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UNIVERSITA'

  • Uno studente di medicina dopo aver provato a superare l'esame di Anatomia si ritira dagli studi e benche' piuttosto gracile trova posto come facchino in una compagnia di trasporti. Il capo dei facchini riceve una commessa da una ricca nobildonna per un trasloco, ma a patto che i facchini si comportino educatamente. Il capo promette, spiega bene ai facchini come si debbono comportare, ma a fine giornata i facchini tornano alla base mogi mogi senza essere stati pagati. "Ma chi e' stato a far arrabbiare la contessa? Sei stato tu? No? Allora sei stato tu? ". Alla fine sospettando lo studente di medicina gli chiede di raccontargli tutto quanto. Lo studente racconta: "Beh, quando siamo arrivati subito la contessa si e' interessata a me; mi ha chiesto di togliermi la camicia e io me la sono tolta. Poi mi ha chiesto di togliermi la maglietta e io me la sono tolta. Alla fine mi ha detto di farle vedere il deltoide e io allora l'ho tirato fuori e gliel' ho fatto vedere...ed e' stato allora che la contessa e' svenuta!".

  • Perche' gli ornitorinchi vanno all'Universita' ? Per diventare ornitorinolaringoiatri!

  • Colmo per un professore universitario: bocciare agli esami un fiume anche se ha seguito il suo corso.

  • Lezione di medicina: "Il paziente si e' fratturato un femore e zoppica; tu cosa faresti?". Lo studente: "Zoppicherei anch'io".

  • Esame di anatomia. "Signorina, qual e' l'organo che puo' dilatarsi fino a 20 volte rispetto alla misura a riposo?". La studentessa, tutta rossa: "Il pene?". Il professore: "No, e' l'iride; comunque complimenti al suo ragazzo!".

  • Notizia giornalistica: Professore di lingue morte si suicida per parlare le lingue che sapeva.

  • Alcuni studenti africani si presentano alla segreteria della Facolta' di Ingegneria per iscriversi. La segretaria: "In quale ramo?". "Perche'? Sono finiti i banchi?".

  • Perche' Fanfani insegna Diritto all'Universita' di Roma? Perche' se insegnasse seduto nessuno lo vedrebbe!

  • Un giovane parroco, fa il giro delle case del villaggio per prendere contatto con le singole famiglie. In una casa isolata, gli apre la porta un bambino di nome Bruno. "Buongiorno! Sono il nuovo parroco. Vorrei parlare con tuo padre". "Non c'e'. E' in carcere". " Oh, povero piccolo! Chiamami tua madre, allora". "Mi dispiace. L'hanno arrestata due mesi fa'". "Ma allora sei solo? Non hai un fratello o una sorella?". "Ho un fratello, ma e' all'universita'". "Ah, meno male. E che cosa studia?". "No, non e' lui che studia, sono i professori che studiano lui...".

  • In una prigione in pieno deserto che ha la reputazione di non permettere nessuna evasione viene rinchiuso un giovane prigioniero e messo in cella insieme ad un vecchio ergastolano. Naturalmente il giovane detenuto non parla che di evasione e qualche mese piu' tardi fa un tentativo. Ma poco dopo viene ritrovato nel deserto, assetato e affamato e in fin di vita e riportato in cella insieme al vecchio ergastolano. Racconta la sua disavventura al vecchio: sabbia a perdita di vista, niente acqua, sole accecante, nessun segno di vita per miglia e miglia, ecc. Il vecchio ascolta tutto e poi dice: "Si', conosco tutto questo. L'ho provato anch'io venti anni fa quando ho provato ad evadere...". Allora il giovane: "Che cosa?! Perche' non me lo hai detto durante tutti i mesi che hanno preceduto la mia evasione? Perche' non mi hai detto che era impossibile?". E il vecchio, alzando le spalle, risponde: "E tu hai mai visto uno pubblicare dei risultati negativi?".

  • Professore: "Signorina, l'epitelio vaginale e' ciliato oppure no?". Studentessa: "Mah, si' ". Professore: "Signorina, nessuno le ha mai detto che dove passa il treno non cresce l'erba?"

  • Esame di sessuologia all'Universita': "Signorina, quanto sperma eiacula un uomo?". "Mah, 2-3 boccate!".

