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La Cattedrale di Sant'Agata

Davanti a questa poderosa opera d’arte, si può rimanere soltanto a bocca aperta, ammirando lo stile “Barocco” con cui la facciata anteriore domina sulle costruzioni limitrofe. Non si conoscono esattamente le origini della Cattedrale di Gallipoli. Si sa che un tempo era dedicata a S.Giovanni Crisostomo e che dal 1126 con il ritrovamento della “mammella” di S.Agata, fu dedicata alla Vergine e Martire di Catania. L’attuale Chiesa fu eretta, su progetto dell’architetto gallipolino V. Genuino, tra il 1629 ed il 1630, sulle rovine di una ancor più antica. Dall’inizio del ‘900, fino ai giorni nostri, la Chiesa è stata restaurata per ben tre volte, rispettivamente nel 1905, nel 1940 e nel 1978. La Cattedrale ha una grande facciata Barocca che risale al 1696. E’ a forma di croce latina: presenta tre navate con colonne di stile dorico, il transetto orizzontale, il coro in legno di noce, il pavimento di marmo, la volta completamente ornata da dipinti (come del resto tutta la chiesa).

Tra gli innumerevoli affreschi riconosciamo la mano del Coppola, del Catalano e del Malinconico. All’interno, ciò che più colpisce è: la cupola centrale, le due cappelle del SS.mo Sacramento e della Madonna del Soccorso, gli altari in marmo (ben 13) e tante altre forme ed espressioni d’arte che lascerebbero incantato chiunque. Nella Sacrestia della Cattedrale, inoltre, vi sono gli armadi che racchiudono “il tesoro di S.agata”, con i preziosi reliquiari, calici, pastorali, laminati in oro e in argento e le statue in argento di S.Agata e S.Sebastiano. Nel 1946, la chiesa fu eletta Basilica e diventa anche Santuario Mariano.