Anno |
Evento |
0900-1100 |
Durante il
Medioevo giungono in Europa nuove piante portate dagli arabi: riso,
cotone, carrubo, pistacchio, spinacio, agrumi. |
1000 |
Il limone è
introdotto dall'India verso il 1000, appare in scritti Arabi del XII
secolo. |
1100 ca. |
In epoca
alto-medievale l'aratro comunemente in uso è il cosiddetto "aratro
semplice" a vomere simmetrico di legno temperato e raramente
rivestito di ferro che si limita a scalfire superficialmente le
zolle. |
1150 |
Con il
crollo dell'impero romano la tessitura ritorna a una gestione
locale, solo verso la metà del XII secolo riprende con una
produzione organizzata grazie alla confraternita degli Umiliati,
dedita alla lavorazione della lana, che partendo dal Milanese
costruì coi suoi conventi una prosperosa industria che si diffuse in
tutta l’Italia settentrionale. |
1200 c.a. |
L’agricoltura compie in Europa grandi progressi, consentendo tra
l’altro di mettere a coltura i terreni umidi e argillosi delle
regioni del centro e del settentrione. Si diffonde rapidamente, dal
nord della Francia l'”aratro pesante", a vomere asimmetrico, dotato
di avantreno mobile su ruote, che deve essere trasportato da buoi o
da cavalli. Il primo agronomo italiano a proporre l'esame dello
strumento è A. Gallo; il suo utilizzo porta a un succedersi
d’invenzioni per facilitare il compito dell'animale, tra le
innovazioni più efficaci si ricordano: il giogo frontale per
i buoi, la ferratura degli zoccoli dei cavalli e la loro
bardatura con collari da spalla che evitano la pressione
sulla gola e permettono quindi uno sforzo maggiore e ancora la
diffusione della rotazione triennale. Nei paesi mediterranei rimane
prevalente la rotazione biennale, che prevede il riposo un anno su
due, così come l’uso dell’aratro leggero senza ruote. In quest’area
crescono tuttavia d’importanza le colture arboree: ulivo, vite e
alberi da frutta. |
1210 |
Prime
rappresentazioni di arcolaio in Cina. |
1224 |
Introduzione dell'arcolaio in Francia e in Italia. |
1400 ca. |
È inventato
il filatoio ad aletta, attivato manualmente e che lascia libera una
mano sola. |
1400-1599 |
L’aumento
della popolazione comporta il parallelo aumento della domanda di
derrate alimentari e in particolare di quella di cereali. La carne,
presente e a buon mercato nei secoli precedenti, scompare in pratica
dalla tavola dei contadini e dei lavoratori manuali, che fino al
‘900 consumeranno soprattutto pane e farinate, legumi, verdure, un
poco di lardo o di pesce salato, uova e latticini in modesta
quantità, vino e birra di qualità bassa. |
1401-1499 |
Nel XV
secolo la conoscenza della bevanda a base di caffè si estese fino a
Damasco, al Cairo per arrivare infine a Istanbul, dove il suo
consumo avveniva nei luoghi d'incontro dell'epoca. |
1450 ca. |
In Europa
la prima coltivazione di limoni è a Genova a metà del XV secolo.
Inizia una fase di diminuzione delle temperature, che raggiunge il
suo apice nel ‘600. |
1470 |
Prima
rappresentazione di arcolaio ad alette in Inghilterra. |
1493 |
In Europa
il peperoncino giunge grazie a C. Colombo che lo porta dalle
Americhe col suo secondo viaggio. Molto probabilmente la specie da
lui incontrata fu il Capsicum chinense, delle varietà
Scotch Bonnet o Habanero, le più diffuse nelle isole.
