Vita:
La fatica del vivere |
Giovanni Paolo il grande, il Papa che i liberal amano odiare
di un odio teologico
«È compagno di strada, il più autorevole, il più colto, il più forte
nello spirito e nella carne, di chiunque non abbia chiuso gli occhi
nella dogmatica ideologica della lotta di classe o del self interest,
le due dimensioni ingannevoli della tragedia del ‘900. Dare una base
all’obbligo politico come garanzia del diritto alla libertà: un papa
magno e un papa filosofo. Da amare per le ragioni che gli attirano
l’odio». |
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di Giuliano Ferrara Il Foglio, 18 ottobre 2003 Per leggere l'articolo fai click su: 20031018_ferrara_papa_odio_teologico.pdf |
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Vita: «Giovanni Paolo il grande, il Papa che i liberal amano odiare di un odio teologico», di Giuliano Ferrara, Il Foglio, 18 ottobre 2003 |
Rassegnina |
La fatica del vivere
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Alcuni,
immersi in precarie situazioni di dolore e di malattia - la cui gravità
nessuno mette in dubbio - chiedono una morte anticipata; altri, vivi e
vegeti, addirittura la programmano, come la Montalcini; altri ancora la
realizzano, come il ragazzo di Rimini uccisosi perché troppo grasso. E
infine, con dispiacere, sentiamo la notizia dei soldati americani suicidi in
Iraq. Sembra paradossale, ma mentre tutti tentano di sfuggire alla fatica del vivere, e alcuni si arrendono, qualcuno - invece - la accetta e la sceglie, come Madre Teresa e papa Wojtyla: gente al lavoro. Un lavoro che coincide con un impegno costante e gratuito per «dire agli uomini sofferenti che la mano di Dio li ha creati per amare ed essere amati», come sosteneva la suora di Calcutta. Lavorare stanca si intitola un’opera di Pavese. È vero. Guardando il Papa si direbbe che addirittura il lavoro consuma. Ma il Papa ci testimonia che vuole consumarsi, per Cristo, che è lo scopo del suo lavoro e della sua vita. La sua decisione e la forza della sua umanità sono un monito per tutti a fare altrettanto, o, almeno, a paragonarsi seriamente con lui. |