Dall'incedere maestoso
e dallo sguardo dorato,
sciolto il crine e cinta la veste eburnea,
quand'io la vedo un tremito m'assale
e non s'appresta a declinare all'occaso.
Alma di vita , ogni atro
momento scorre
E mai s'appropinqua s'io nell'aere
Sento l'alea magica ch'ella esprime
Come un fiore donato da Venere.
L'amor mio è nato
quand'è nata ella,
mai prima s'accorse la faretra sacra del cuor mio
che languiva , solingo,
in cerca de la speme.
S'io dovessi perderla,Saffo
adunque imiterei,
la vita mia si perderebbe in un atomo opaco
e l'eterna , truce, quiete diverrebbe cogente.
Ma tal nefasto giorno mai m'assalirà. |