Ebbe un immediato successo, il peperoncino si acclimatò benissimo
nel vecchio continente, diffondendosi in tutte le regioni
meridionali, in Africa e in Asia, è adottato come spezia anche da
chi non può permettersi l'acquisto di cannella, noce moscata, ecc. |
1494 |
Il limone è
coltivato nelle Azzorre. |
1500 |
I
colonizzatori europei del continente americano imparano a fumare
tabacco e ben presto esportano la pratica in Europa, dove diventa in
breve tempo enormemente popolare. I primi missionari condannano con
forza gli effetti del tabacco, tanto che, man mano che la loro opera
di evangelizzazione si spinge verso l'interno del continente, il suo
uso a scopi magico-rituali finisce per ridursi molto. |
1500 ca. |
Nel ‘500
prevale largamente la soluzione estensiva, che prevede l’aumento
della superficie coltivata. In un primo momento sono rimessi a
coltura i terreni abbandonati durante la crisi demografica del ‘300,
poi sono arate aree prima occupate da foreste e paludi. Dalla fine
del Medioevo scompare il maggese e si diffonde il grande affitto
capitalistico, l’alternanza di cereali e piante foraggiere, le
risaie e le marcite. In Francia c'è un fiorire di edizioni di
agraria, merito dello stampatore C. Estienne e del medico e agronomo
J. Liébeault. |
1500-1570 |
Dopo la
scoperta dell'America giungono in Europa: il mais, la patata, la
zucca, il fagiolo, l’arachide, il pomodoro, il peperone, la papaya. |
1501-1599 |
Il tè fu
conosciuto dai Portoghesi, che esplorarono il Giappone, e di qui fu
importato in Europa dalla Compagnia Olandese delle Indie Orientali.
Qui ha un immediato successo: diventa dapprima popolare in Francia e
in Olanda, Per i suoi rapporti commerciali in Vicino Oriente,
Venezia è la prima a far uso del caffè in Italia, forse fin dal XVI
secolo. |
1514-1525 |
Grandi
rivolte contadine scuotono l’Ungheria (1514), la Castiglia
(1520-1521) e la Germania (1524-1525). |
1528 |
A Ferrara
Alfonso I d’Este fonda uno dei più celebri orti botanici. |
1530 |
Mastro
Jürgen, muratore di Brunswick, inventa il filatoio a pedale, che
aumenta la velocità di filatura. |
1533 |
A Venezia è
istituito il primo orto botanico. |
1540 c.a. |
Gli
spagnoli conoscono le patate fin dai primi decenni del XVI secolo in
Perù ma la pianta non risveglia particolari interessi nella penisola
iberica, maggiore interesse incontra in Italia, qui le patate sono
chiamate "tartuffoli". Arriva in Europa la pianta di pomodoro
(proveniente dalla zona compresa oggi tra i paesi del Messico e
Perù) quando lo spagnolo H. Cortés rientrò in patria e ne portò gli
esemplari; ma la sua coltivazione e diffusione attende fino alla
seconda metà del XVII secolo. |
1540-1565 |
L’area
totale delle terre recuperate (e trasformati in terreni agricoli di
buona qualità) nella zona dei Paesi Bassi è di oltre 35mila ettari,
dei quali quasi 1500 sono costituiti da laghi prosciugati. |
1545 |
A Padova è
istituito un orto botanico. |
1550 ca. |
In Italia
la coltura del mais è già fiorente a metà del ‘500, dove soppianta
rapidamente miglio e panico divenendo la base dell'alimentazione dei
contadini padani. L'esclusiva dieta a base di mais diverrà la causa
del tragico dilagare, fino al termine dell'800, della più terribile
malattia endemica delle campagne italiane, la pellagra. |
1558 |
In Spagna
inizia la coltivazione del tabacco per usi non terapeutici. |
1565 |
J. Nicot
introduce in Francia la pianta del tabacco, in seguito si diffonde
anche altrove. |
1570 ca. |
In Spagna
s’inizia la coltivazione della patata e del mais. La patata però non
è coltivata per l’alimentazione umana. |
