Politica:

Affermazione di un bene comune

Altro che partito riformista,
qui nasce il Pci


«Ce l’ha spiegato il subcomandante Fausto [N.d.R.: Bertinotti], il capo della corrente di sinistra di quella grande cosa che si chiama sinistra italiana e che ricorda maledettamente da vicino il vecchio Pci: “Ho capito che il muro tra me e i Ds è caduto”».

Vedi Rassegnina Commento
 

 
Il Riformista
28 giugno 2004

Per leggere l'articolo clicca su: 20040628_ilriformista_partitocom_qui_nasce_pci.pdf

 
 

Politica: «Altro che partito riformista, qui nasce il Pci», Il Riformista, 28 giugno 20043 luglio 2004


 
Rassegnina   L'affermazione di un bene comune.
  • Massimo Franco
    Irresponsabilità nazionale
    Corriere della Sera, 3 luglio 2004
    «La tregua “per senso di responsabilità” si è rotta nello spazio di ventiquattr’ore (…). Con una leggerezza irresponsabile, ieri sera i partiti del Centrodestra hanno scaricato sul Paese la loro resa dei conti».
     
  • Altro che partito riformista, qui nasce il Pci
    Il Riformista, 28 giugno 2004
    «Ce l’ha spiegato il subcomandante Fausto [N.d.R.: Bertinotti], il capo della corrente di sinistra di quella grande cosa che si chiama sinistra italiana e che ricorda maledettamente da vicino il vecchio Pci: “Ho capito che il muro tra me e i Ds è caduto”».
     
  • Renato Farina
    Battesimi in nome di Cofferati. I cattolici ulivisti son serviti
    Libero, 4 luglio 2004
    «Altro che radici cristiane dell’Europa, siamo ormai al culto del potere politico che diventa religione (…). La notizia è questa. I bambini di Bologna per essere ammessi dalla comunità civile dovranno sottoporsi ad un battesimo nella sala rossa [N.d.R.: del municipio]. Poi - se credono - potranno anche accedere a quello sacramentale e cristiano. Ma il primo momento pubblico della loro vita sarà dinanzi al sindaco».
     
  • Pier Luigi Battista
    Gli avversari? Nemici da abbattere
    La Stampa, 2 luglio 2004
    «La malattia della delegittimazione è arrivata a coinvolgere anche quel patrimonio comune che dovrebbe restare super partes e che invece tende a essere travolto da una lotta politica incapace di riconoscere l’altro come semplice avversario da battere e non nemico da abbattere».

 

Commento:

 

Così il super ministro dell’economia Giulio Tremonti è stato obbligato a rassegnare le dimissioni, due giorni prima dell’esame europeo all’Italia sulla situazione economica.

E' l’ultimo episodio di quella radicalizzazione dello scontro politico da tempo in atto in Italia. A sinistra - come nota Polito - si rafforza il fronte dei massimalisti, fortemente ideologizzati al punto di fare dello Stato una nuova religione laica (vedi Farina). Il Centrodestra, cui gli italiani hanno affidato il compito di governare, si sta, invece, da tempo logorando su una resa dei conti tanto irresponsabile, quanto dannosa per la sua stessa immagine. Da una parte e dall’altra, l’occupazione preferita sembra essere comunque quella di delegittimare l’altro, sia esso un avversario o addirittura un alleato. Ma non si può permettere che la democrazia venga ridotta a un “Risiko” che, dietro la formalità del gioco, nasconde una lotta di potere senza esclusione di colpi.

L'affermazione della propria identità deve essere contemporaneamente affermazione di un bene comune così che le differenze non siano opposizioni che si escludono reciprocamente, ma contributi e apporti che concorrano a difendere la vita ed il progresso del popolo. Il bene comune infatti, non esclude gli interessi di chi lo cerca, ma li riconosce e li valorizza nella ricerca di un interesse generale che nasce da una vera disposizione al dialogo. Senza paura del compromesso che, in politica, è la cosa più necessaria.

Sperando che il caldo dell’estate non aggravi ulteriormente le cose, facciamoci gli auguri di buone vacanze!
 

Click qui per tornare indietro a "galatro_home"