  • Universita'. Esame di Fisica. Si presenta il primo studente. Il professore: "Sei in treno in uno scompartimento. Fa caldo. Che fai?". "Mah, apro il finestrino". "Bravo! Calcola la variazione di Entropia". "???? Mi servirebbe qualche dato in piu' ...". "No". (Pausa) "Lo sai?". (Pausa). "No? (Pausa) Va bene, vada". E il primo viene sbattuto fuori. Arriva il secondo, poi il terzo, il quarto e il professore fa la stessa domanda con lo stesso risultato. Arriva l'ultimo studente: "Sei in treno, in uno scompartimento. Fa Caldo. Che fai?". "(Sicuro) Mi tolgo la giacca". "Si', va be', ma fa ancora caldo, che fai?". "Mi allento la cravatta". "Ma fa ancora caldo. Che fai?". "Mi sbottono la camicia". "(Incazzandosi) Si', ma fa ancora tanto caldo. Che fai?". "Senta, professore, puo' fare quanto caldo vuole, ma io quel cazzo di finestrino non lo apro".

  • Come mai Dio non e' riuscito nella carriera universitaria ? 1. Ha pubblicato soltanto un lavoro importante. 2. Era in aramaico. 3. Non aveva citazioni bibliografiche. 4. Non e' stato referato e rivisto. 5. Alcuni addirittura dubitano che l'abbia scritto lui. 6. Sara' anche vero che ha creato il mondo, ma cosa ha fatto da allora ? 7. La sua capacita' di collaborazione e' molto limitata. 8. Il mondo scientifico ha avuto grossi problemi a riprodurre i suoi risultati. 9. Non ha mai chiesto alla Commissione Etica il permesso per sperimentare sull'uomo.

  • Quando l'esperimento e' andato male ha provato a nascondere tutto sotto un diluvio. 11. Non e' andato mai a lezione, ma ha raccomandato agli studenti di leggersi i libri. 12. Alcuni dicono che abbia addirittura mandato suo figlio ad insegnare al suo posto. 13. Ha scacciato via i suoi due primi allievi. 14. Nonostante il suo esame consista in solo dieci prove (sempre le stesse), la maggior parte dei suoi studenti ne ha sbagliate piu' di una. 15. L'orario di ricevimento e' molto irregolare e di solito avviene sulla vetta di una montagna.

  • Universita': Corso di Educazione Sessuale. Gli esami consistono in una prova scritta e ... in una orale!

  • Un professore universitario stanco del proprio lavoro intellettuale decide di passare le vacanze in una fattoria; in cambio dell'alloggio fara' qualche lavoro manuale. Il primo giorno il contadino gli chiede di svuotare il letame in fondo alla stalla e di spargerlo sul campo dietro la fattoria. Alla sera quando il contadino ritorna dai campi trova con grande meraviglia il lavoro gia' fatto. Il giorno dopo il contadino chiede al professore di raccogliere e contare tutte le balle di fieno presenti nel terreno. Alla fine della giornata quando il contadino torna dai campi trova il lavoro perfettamente fatto. Il terzo giorno il contadino, vergognandosi del lavoro pesante proposto al professore i due giorni prima, gli chiede di dividere le mele grosse dalle piccole e di scartare le marce. Quando il contadino alla sera ritorna dai campi, con grande meraviglia, vede che nulla e' stato fatto e il professore con in mano una mela che dice: "E' piccola o grossa?". Morale: per spargere merda o per contar balle tutti son capaci, ma quando si tratta di prendere una decisione...".

  • Il Direttore dell'Istituto di Anatomia Patologica dell'Universita' di XXX, recandosi come ogni mattina al lavoro, mentre sta parcheggiando l'auto, incontra un suo assistente che gli comunica tutto eccitato: "Ha saputo, signor Direttore, che e' morto Gambardella?". Il Direttore facendo finta di sapere chi e' costui risponde "Si, si, certo...". Entrato in Istituto il portiere si affretta a comunicargli anche lui la stessa notizia: "Ha saputo, signor Direttore, stanotte e' morto Gambardella". Il Direttore incomincia a chiedersi chi e' mai costui, ma prosegue e nel corridoio incontra un altro dei suoi assistenti che gli comunica, tutto eccitato, la stessa notizia. E cosi' via per tutto il giorno altre 3-4 persone. Incuriosito alla fine della giornata si reca nella camera dell'obitorio per esaminare il cadavere il cui unico particolare veramente fuori dal comune e' un pene di dimensioni notevolmente ampie. Decide di farne l'autopsia, ma nel frattempo si fa sera e arriva l'ora di andare a casa. Cosi' decide di portarsi a casa un po' di lavoro: recide il pene e lo avvolge in un giornale. Arrivato a casa dimentica il pacchetto con l'organo sul tavolo d'ingresso dove la moglie poco dopo lo nota e incuriosita lo apre esclamando: "Mio Dio! E' morto Gambardella!".