1580 |
P. Alpino
introduce in Europa la pianta del caffè. Maffei introduce il the. |
1580 ca. |
Dopo la sua
introduzione in Europa Sir W. Raleigh avrebbe donato una piantina di
pomodoro carica dei suoi frutti alla Regina Elisabetta,
battezzandola col nome di pomo d'amore. |
1582 |
Riforma del
calendario: si passa da lunedì 3 ottobre a venerdì 15 ottobre
(saltando quindi tutti i giorni dal 4 al 14). |
1583 |
Il primo a
descrivere in Germania la pianta di caffè è il botanico L. Rauwolf. |
1585 |
Il
naturalista romano C. Durante nel suo Herbario nuovo, a
proposito del melone, ammonisce di non abusarne perché
«sminuiscono il seme genitale» e ne sconsiglia l'uso a
diabetici, dispeptici e a tutti quelli che soffrono di disturbi
dell'apparato digerente, promuovendo per tutti gli altri invece le
virtù rinfrescanti, diuretiche e lassative. |
1588 |
La
tradizione vuole che l'introduzione della patata in Inghilterra sia
merito di W. Raleigh, la coltivazione si diffuse però soprattutto
nella vicina Irlanda. |
1589 |
W. Lee
inventa la “stocking frame” prima macchina per maglieria. |
1591 |
In Italia,
descrive la pianta di caffè il marosticense P. Alpini, nel suo libro
De Medicina Aegyptiorum. Nella rappresentazione di P. Alpini
mancano però le bacche della pianta di caffè. |
1596 |
Il pomodoro
arriva in Italia, ma solo più tardi, trovando condizioni climatiche
favorevoli nel sud del paese, si ha il viraggio del suo colore
dall'originario e caratteristico colore oro, che attribuì appunto il
nome alla pianta, all'attuale rosso, grazie a selezioni e innesti
successivi. |
1600 |
L’agronomo
francese O. de Serres in una sua opera descrive in maniera
dettagliata la coltivazione delle patate. |
1600 ca. |
La fase di
diminuzione delle temperature raggiunge il suo apice. |
1600-1700 |
Il tabacco
continua a rappresentare un'autentica miniera d'oro per le colonie
della Virginia e del Nord e Sud Carolina per tutti i secoli XVII e
XVIII. Ampi magazzini stipati di tabacco occupano la zona nei pressi
dei moli delle nuove fiorenti cittadine coloniali come Richmond e
Manchester, poste all'inizio della parte navigabile del fiume James,
e di Petersburg, sul fiume Appomattox. |
1601 |
Nella sua
opera C. de l'Écluse dà una dettagliata descrizione botanica delle
patate; a lui, che fu per lungo tempo botanico di corte
dell'imperatore Massimiliano II, si deve l'introduzione della patata
(e di altre piante esotiche) in Austria. |
1601-1699 |
In Francia
numerose rivolte popolari colpiscono il fisco e i suoi agenti,
mentre nell’Europa orientale esse hanno carattere antisignorile.
L’agricoltura basata sulla rotazione biennale e sul maggese rimane
predominante fino al XVII secolo. L'introduzione e l'importazione
del tabacco incontrarono una certa resistenza e furono causa di
controversie fin dal XVII secolo. |
1604 |
Il re
d'Inghilterra Giacomo I scrive un famoso libello intitolato "Una
forte opposizione al tabacco", pubblicato però solo nel 1672.
Nel suo saggio il re denunciava l'uso di tabacco come "un'abitudine
spiacevole per l'occhio, odiosa per il naso, nociva per il cervello,
pericolosa per i polmoni, e che per le sue nere e puzzolenti
esalazioni ricorda l'orribile fumo che proviene dal pozzo senza
fondo dello Stige". In Inghilterra entra in vigore uno statuto
che impone pesanti dazi doganali per l'importazione di ogni libbra
di tabacco. |
1605 |
Le bacche
della pianta di caffè furono descritte in Europa da C. de L'Écluse,
direttore allora del giardino botanico di Vienna. |
1609 |
Il the
giunge in Europa. Nella colonia di Jamestown in Virginia arriva J.
