LALBERO SIMBOLICO DI CORSO VITTORIO
EMANUELE
(Milano 1991-98)
Questo progetto di ricerca č stato selezionato
al concorso "99 progetti per Milano"
indetto dalla Di Baio Editore,
sotto il patrocinio dellOrdine degli Architetti di Milano e
Lodi.
E' stato esposto alla Mostra della Triennale di Milano che si č
svolta nell'ottobre 1997.
PREFAZIONE
Euna ricerca d'architettura ambientale riferita allidea progettuale di trasformazione di Corso Vittorio Emanuele in un percorso percettivo pedonale coperto che completa il Sistema di Gallerie e Portici esistenti.
Il percorso percettivo pedonale coperto che completa il Sistema di Gallerie e Portici esistenti.
Prevede di costruire un sistema di coperture ad albero estrapolato morfologicamente dai viali di Celtis Australis (detto spacca sassi), presenti nel tessuto viario tradizionale di Milano, da Piazza del Duomo a S.Babila.
Il progetto si collega ai principi dell ecologia formale, che affronta le direttrici della ricerca dal punto di vista relazionale della comunitā del corpo sociale locale rispetto alla stratificazione della morfologia estetica del territorio locale.
LIDEA
Lidea di trasformare corso Vittorio Emanuele in un percorso percettivo pedonale coperto č sorta da considerazioni di carattere affettivo e ambientale, che accolgono una richiesta di spazi e di luoghi di percorribilitā e d'incontri per tutti, nellambito di una centralitā simbolica del territorio estetico di Milano.
In pratica č una sorta di condensazione formale che racchiude i significati delle interazioni luminose della localitā e le trasparenze di questa simbolica struttura alberata.
Lipotesi ha comportato un tipo d'indagine conoscitiva volta ad individuare e applicare una sorta di "matrice formale" estetica: un simbolo architettonico, radicato e stratificato nella natura e nella localitā urbana.
In questo modo si č autocostituito lalbero simbolico, la cui composizione di due filari alternati ai margini laterali del Corso, rappresenta il percorso percettivo e la copertura-cielo simbolico.
CONSORZIO E MATERIALI
La base della proposta consiste nell istituire un consorzio che riunisce il sapere artigiano ed estetico con il sapere tecnologico contemporaneo collegato alla tradizione storica di Milano e di Murano per unire, in quest'evento costruttivo e nei materiali medesimi, le luci lombarde con le luci veneziane.
La struttura verticale č di acciaio nervato, alleggerito e trattato al carbonio e colorato, il sistema delle coperture (velari-fronda simbolica) consiste in una struttura vitrea tubolare e colorata.
*Questa ricerca progettuale č stata ed č diretta da:
Mario Galvagni, architetto (capogruppo),
Direttore del Comitato Scientifico del CRAPFi cui componenti
sono:
Mario Galvagni (architetto, pittore, scultore, ricercatore,
titolare dei Seminari di Ecologia Formale presso il corso di
Sociologia Urbana e Rurale della Facoltā di Scienze Politiche
dellUniversitā di Pavia)
Gloria Abbo (architetto, ricercatore, edizioni elettroniche,
assistente nei Seminari di Ecologia Formale)
Claudio Stroppa (professore di Sociologia Urbana e Rurale presso
la Facoltā di Scienze Politiche dellUniversitā di Pavia e
alla facoltā di Medicina di Pavia), direttore scientifico della
Fondazione Jan Amos Comenius per lo studio dei problemi
dellinfanzia)
Riccardo Barletta ( Critico dArte, iconologo e antropologo
junghiano, collaboratore del Corriere della Sera )
Piero Ranzani (architetto, urbanista, ricercatore)
Luigi Marengo (pittore, ricercatore , titolare dei seminari sul
colore)
Alessandro Monti (Industriale, coordinatore delle mostre e delle
attivitā artigiane)
Guido Giannelli (elaborazioni e simulazioni ettroniche)
**Ogni anno, a Pavia, presso lUniversitā di Scienze Politiche nellambito del corso di Sociologia Urbana e Rurale del prof.Claudio Stroppa, viene tenuto, da chi scrive, il seminario di Ecologia Formale.
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