  • La professoressa di Diritto mi ha guardato storto.

  • Esame di letteratura latina. Si presenta al vecchio professore una tipa ossigenata, in minigonna e scollatura vertiginosa, con trucco piu' che pesante e con in bocca una sigaretta accesa. Il prof. la guarda impassibile, quindi chiede: "Signorina, mi dica, che cosa disse Enea lasciando la sua citta' in fiamme?". E la tipa, languidamente: "Mah non saprei...". E il prof., porgendole il libretto: "Addio, Troia fumante!".

  • Un bel giorno si incontrano due cazzi universitari ed incominciano a chiacchierare del piu' e del meno. Ma ad un tratto uno dei due si accorge che l'altro e' un po' assente e non partecipa al discorso. Cazzo 1: "Cos'hai?". Cazzo 2: "Mah, sai, sono un po' stanco". Cazzo 1: "E cosa ti e' successo?". Cazzo 2: "Sai questa mattina ho avuto un esame". Cazzo 1: "E solo per questo sei cosi' distrutto ?". Cazzo 2: "Oh, era un orale e con una professoressa molto esigente".

  • Lettera di una studentessa alla famiglia: Cara Mamma, caro papa’, sono ormai tre mesi che sono ritornata all’universita’ e non ho ancora trovato il tempo per scrivervi. Mi scuso per avervi trascurato ma ora vi voglio raccontare tutto. Prima di leggere, pero’, sedetevi; mi raccomando non continuate a leggere prima di esservi messi seduti, d’accordo ? Ora sto abbastanza bene. La frattura ed il trauma cranico che mi sono provocata saltando dalla finestra del dormitorio in fiamme, poco dopo il mio arrivo, sono ormai quasi guariti. Sono restata all’ospedale solo 2 settimane e la vista mi e’ ritornata quasi normale. Anche le forti emicranie che mi colpivano in continuazione non le ho piu’ che una volta alla settimana. Fortunatamente il garzone del benzinaio che e’ in fondo alla strada aveva visto tutto. E’ lui che ha avvisato i pompieri e chiamato l’ambulanza. E’ anche venuto spesso a trovarmi all’ospedale e, poiche’ dopo l’incendio non sapevo dove alloggiare, e’ stato cosi’ gentile da propormi di andare ad abitare da lui. In realta’ non e’ che una cameretta in un sottoscala ma e’ piuttosto carina. Lui e’ un ragazzo formidabile e ci siamo subito innamorati. Abbiamo deciso di sposarci : non abbiamo ancora fissato la data ma lo faremo di sicuro prima che il mio pancione cominci a vedersi. E si cari genitori, sono incinta. Io so bene a qual punto voi eravate ansiosi di diventare nonni e sono sicura che accoglierete questo bambino con tutto l’amore e la tenerezza che mi avete riservato quando ero piccola. La sola cosa che ritarda la nostra unione e’ la piccola infezione che ha il mio fidanzato e che ci impedisce di effettuare le analisi pre-nuziali. Anche io, scioccamente, mi sono fatta contagiare ma tutto si risolvera’ presto con le iniezioni di penicillina che faccio ogni giorno. So bene che accoglierete questo ragazzo a braccia aperte nella nostra famiglia. E’ una persona molto gentile e, sebbene non abbia fatto molti studi, e’ molto ambizioso. Anche se non e’ della nostra stessa razza e religione, conoscendo la vostra larghezza di idee sono certa che non darete alcuna importanza al fatto che la sua pelle sia un po’ piu’ scura della nostra. Sono sicura che lo amerete come io lo amo. Anche i suoi genitori sono della gente per bene: sembra che suo padre sia un famoso mercenario nel villaggio africano dove e’ nato. Bene, ora che avete letto tutto, dovete sapere che non c’e’ stato alcun incendio al dormitorio, non ho avuto ne' frattura cranica ne' commozione cerebrale, non sono andata all’ospedale, non sono incinta, non sono fidanzata, non ho la sifilide e non ci sono uomini dalla pelle scura nella mia vita. E’ solo che sono stata bocciata in storia e filosofia e in questa occasione mi e’ sembrato opportuno aiutavi a riflettere sulla relativita’ delle cose. Vi saluto e vi abbraccio forte forte.

  • Se non capite chiedete al vostro capo. Come sempre ci pensera' lui a chiedere a qualcun altro; l'importante e' non pensare (scritta in un cesso universitario).

  • "Mi parli dell'apparato genitale maschile". "Si', dunque, e' composto da un osso...". "Le sara' SEMBRATO, signorina...".