Rolfe, considerato il primo a essere riuscito a coltivare con
successo tabacco per scopi commerciali in quelle zone. A
quell'epoca, il sapore del tabacco coltivato in Virginia non era
gradito dai consumatori europei, ma Rolfe aveva portato con sé
alcuni semi di tabacco delle isole Bermuda. Gli altri coloni non si
dedicavano alle piantagioni di tabacco ma Rolfe, grazie alla nuova
varietà che aveva introdotto, riuscì a fare fortuna coltivandolo
nella sua tenuta ed esportandolo. Tornato a Jamestown, continuò a
dedicarsi al miglioramento della qualità del tabacco. |
1610 ca. |
È inventato
un nuovo tipo di telaio per tessitura che fa triplicare il numero di
lacci. |
1619 |
La
necessità di manodopera nelle piantagioni spinge a importare nella
colonia i primi schiavi africani. |
1620 |
J. Rolfe
invia in Inghilterra circa 18 tonnellate di tabacco lavorato
all'anno |
1622 |
Jamestown
prospera grazie alla produzione di tabacco e la sua popolazione
raggiunge le 4mila persone. |
1627 |
Nella sua
opera Sylva sylvarum, pubblicata postuma, F. Bacone fornisce
per primo una descrizione di questi locali in cui i turchi siedono a
bere caffè, paragonandoli alle taverne europee. |
1630-1640 |
W. J.
Blaeuw introduce un’importante innovazione al torchio già in uso,
questa macchina sarà detta “torchio olandese”. |
1634 |
L’Impero
Russo emana leggi per contrastare il vizio di fumare tabacco. |
1640 |
È
introdotto in Spagna l’albero del chinino, la cui corteccia è usata
come febbrifugo. |
1645 |
Sono aperte
le prime botteghe del caffè e il medico e letterato F. Redi nel suo
“Bacco in Toscana” già cantava: Nel XVII secolo, a Londra e a
Parigi una libbra di caffè era pagata fino a 40 scudi. L'uso si andò
poi via via generalizzando per crescere fino all'immenso consumo che
se ne fa tuttora. |
1649 |
L’Impero
Russo nel Codice di quest’anno proibisce la vendita del
tabacco e il suo consumo sia ai russi sia agli stranieri. I mercanti
aggirano tale divieto facendo penetrare nel territorio ingenti
quantità di merce per mezzo dei prelati greci che, giungendo in
visita al paese, portano al proprio seguito il tabacco
contrabbandato, traendo ingenti guadagni. |
1650 |
Papa
Innocenzo X infligge la scomunica contro chiunque usi il tabacco
all'interno della basilica di S. Pietro. |
1650 c.a. |
Il the ha
diffusione anche in Gran Bretagna. |
1650 c.a. |
Il caffè
comincia a essere importato e consumato in Inghilterra e si aprono
di conseguenza i primi caffè (intesi come circoli e bar e detti in
inglese coffee house), come ad esempio quelli di Oxford e di
Londra. |
1650 ca. |
L’inglese
R. Weston visita le province fiamminghe e descrive il loro metodo
basato sulla rotazione delle colture (lino, rapa, avena, trifoglio).
|
1652 |
Si apre a
Londra la prima bottega di caffè. |
1655 ca. |
Si diffonde
in Europa l’uso di bere la cioccolata. |
1663 |
L’italiano
G. Locatelli, costruisce la prima semplice seminatrice, composta di
un cassetto contenente i semi applicato all’aratro. Procedendo,
l’aratro fa ruotare un distributore a cucchiaio inserito nel
cassetto e il seme cade a terra.
In Inghilterra vi sono già 80
coffee house. |
1666 |
A. Dumas
padre disse che, sotto il regno di Luigi XIV, che il the, dopo
un’opposizione non meno viva di quella sostenuta nei confronti del
caffè, s'introdusse in Francia. In seguito entrò nelle consolidate
tradizioni inglesi. La diffusione della patata è poco uniforme, in
Francia, coinvolge inizialmente poche aree del Delfinato e
dell'Alsazia. |
1670 |
È inventata
una macchina adatta alla fabbricazione della carta detta “olandese”.
Apre il primo caffè a Berlino.
L'italiano G. Cavallina
inventa la prima macchina seminatrice meccanica, perfezionata da F.
Lana di Brescia. Questa nuova macchina è composta di una cassetta
rettangolare con 2 ripiani bucherellati, sorretta da ruote. Dal
piano superiore i semi cadono su quello inferiore e da questo in una
serie di piccoli tubi che guidano i semi in profondità nei solchi
scavati dall'aratro. |
1672 |
È
pubblicato il libello intitolato "Una forte opposizione al tabacco",
di re Giacomo I. |
1680 |
La patata
si diffonde in Lorena. |
1684 |
F. J.
Kulczycki, soldato delle truppe polacche del re Jan III Sobieski,
dopo la liberazione di Vienna, apre in questa città la prima bottega
del caffè, fra le prime in Europa. |
1686 |
Apre il
primo caffè a Parigi. |
1689 |
È
inaugurato il primo caffè negli Stati Uniti, a Boston, denominato “London
Coffee House”. |
1696 |
Il “The
King's Arms” è il secondo caffè aperto negli Stati Uniti: a New
York. |
1700 |
L’attività
agricola subisce un’evoluzione rapida con l’aumento delle
letamazioni e con le prime concimazioni minerali.
