Da quando la Bbc è screditata la Rai ha deciso di imitarla
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M. Introvigne, il Foglio, 31/05/2007
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Pedofilia: «Da quando la Bbc è screditata la Rai ha deciso di imitarla», « Sex Crimes and the Vatican afferma che l’istruzione vaticana Crimen sollicitationis del 1962 commina la scomunica a chi denuncia i preti colpevoli di abusi sessuali mentre è esattamente il contrario (sono scomunicate le vittime e gli eventuali testimoni che non provvedono alla denuncia); si confondono segretezza del processo canonico (di cui sola si occupano i documenti vaticani) e segreto del delitto, che neppure una riga di quei testi impone di non rivelare alle autorità civili; si pretende che l’istruzione De delictis gravioribus del 2001, firmata dal cardinale Ratzinger quando era prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, renda più difficile perseguire i preti accusati di pedofilia mentre al contrario lo rende più facile, tra l’altro allungando i termini di prescrizione fino a quando la vittima minorenne più giovane abbia compiuto i 28 (non i 18, come alcuni dicono) anni di età. Ma tutto serve, per far scorrere immagini di Benedetto XVI che, appena eletto, benedice Piazza San Pietro mentre una voce fuori campo ci spiega che quest’uomo, il Papa, da trent’anni protegge i pedofili.», M. Introvigne, il Foglio, 31/05/2007 |
Rassegnina |
Pedofilia: "San
Toro", Protettore delle Coscienze
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A ottobre
del 2006 la Tv pubblica inglese trasmette “Sex crimes and the Vatican”.
Il documentario accusa Benedetto XVI di aver coperto, quando ancora era
Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, i preti pedofili e
di non averli assicurati alla giustizia. A una settimana dal Family Day
Michele Santoro annuncia di averlo acquistato dalla Bbc e di volerlo
trasmettere in prima serata su Rai2, nonostante da qualche mese sia il
filmato più visto su youtube e diversi blog ne offrano la traduzione. Si
tratta di un video le cui tesi sono già state pubblicamente smontate punto
per punto, per esempio da Massimo Introvigne (prima invitato e poi escluso
dal programma).
La trasmissione più che una denuncia è un’operazione politico-mediatica. Sembra la risposta al milione di uomini, donne e bambini in piazza San Giovanni il 12 maggio scorso. La messa in onda del filmato è un attacco frontale alla Chiesa di Roma: non a caso a “processarla”, insieme al conduttore, c’era Piergiorgio Odifreddi, matematico e autore di un pamphlet che inneggia all’ateismo. Ospite in studio, oltre a Mons. Fisichella, don Ferdinando Di Noto, fondatore dell’associazione Meter, che in quindici anni ha denunciato alle polizie di tutto il mondo 165mila portali pedopornografici ed assiste le vittime della pedofilia. Don Di Noto ha richiamato l’attenzione su quella cultura nichilista che riduce l’uomo a puro istinto biologico e perciò ammette in Olanda il partito dei pedofili, riconoscendo implicitamente come legittimo orientamento sessuale la loro perversione. Questa cultura è la stessa che non può concepire una dedizione gratuita che, per amore dell’altro, arrivi fino al dono totale di sé: non si tollera che ci sia un modo di vivere non ossessionato dal sesso, non diretto allo sfruttamento dell’altro e che questo sia una testimonianza visibile della presenza nella storia dell’avvenimento cristiano. La gratuità di tanti sacerdoti e semplici fedeli è incomprensibile e scomoda, perché pone interrogativi che costringono ad andare oltre gli schemi del tornaconto e dell’interesse. Michele Santoro, “Conduttore Unico delle Coscienze”, come lo chiama Ferrara, si è fatto portavoce di un potere che si compiace dell’incoerenza di pochi per attaccare in blocco la Chiesa e la positività dell’esperienza che essa vive e propone al cuore di ogni uomo. |