  • Realmente accaduta agli esami di Storia all'Universita' (Facolta' di Lettere): interrogazione su Garibaldi. Chiede il docente: "Come si chiamava il luogotenente di Garibaldi, sempre vicino al Generale in tutte le battaglie?". Lo studente risponde prontamente: "Nino Biperio". "Come??" chiede il professore. Lo studente insiste e alla fine per dimostrare che ha ragione tira fuori gli appunti della lezione dove ha scritto: Bi ... x ...io (ma si legge Bi...per...io!!!).

  • Ad un esame di ostetricia il professore chiede allo studente: "Dimmi quante forme di parti conosci". Lo studente incomincia a rispondere: "Parto normale, parto cesareo e parto... parto... ". Dai banchi arriva un suggerimento: "ANALE". E lo studente subito senza pensare: "Anale". Il professore non si scompone : "Benissimo, e dimmi come e quando si svolgono". Lo studente spiega la dinamica dei primi due. Nel tentare di spiegare il terzo si accorge di aver sbagliato e zittisce. Il professore: "Va bene, dimmi almeno un caso, uno solo, che a te risulti si sia verificato". Lo studente: "Si', ora ricordo, una sola volta, vent'anni fa, quando nacque questo stronzo qua dietro!!".

  • Universita': esame di Fisica. Il professore allo studente: "Lei ha un barometro. Come lo usa per determinare l'altezza di un grattacielo?". Lo studente risponde: "Vado all'ultimo piano, lego uno spago al barometro, lo calo giu' fino a che tocca terra e poi misuro la lunghezza dello spago". Il professore non e' soddisfatto: "Puo' dirmi un altro metodo, uno che dimostri le sue conoscenze di fisica?". "Certo! Vado all'ultimo piano, faccio cadere giu' il barometro, e misuro dopo quanto tempo tocca terra". "Non e' ancora quel che volevo, le spiace riprovare?". "Con il barometro faccio un pendolo alto quanto l'edificio, poi misuro il suo periodo". "Un altro modo?". "Misuro la lunghezza del barometro, poi lo pianto verticalmente per terra in una giornata di sole, e misuro la sua ombra; quindi misuro l'ombra del grattacielo, e per similitudine...". "Ancora un'altra possibilita'?". "Cerco il portiere e gli dico: 'Salve, signor portiere; le regalo questo prestigioso barometro, se mi dice l'altezza di questo edificio?'".

  • Una donna si presenta al posto di Polizia dicendo che vuole denunciare un'aggressione. Il poliziotto le chiede: "Cosa e' successo?". E lei racconta: "Sono una ricercatrice e lavoro all'Universita'; questo pomeriggio ero rimasta sola in Istituto quando si e' spenta la luce e un uomo mi ha violentata". Il poliziotto le chiede: "Signorina, ha qualche sospetto di chi possa essere stato?". "Penso sia stato il Direttore". "E come mai ne e' cosi' sicura?". "Ma, perche' ho dovuto fare tutto da sola!".

  • Una ricercatrice sta lavorando nel suo laboratorio all'Universita' quando le cade qualcosa e si china per prenderla. Mentre e' piegata in avanti il Direttore le arriva lesto lesto dietro, le solleva la gonna, le tira giu' gli slip e glielo infila dentro. Lei, tutta arrabbiata, fa per alzarsi e girandosi grida: "Ma chi cavolo e' che ... oh, mi scusi, se le volto le spalle!".

  • Studio del professore universitario. E' orario di ricevimento degli studenti. Bussano alla porta ed entra una stupenda bionda, alta, con tacchia alti, minigonna vertiginosa e maglietta aderente. "In che cosa posso esserle d'aiuto?" chiede il docente. La ragazza si siede accavallando le gambe e lasciando vedere bellissime gambe inguainate da calze e reggicalze neri, e, rivolgendosi al professore con voce suadente, dice: "Ho bisogno di parlarle perche' desidero superare l'esame a tutti i costi. Sono disposta a qualsiasi cosa". Il professore la guarda malizioso e le chiede: "Ma lei e' proprio disposta a fare qualsiasi cosa?". "Si', pur di essere promossa!". "Ma lei che cosa intende per qualsiasi cosa?". E la ragazza, avvicinandosi al viso del professore gli sussurra in un orecchio: "Qualsiasi cosa e' ... qualsiasi cosa!". Il professore allora si alza dalla sua cattedra, si avvicina alla ragazza passandole dietro le spalle e le sussurra anche lui nell'orecchio: "Allora anche studiare?".

 

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