Nel ‘700 ogni
città d'Europa possedeva almeno un caffè. Il caffè iniziò a essere
coltivato in larga scala nelle colonie inglesi e in quelle olandesi
(in Indonesia). La Compagnia olandese delle Indie Orientali
incominciò a coltivare il caffè già nell'ultimo decennio del XVII
secolo, (1601-1699) presso Giava utilizzando semi provenienti dal
porto di Mocha, nell’Yemen. |
1700 c.a. |
Il cotone,
molto diffuso in tutta l'area mediterranea, era già ampiamente noto
dagli Aztechi in America, anche se si dovette attendere il ‘700 per
una nuova diffusione del tessuto nel continente. |
1700 ca.
|
In Italia
settentrionale si diffonde la coltivazione del riso. In Olanda,
Belgio, Germania e Italia si diffonde la coltivazione del tabacco.
In Spagna, Francia meridionale e Italia si diffonde la coltivazione
del mais. |
1700-1750 |
Secondo P.
Bairoch, il notevole sviluppo dell’agricoltura stimola la successiva
rivoluzione industriale grazie alla domanda di aratri e altri
attrezzi in metallo. In Inghilterra, s’inizia a costruire in metallo
l’intero corpo lavorante dell’aratro: il coltro e il vomere, ma
soprattutto, il versoio. Altri paesi seguono l’esempio
dell’Inghilterra. In Irlanda,
in breve progressione la patata diventa l'alimento principale di
gran parte della popolazione. Il diffuso ricorso alla monocoltura,
per di più limitata a sole una o due varietà, espone però la
popolazione irlandese al grave rischio degli effetti catastrofici
legati al fatto che eventuali malattie possano colpire le piante.
|
1700-1770 |
I nuovi
metodi dettero origine al cosiddetto sistema di Norfolk (rotazione
delle coltivazioni su un periodo complessivo di 7 anni),
generalmente considerato il prototipo di una nuova agricoltura che,
grazie alla rotazione e ad altri aspetti (recinzioni, grandi
aziende, lunghe affittanze, aratro in metallo tirato da cavalli,
ecc.), consente all’Inghilterra di esportare grandi quantità di
grano e farine nel periodo 1700-1770. |
1700-1799 |
L'economista A. Zanon conduce una battaglia per l'introduzione della
patata nell'agricoltura della pianura friulana. |
1706 |
Alcune
piantine di caffè sono trasferite da Giava al giardino botanico di
Amsterdam. |
1713 |
Una pianta
di caffè raggiunge la Francia. |
1715 |
Il numero
di coffee house cresce vertiginosamente fino a superare le
3000 unità. I caffè divennero presto luoghi di nascita e diffusione
d’idee liberali, e sono frequentati da letterati, politici e
filosofi, diffondendone l'uso in tutta Europa. |
1718 |
Gli
olandesi trasportano il caffè in un'altra loro colonia, il Suriname. |
1719 |
Il caffè
entra nella Guyana Francese e di qui penetra infine in Brasile. |
1720 |
G. de
Clieu, un ufficiale della marina francese, salpa alla volta dei
Caraibi con due piantine di caffè di cui solo una sopravvive
arrivando alla colonia francese della Martinica. Da lì, nei decenni
seguenti, le piante si diffondono rapidamente in tutta l’America
centrale. |
1720-1730 |
J. e T.
Lombe perfezionano una macchina per la torcitura della seta e la
introducono in Inghilterra. |
1725 |
Le piante
di caffè si diffondono a Haiti. |
1726 |
Le piante
di caffè si diffondono in Guadalupa. |
1727 |
In
agricoltura è introdotto l’uso della vagliatrice. Sono create le
prime piantagioni di caffè. L'industria nelle colonie dipende
esclusivamente dalla pratica della schiavitù |
1730
|
Gl’inglesi
perfezionano ulteriormente le macchine seminatrici realizzandole al
punto che dalla loro evoluzione derivano quelle adesso in uso. Le
piante di caffè si diffondono in Giamaica. |
1733
|
Lo scozzese
M. Menzies costruisce la prima trebbiatrice azionata da una ruota
idraulica. È introdotta, sui telai da tessitura, la spoletta volante
da parte di J. Kay. |
1737 |
C. Linneo,
botanico svedese cui si deve la diffusione del sistema di
classificazione degli organismi in genere e specie, a proporre per
primo il genere Coffea. |
1738 |
L. Paul e
J. Watt brevetta il “draw roller”, la prima vera filatrice
meccanica. |
1740 ca. |
Nell’Europa
settentrionale inizia la coltivazione della patata utilizzata per
l’alimentazione umana. |
1748 |
Le piante
di caffè si diffondono a Cuba.
