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Tutti
si preoccupano di Dio, in qualche modo lo cercano. Tuttavia,
lo cercano là dove pensano che debba essere. Così nascono le
idee più strampalate: Dio starebbe nell’università, nel
silenzio della ricerca intellettuale; starebbe in un mondo
estraneo e, come un ufo, vorrebbe colonizzare il nostro mondo. O
addirittura non starebbe, in quanto sarebbe morto e l’uomo si
aggirerebbe con tutte le sue domande irrisolte come un naufrago.
Per
fortuna,
Dio non è un pensiero dell’uomo, ma un
abbraccio sorprendente e commosso all’uomo:
un abbraccio così concreto e fisico che per stringere si serve di
altri uomini. Perché Dio
si è fatto uomo
e questa è l’ipotesi di gran lunga più interessante. Così -
come ci ricorda Socci - è
la testimonianza dei santi, che sono naufraghi salvati
dall’abbraccio commosso di Dio per salvare altri naufraghi: noi.
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- Umberto Eco
La
forza della cultura potrà evitare lo scontro di civiltà
la
Repubblica, 3 giugno 2002
In
occasione della laurea Honoris Causa, assegnatagli
dall’Università Ebraica di Gerusalemme, Eco sostiene: «Dio
è dove non c’è confusione. La Verità non si trova nel
tumulto, piuttosto in una ricerca silenziosa. Nel trambusto
del mondo d’oggi i luoghi del silenzio restano e continuano
ad essere le università». A conferma di ciò l’esempio
dell’Academie Universelle des cultures, che ha aperto un
sito internet «per dotare insegnanti e educatori di strumenti
intellettuali (idee, esempi, esercizi pratici) al fine di
insegnare ai giovani che vivono a contatto con persone
d’origine diversa, che la loro reciproca diversità non è
di ostacolo ad una vita in comune…».
- Anna
Zafesova
«Abbiamo
rintracciato la mappa del creatore»
La
Stampa, 6 giugno 2002
Scienziati
russi hanno scoperto una lastra di pietra, sulla quale sembra
scolpita - a tre dimensioni - la mappa della zona degli Urali.
L’ipotesi è che «la pietra sia solo un frammento di un
gigantesco mosaico sul quale il “creatore” ha riprodotto
il mondo. Con quale obiettivo? “Forse colonizzarlo”».
- Ottavio di
Grazia
Naufragio
a mani giunte
Il
Manifesto, 6 giugno 2002
A
proposito del libro di Vincenzo Vitiello, Il Dio possibile,
esperienza del cristianesimo: «Il Dio possibile non è il Dio
esistente. È esattamente il Dio che muore sulla Croce e che
nella sua finitezza dice anche la fine di ogni nostra parola
presuntuosamente esibita». Porsi la domanda sul Dio possibile
significa porsi le «domande sul senso della vita e della
morte e sulla possibile salvezza. Una salvezza inafferrabile,
come le risposte alle nostre domande su Dio».
- Antonio
Socci
Padre
Pio. Girotondo
intorno a un santo
Il
Foglio, 8 giugno 2002
Padre
Pio, che «pure otteneva guarigioni miracolose (siccome i
miracoli servono per la fede) voleva far capire che la
malattia si affronta innanzitutto con la carità, l’amore. E
con quel dono di Dio che è la ragione, le cure mediche…
Questo Dio che si commuove per noi è il cristianesimo».
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