Dio e la guerra |
«L’apocalisse
intelligente»
“Qui non si tratta di
essere filoamericani o antiamericani, destrorsi o sinistrorsi. C’è
innanzitutto un problema morale” |
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di Giuliano Zincone, Corriere della Sera, 14 febbraio 2003 Per leggere l'articolo fai click su: 20030214_zincone_apocalisse_intelligente.pdf |
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Dio e la guerra: «L’apocalisse intelligente», di Giuliano Zincone, Corriere della Sera, 14 febbraio 2003 |
Rassegnina |
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Ezio
Mauro diceva che i cattolici devono rassegnarsi ad essere una parte.
Famiglia Cristiana gli dà ragione, sbattendo in copertina il sondaggio
manicheo: siete con Bush o con il Papa? Il Papa non è un qualsiasi uomo di
stato – come ricorda Maggiolini – e del resto anche Bush non è il Papa.
La spaccatura tra buoni e cattivi genera “l’infinita possibilità di
ribellione e massacro” di cui Giussani scrive sul Corriere. Stabilire
unilateralmente da che parte sta il male (e il male a compierlo sono sempre
gli altri) è una preoccupazione ideologica. Persino Umberto Eco, mica un
alfiere della cristianità, capisce che essere a favore della pace non
coincide con la demonizzazione del popolo americano. La cosa che più ci preme non è decidere da che parte schierarci , ma affermare con il Papa una possibilità di bene per tutti, attraverso gesti e opere il cui esito riconosciamo non essere in mano nostra. |