È inventata la macchina cardatrice. |
1750 ca.
|
In Francia
le tecniche agricole medioevali dominano ancora. Le pretese dei
signori feudali cominciano a essere abolite per legge. Nelle
province di Terraferma della Repubblica di Venezia si formano, nei
centri maggiori, delle accademie agrarie, create ex-novo o rifondate
da nuclei preesistenti, con il compito di risolvere la crisi agraria
i cui versa il vecchio Stato veneto. La rivoluzione industriale
chiama a sé dalle campagne numerosi braccianti che si riversano
verso altri continenti e/o nelle grandi città. In Italia la
migrazione è dal sud verso il triangolo Piemonte/Veneto/Emilia e per
contrastarla sono previsti dei piani governativi ossia piani di
bonifica delle terre governative destinate all’agricoltura. Inizia
la coltivazione del pomodoro. |
1753 |
La prima
classificazione botanica del pomodoro è a cura di C. Linneo.
|
1753-04-27 |
Nel ‘700,
sotto la stimolo dell’Illuminismo, nasce in Italia l’Accademia dei
Georgofili. |
1755 |
Le piante
di caffè si diffondono a Porto Rico. |
1756 |
La scuola
fisiocratica di F. Quesnay propone espressamente, fin dalla comparsa
dell’articolo “Fittavoli”che Quesnay scrive per l’Encyclopédie,
l’adozione del mod. inglese. |
1763 |
J. Small
realizza l’aratro oscillante scozzese. |
1764 |
J.
Hargreaves o T. Highs inventa la “spinning jenny”, filatrice
con più fusi. |
1765 |
In Europa
la diffusione della coltivazione delle patate è lenta, influenzata
da una diffidenza nei confronti di ciò che "cresce sottoterra" fino
ad arrivare ad affermare che il consumo diffonda la lebbra e ad
asserire, nell'Encyclopédie che si tratta di "cibo flatulento". |
1767 |
J. Small
introduce in Scozia l’aratro Rotherdham.
J. Kay inventa la
spinning frame. |
1768 |
P. Miller
cambia il nome del pomodoro, sostenendo che le differenze dalle
altre piante del genere Solanum sono sostanziali, tali da
giustificare la creazione di un nuovo genere: da qui il nuovo nome
scientifico di Lycopersicon esculentum. Questo nome
ebbe notevole successo, sebbene fosse contrario alle regole di
nomenclatura vegetale. |
1769 |
R.
Arkwright inventa la “water frame”, filatrice mossa da forza
idraulica. |
1770 |
È
brevettata la filatrice con più fusi, inventata nel 1764. |
1770 ca. |
Compaiono
casi d’intossicazione causati dall'esposizione prolungata dei tuberi
delle patate alla luce tali fatti enfatizzati nei racconti popolari,
hanno un effetto dissuasivo al consumo; la decisione poi di
costringere i galeotti o i soldati ad alimentarsi di patate, perché
a disposizione a buon prezzo, non fu un buon viatico a considerare
le patate un cibo di qualità. |
1771 |
È costruito
il primo aratro completamente in ferro e si progetta la seminatrice
che però non fu mai realizzata e rimase solo uno schizzo. L'agronomo
francese A. Parmentier, rientrato in Francia in seguito ad un
periodo di prigionia trascorso in Prussia dopo la Guerra dei 7 anni,
prese parte a un concorso indetto dall'Accademia di Besançon sulla
ricerca di possibili sostituti del pane, redasse un articolo sul
valore nutrizionale della patata. |
1779 |
S. Crompton
inventa la “spinning mule”, macchina automatica per filare
che porta 30 fusi, nata dall'ibridazione tre la “spinnig jenny”
e la “water frame”. |
1784
|
La
seminatrice meccanica fu trasformata in un vero e proprio gioiello
della meccanica. E. Cartwright inventa il “power loom”,
telaio mosso da energia idraulica. |
1785 |
Il processo
di stampa tessile con un cilindro inciso è brevettato da T. Bell in
Inghilterra. |
1786 |
È inventata
la trebbiatrice per il grano. |
1787 |
Al filatoio
è applicato il motore a vapore. È inventato il telaio meccanico per
tessitura. La patata è descritta come cibo principale degli abitanti
della campagna. |
1789 |
Con la
Rivoluzione francese i moti contadini sommano alle forme arcaiche di
protesta una nuova connotazione politica. Ha inizio, in Inghilterra,
la produzione industriale degli aratri, curata da R. Ransome; al
quale si affiancano presto competitori, che in pochi decenni offrono
al mercato mondiale attrezzi completamente in metallo: Howard,
Busby, Garrett. |
1794 |
E. Whitney
brevetta la “cotton gin” (sgranatrice del cotone), per
separare la fibra di cotone dal resto della pianta. |
1800
|
In
Inghilterra tutti gli aratri hanno il corpo lavorante in metallo.
