mezzo e-mail. |