L'educazione una sfida urgente |
Monsignor Caffarra mette sotto accusa il laicismo moderno e da Bologna
lancia una sfida
Cacciari: «Un discorso di questo genere è ingiudicabile dal punto di vista
di un’elementare educazione filosofica. Fa male che ci siano uomini di
Chiesa che non riescono a fare i conti con l’effettiva complessità della
filosofia e della cultura contemporanea». |
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di Gian Guido Vecchi Corriere della Sera, 30 aprile 2004 Per leggere l'articolo clicca su: 20040430_vecchi_arcivescov_eco_vattimo_catt.pdf |
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Educazione: «Monsignor Caffarra mette sotto accusa il laicismo moderno e da Bologna lancia una sfida. L’arcivescovo: Eco e Vattimo cattivi maestri», di Gian Guido Vecchi, Corriere della Sera, 30 aprile 2004 |
Rassegnina |
L’educazione: una sfida
urgente
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Siccome
sono complicate la filosofia e la cultura contemporanee, Cacciari
vorrebbe che fosse complicata anche la realtà. L’arcivescovo di Bologna,
distinguendo la realtà dalle interpretazioni che ne vengono date, pone una
domanda cruciale. Cosa vale affinare: la tolleranza verso tutte le
interpretazioni; oppure la conoscenza della realtà, su cui le suddette
interpretazioni si concentrano? La realtà - dice monsignor Caffarra,
richiamando Il rischio educativo di don Giussani - è il suo
significato, ossia il rapporto che esiste (che la ragione è votata, per
natura, a conoscere) tra la persona e il significato di ciò che capita, che
c’è. La conoscenza, di conseguenza l’educazione, a che varrebbero se non ci
fosse tale rapporto, se non esistesse una meta fissa? È «lo smarrimento del
senso della libertà, riducendola a puro arbitrio. Arbitrio significa:
libertà che si esaurisce interamente nella scelta fra infinite possibilità
aventi tutte lo stesso valore. Poiché l’essere è neutrale di fronte ad ogni
impatto che la libertà ha con esso, una scelta vale l’altra». Di fronte all’assurdità nell’uso della ragione di tanti intellettuali, sempre di meno stimiamo tanta cultura odierna: che si compiace di filosofeggiare, più che di riflettere. Il richiamo di Caffarra alla verità non come concetto - pura idea, esistente nel solo pensiero -, ma chiarezza di come stanno le cose, è un richiamo molto opportuno di questi tempi: è un richiamo a non fare “politica” sulla verità. |