Sono istituite le Regie Scuole d’Agraria che fornendo tecnici,
diffondono le nuove conoscenze. |
1800 ca. |
È abolita
la servitù della gleba. |
1800? |
La prima
forza motrice di tipo meccanico è la macchina a vapore, utilizzata
per far funzionare le prime trebbiatrici per cereali e le presse per
paglia e fieno. |
1800-1820 |
I fonditori
americani sfidano quelli inglesi, poiché produttori di aratri di
semplicità ed economicità esemplari, caratterizzati, per sancire la
semplicità, dalla bure di legno. |
1801 |
All'inizio
del XIX secolo la produzione tessile si meccanizza e si
razionalizza, J. M. Jacquard, francese, inventa il telaio Jacquard
dove una scheda perforata comanda il movimento dei licci permettendo
l'esecuzione di disegni molto complessi con il lavoro di un solo
tessitore, il telaio esce da un ambito artigianale e domestico per
diventare uno degli artefici della rivoluzione industriale. |
1801-1899 |
Migliori
strumenti aratori e sistemi di semina, acquisizione sul mercato di
nuove sementi e di nuove piante con elevata produttività (mais), la
comparsa delle macchine agricole e dei concimi chimici, attuano una
profonda ristrutturazione rurale che stimola ancora la costruzione
di nuove attrezzature e macchine per tutte le esigenze lavorative
agrarie. L'attività agricola diventa ben presto di tipo industriale. |
1806 |
La “bobbinet
machine” che produce il tulle, è preparata da J. Heathcoat. |
1813 |
W. Horrocks
sviluppa il telaio meccanizzato. |
1816 |
F. C.
Lowell costruisce il primo telaio meccanizzato negli Stati Uniti. |
1832 |
Per R.
Lambruschini, il religioso ligure che conduce, a Figline Valdarno,
una delle prime scuole popolari, la forma ideale del versoio per
rivoltare la zolla col minore dispendio energetico è l'ellisse; egli
procede alla realizzazione di una matrice di legno da cui sarà
ricavato il versoio metallico che il marchese Ridolfi applica per le
prime prove alla propria versione del classico aratro brabantino,
appunto l'aratro Ridolfi. È la nascita degli aratri progettati in
base al calcolo stereofisico. |
1840 ca. |
Arriva una
terribile malattia della patata, fino allora sconosciuta in Irlanda,
la Peronospora, che colpisce dapprima sporadicamente i raccolti fino
poi a colpirli tutti contemporaneamente e con eguale virulenza; data
l’uniformità della specie, nelle varietà che erano coltivate, i
raccolti andarono completamente persi. |
1842 |
J. J. Greenough brevetta la
macchina per cucire. |
1845 |
La
Peronospora della patata ebbe conseguenze spaventose, provocando una
serie di carestie culminate nella devastante Grande Carestia. |
1850 |
Inizia
l’emigrazione massiccia degli Irlandesi negli Stati Uniti provocata
anche dalla Grande Carestia dovuta alla scarsità di generi
alimentari, ma soprattutto dalla morienza delle patate. |
1861-1871 |
Con l'unità
d'Italia hanno inizio importanti trasformazioni sociali e tecniche,
quando l'agricoltura occupa circa 11milioni di lavoratori. |
1870 ca. |
In
Australia è inventato l’aratro salta-ceppo. L'aratro usa un peso
mobile per mantenere in posizione il versoio; quando s’incontra un
oggetto che ne ostacola l'avanzamento, il versoio è sollevato, per
prevenire la rottura dell'aratro, dopodiché è riabbassato. |
1877 |
A Parma P.
