Un incontro casuale che potrebbe trasformarsi in un progetto futuro
IL "TEATRO" NELLE NOSTRE PARROCCHIE
Uno spettacolo teatrale per favorire grandi progetti
Domenica 19 maggio, ci è capitato di andare presso il teatro della Parrocchia di S.Giuda Taddeo per assistere allo spettacolo teatrale intitolato “La visita” (tratto da “La visita della vecchia signora” di F.Durrenmatt), messo in scena dalla Compagnia della Viola Scordata e i cui proventi sarebbero andati a finanziare il progetto avviato in Panama dall’organismo COMI (vedi CONOSCERE IL TERRITORIO di questo stesso numero). L’esperienza è stata sicuramente divertente e si è anche trasformata in un prezioso spunto di riflessione: il “fare teatro” in Parrocchia può essere un momento di aggregazione dalle infinite potenzialità e potrebbe meglio di molte altre esperienze rendere protagonisti i ragazzi o, perché no?, rappresentare uno squisito momento di aggregazione tra generazioni diverse (giovani e meno giovani, tanto per intenderci).
In un adeguato spirito di comunione e di collaborazione, soprattutto se seguiti da persone in linea con una prospettiva di “lavoro” cristiana e finalizzata allo “stare insieme” come imprescindibile strumento di crescita, un PROGETTO TEATRO all’interno di una parrocchia come la nostra potrebbe porsi come strumento per invitare all’incontro tra le varie realtà che la costituiscono. Iniziamo a pensarci.
Davide e Angelo
La Compagnia
Il Progetto
Sostegno e formazione di Comunità rurali nelle
Province di Coclè, Veraguas e Panama,
nella zona centro-occidentale della
Repubblica di Panama. (del COMI)
Finalità del progetto è la formazione e l’assistenza tecnica rivolte a diversi gruppi di contadini in sei zone del paese. Questi gruppi si sono formati grazie al lavoro degli animatori e delle animatrici della organizzazione delle Madri Maestre, controparte locale del Progetto, che dal 1971 opera attivamente nel paese promuovendo le popolazioni più povere delle campagne e delle periferie urbane. Il progetto si propone di migliorare la qualità della vita di queste popolazioni attraverso interventi nei settori agricolo, nutrizionale, della puericoltura, igenico-sanitario, sviluppo dell’artigianato e miglioramento dell’habitat.
I beneficiari sono gruppi di contadini; l’intervento prevede di coinvolgere settecento famiglie per un totale di circa quattromilacinquecento persone. Senza contare la ricaduta che le azioni intraprese dal progetto avranno su altri gruppi di persone non direttamente coinvolte nel progetto.
La strategia dell’intervento privilegia la formazione e la massima partecipazione e responsabilizzazione dei beneficiari, in vista della sostenibilità del progetto anche attraverso la verifica partecipativa dei risultati ottenuti.
La metodologia d’intervento prevede sessioni di formazione, individuazione di ruoli e responsabilità, formazione di gruppi cooperativi di produzione, istituzione di fondi di rotazione e microcredito, nonché valorizzazione del lavoro individuale.
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