Un modello supersimmetrico della formazione del Sistema Solare
M.Galvagni*
Nel sistema solare standard (il nostro), il Sole, i Pianeti e i Satelliti devono probabilmente la loro esistenza ad un evento esplosivo tipo Supernova. Questo lavoro si basa sul presupposto di considerare il fenomeno termodinamico postesplosivo, visto da un osservatore lontano posto al centro della Galassia, in modo che quest’evento possa essere interpretato (e studiato) come la generazione di un "gas di Bose Einstein" in regime idrodinamico. Più precisamente formato da "bolle" di densità d’energia riferite all’energia di Fermi (dei quattro fermioni) rispetto al parametro di un volume stellare standard, (come quello del nostro Sole), in relazione al volume galattico e alla distanza di correlazione al suo centro di simmetria; bolle che chiamiamo bolle di Fermi.
Nella fase postesplosiva, di transizioni termodinamiche di fase, la formazione del Sistema Solare interagisce con il gravitone e con l’intermediazione del gravitino presumibilmente mediati dalle interazioni elettrodeboli congiunte alle gravitazionali. E’ costruita una corrispondente lagrangiana supersimmetrica che contiene tutte le interazioni consentite dalle simmetrie del campo geometrico gravitazionale e del campo quantistico supersimmetrico, con un meccanismo di rottura spontanea di simmetria, analogo a quello del Modello Standard, che produce tutte le masse del campo geometrico gravitazionale e del campo quantistico.