Barilla fonda la prima industria alimentare produttrice di pane e
pasta. |
1881 |
H. Karsten
pubblica il nome formalmente corretto del pomodoro: Lycopersicon
lycopersicum. |
1883 |
Le accise
sul commercio del tabacco rappresentarono 1/3 di tutte le tasse
raccolte dal governo degli Stati Uniti. |
1886 |
È inventata
la Coca-Cola dal dott. J. S. Pemberton, che usa questa bevanda come
medicinale. |
1887 |
Negli Stati
Uniti una rivoluzione scientifica in agricoltura è iniziata con la
Legge Hatch, che usa, per la prima volta il termine "scienze
agrarie". La Legge Hatch è guidata da interessi degli agricoltori a
conoscere i componenti dei primi fertilizzanti artificiali. |
1888 |
La pratica
della schiavitù è abolita solo, peraltro formalmente. |
1900 ca.
|
Negli Stati
Uniti si costruisce il primo trattore, la macchina motrice per
eccellenza; è, però, una macchina pesantissima e difficile da
maneggiare. |
1918 |
Alla fiera
di Milano la società “Moto Aratrice” presenta una trattrice a 4
ruote motrici. In Italia la Fiat è il primo marchio a produrre
trattrici. |
1919 |
Il primo
trattore a essere prodotto fu il Fiat 702, monta il motore
dell’autocarro pesante 18BL, un motore a bassa velocità, aveva 4
cilindri verticali fusi, valvole laterali e regolatore meccanico
centrifugo per controllare il regime nominale a 1800 giri, eroga una
potenza di 18-20 cv con una cilindrata di 5652 cm³, alimentati a
petrolio, il cambio a 3 marce molto ravvicinate con trasmissione a
vite senza fine. |
1919-1920 |
La
trattrice Fiat mod. 702, vince molti concorsi di aratura in tutto il
mondo e si dimostra la miglior macchina presente allora sul mercato. |
1920 ca. |
L'”Hattersley
loom” è sviluppato da G. Hattersley & Sons. |
1925 |
Nasce Il
primo prototipo di trattore Landini. |
1928 |
Nasce il
Landini mod. 30. |
1930 |
Le
industrie Landini costruiscono il primo trattore con motore testa
calda, utilizzato nelle grandi opere di bonifica e dissodamento. |
1932
|
Inizia la
produzione del primo cingolato Fiat mod. 700C. Contemporaneamente
alla Fiat nascono 3 importanti marchi: Bubba, Orsi e soprattutto
Landini che propongono trattrici con motori monocilindrici a testa
calda (motori resistenti in grado di bruciare
combustibili poco raffinati) utilizzati soprattutto in Italia per opere di bonifica. Il sistema d’accensione
di queste trattrici è aiutato da una fiamma posta sotto
la testata per favorire il processo di combustione. Nasce il Landini
mod. 40. |
1934 |
Nasce il
Super Landini o SL50 che fu prodotto fino agli anni 50 con 3500
unità. Negli anni seguenti la Landini diventa il costruttore numero
1 in Italia strappando il primato alla Fiat, Pavesi e Bubba. |
1941
|
Nasce il
Bufalo, con 40 cv, vocato all’aratura, con una potenza al traino di
27 cv, con 4 marce ed una velocità di 8,5 km/h, dal Bufalo si
origina il migliore trattore a testa calda: l’L45 prodotto in 2500
unità fino al 1958. Mentre Landini e altri costruttori di trattori a
testa calda occupano la fetta di mercato dedicata alla trebbiatura,
la Fiat costruisce macchine utilizzate soprattutto per le
lavorazioni del terreno. La svolta ci fu con l’invenzione dell’80 R,
trattore più pesante e di maggior cilindrata rispetto ai precedenti,
destinato principalmente ai contoterzisti. In questo periodo nascono
in Italia altri marchi: (Same, Lamborghini e OM) quest’ultimo fu
inglobato in seguito dalla Fiat. I modelli che furono di seguito
creati non ebbero grosse variazioni a livello meccanico fino al
1975. |
1946 |
Il Premio
Nobel per la chimica è assegnato a W. M. Stanley, grazie ai suoi
studi sul virus, e sulla Malattia del mosaico del tabacco. |
1950 ca. |
Negli
aratri usati in Italia i corpi lavoranti di legno sono ancora
comuni. A Caserta, una collezione di aratri rispecchia 9mila anni di
storia dell’agricoltura, in cui ogni elemento è realizzato in un
legno speciale. |