Ei sempre meco esulta
e soffre,
com'Anfrido ad Adelchi s'ostende
imperandomi : "Soffri, e sii grande".
Come il Magnifico ,di
cui è stirpe,
affina l'amore per il bello
e per la scienza, mai vana e vuota.
Nell'attimo in cui il
mio animo
È turbato da procelle convulse
Divien nocchiero esperto che,
con perizia e sicumera,
mi traghetta
al porto di pace cui anelo,
distillando amistà e saggezza. |