Casa-Studio Galvagni (1968-75)
Era una vecchia e bella casa rurale contadina abbandonata, con annesso frantoio e stalla.
Sorge al centro della valle sul crinale che conforma la località di Carbuta, la frazione di Calice Ligure nel retroterra della costa di Finale Ligure. Il mio "incontro damore" con lei mi ha fatto sognare un luogo raccolto in cui avrei potuto approfondire le mie ricerche sulle località interne della Liguria.
Ne è derivato unarchitettura stratificata su quella esistente a partire dal sistema dei "convogliatori della luce naturale": elementi a "guscio", costruiti in rete metallica intonacata di cemento collocati nelle vecchie aperture, ma orientati in funzione delle intensità luminose convogliate verso gli spazi abitativi interni. Oltre all' "imbatto" della luce, unaltra condizione naturale della località è quella rara e bellissima pioggia che, annunciata da giornate di caligine, cade in violenti scrosci.
Essa chiedeva di essere raccolta e percepita come un velo di superficie riflettente la campagna e il cielo. A questo scopo ho fatto costruire una fascia verso valle, a ridosso della casa e a fianco di un sentiero, ancora oggi percorso dai contadini. Con la cazzuola ho poi modellato la sua superficie con solchi ondulati, come la sabbia mossa e disegnata dal mare, per trattenere lacqua piovana. Isole circolari sono i punti di riferimento ai percorsi ottici percettivi.
Trattenimento dell'acqua piovana |
Convogliatori della luce naturale con il diaframma-scultura |
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La Casa di Mario è un documentario realizzato da Emanuele Piccardo sulla
casa-studio che l'architetto, fisico, pittore milanese Mario Galvagni ha
realizzato a Carbuta nell'entroterra di Finale Ligure.
Il documentario racconta la ricerca teorica che Galvagni compie fin dagli anni
Cinquanta sul concetto dell'ecologia della forma.
26 settembre 2011