Rassegnina |
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Chi desidera essere felice?
Io!
- Vittorio Messori
Gesù nacque davvero quel 25 dicembre
Corriere
della Sera, 9 luglio 2003
L’angelo Gabriele apparve a Zaccaria, sacerdote
della classe di Abia - classe sacerdotale che nel tempio aveva il turno di
settembre - dicendogli che sua moglie Elisabetta, sterile, avrebbe
concepito. Dice il Vangelo che Maria andò a trovare la cugina Elisabetta,
incinta di 6 mesi, subito dopo che l’angelo Gabriele le era apparso,
annunciandole la nascita di Gesù. Era marzo: Gesù è nato proprio alla fine
di dicembre, dopo 9 mesi.
- Gabriele Romagnoli
Il mondo unito dal weekend
la Repubblica, 12
luglio 2003
«Salvo eccezioni, la vera religione praticata è
quella dello svago. L’impegno profuso nella pausa supera spesso quello
dedicato al lavoro».
- Vittorio Messori
Dall’aureola dell’Immacolata
le dodici stelle dell’Europa
Corriere della
Sera, 14 luglio 2003
«Nel 1949 quando, a Strasburgo, fu istituito un
primo “Consiglio d’Europa”, quel Consiglio bandì un concorso d’idee,
aperto a tutti gli artisti europei, per una bandiera comune. Vinse il
francese Arsène Heitz che portava al collo la cosiddetta “Medaglia
Miracolosa”, coniata in seguito alle visioni di Santa Catherine Labouré.
Anche se pochi lo sanno, la bandiera che sventola su tutti gli edifici
pubblici dell’Unione (e il cerchio di stelle che sovrasta l’iniziale dello
Stato sulle targhe di ogni automobile europea) sono l’invenzione di un
pittore che si ispirò alla sua fervente devozione mariana. La seduta
solenne durante la quale la bandiera fu adottata si tenne in un giorno
determinato dagli impegni politici dei capi di Stato. Quel giorno, però,
era un 8 dicembre, quando cioè la Chiesa celebra la festa dell’Immacolata
Concezione».
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Commento:
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C’è
un uomo che vuole vita e desidera giorni felici? Ancora una volta,
la domanda del
Meeting
risulta un aiuto a “denudare” il nostro desiderio. Pensiamo alle vacanze
come l’occasione per “rivestirci” di quanto, come uomini, ci affascina e non
ci lascia mai paghi: scoprire sempre di più il mondo e Chi misteriosamente
lo tiene in essere. Anche le vacanze dunque, richiedono un impegno che è
semplicissimo, in quanto desiderabilissimo: guardare la bellezza e lasciarsi
stupire di come essa rimandi a un Infinito che oltrepassa i contorni che ci
attraggono. Da questo punto di vista, è come se in ferie non ci andassimo
proprio, visto che nemmeno i weekend possono - per quanto forzatamente si
provi - essere una pausa nella vita.
Ecco
perché i due articoli di Messori ci avrebbero colpito anche sotto
l’ombrellone: riaffermano che il Mistero, quel Dio che ci ha legato a sé per
sempre e per il quale scopriamo di essere fatti, esiste, c’entra in modo
impensabile con la realtà e noi, pertanto, a crederci, non siamo degli
“svagati”. |
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