Nel paese di Spino al Brembo, viveva un vedovo con due figli, una bambina di cinque anni e un ragazzo di otto. L'uomo solo da tempo, pensava di aver bisogno in casa di una donna e quindi che avrebbe dovuto risposarsi.

Un giorno incontrò una vedova, che a sua volta aveva due figli, proprio come lui, cioè un ragazzo e una ragazza, e se la sposò. La donna era piuttosto brutta e di carattere invidioso e malevolo e così erano anche i suoi figli. Quando fu sposato si accorse che la donna voleva bene soltanto ai suoi figli mentre ai figli del vedovo, che erano belli e bravi, non dava nulla da mangiare e dava invece sferzate con la verga. Quando tornava a casa il padre, la donna non faceva che dire male dei suoi figli e diceva che erano cattivi e lazzaroni e lui ci credeva. Allora per punizione venivano sgridati e mandati a letto senza cena, ma essi che non avevano colpa, salivano le scale piangendo ed invocando la loro mamma defunta. La matrigna e i suoi due figli, erano contenti della punizione e ridevano  alle spalle dei poveretti.  Durante la notte i due bambini sognavano gli spiriti; udivano dei versacci e sentivano qualcuno che batteva alla porta; si ritiravano in un angolo a piangere e morivano di paura. Ma chi batteva alla porta, chi faceva loro paura? Era la matrigna, che in realtà era una strega, e che si trasformava ogni notte in un cane rabbioso, in un gatto soriano, in una cornacchia che emetteva dei belati come capra <sbregola>. Tutto questo per intimorire i due bambini.

Ma accadde un giorno che essendo andati i fanciulli a far legna nel bosco, s'erano fermati al ritorno davanti ad una chiesina di campagna per riposare e deporre le fascine di legna. Intorno c'era un prato tutto fiorito e raccolsero un bel mazzetto di fiori e lo posero davanti al cancello della chiesina per darlo alla Madonna. Poi stando uniti e piangenti si misero a pregare e raccontarono alla Madonna tutto quello che accadeva loro di notte, le loro paure e il loro pianto. La Madonna sembrava guardarli e sorridere ed essi ebbero l'impressione che quel sorriso li avrebbe protetti e se ne tornarono a casa molto contenti.

Arrivati a casa, sulla porta trovano la matrigna e i suoi due figli che si divertivano giocando. Deposero la legna e chiesero di partecipare al gioco, ma la matrigna li fece subito rientrare in casa a fare i mestieri  e li impegnò fino a tarda sera. Diede loro un po' di minestra e subito li mandò a dormire. A notte alta la matrigna si levò senza far rumore e col suo potere di strega si trasformò in un cane rabbioso e stava per andare nella stanza dei bambini. La Madonna provocò nel padre un brutto sogno. L'uomo spaventato si levò dal letto, prese il suo bastone ed uscì a cercare il cane rabbioso che aveva sognato. Lo vide innanzi alla porta dei suoi figli e lo prese a bastonate. Dopo averlo così battuto, con un calcio lo fece ruzzolare giù dalle scale. Quando il cane arrivò in fondo alle scale, scoppiò una gran fiammata e un gran fumo. Ma che cosa vide allora il padre? Vide la sua donna che si lamentava e piangeva per le bastonate ricevute.  E dopo un certo tempo la donna morì, e si trasformò in una strega, con gli occhi accesi e spiritati, e volò via.

L'uomo finalmente si rese conto dei fatti, risalì dai suoi figli e li trovò piangenti e spaventati e vedendoli così miseri e soli si mise a piangere anche lui e li abbracciò e li baciò teneramente. Dopo questo avvenimento non li lasciò più soli ne' di giorno ne' di notte; così i suoi figli crebbero sani e contenti. Quanto agli altri due, i figli della strega, furono cacciati di casa e per nutrirsi dovettero ridursi a medicare.

homepage