Una pagina per raccontare esperienze vissute
I NOSTRI RACCONTI...
VENDITA DELLE TORTE PER I BAMBINI
DI UN ORFANOTROFIO INDIANO
di Elettra De Crescenzo
Il Natale è un momento di grande gioia per tutti noi, ma in un momento felice come questo, bisognerebbe ancor di più pensare a chi non può gioire per un occasione così importante.
L’attenzione del gruppo di cui faccio parte nella parrocchia Santa Maria Immacolata di Lourdes, si è rivolta quest’anno su un orfanotrofio che ospita circa 400 bambini, in India. Per raccogliere i fondi che P. Joshi, un nostro sacerdote indiano, avrebbe portato alle suore che gestiscono l’istituto, è stata organizzata, da noi ragazzi, una vendita di torte.
Domenica 24 Novembre ci siamo ritrovati alle 9.00 davanti alla nostra Chiesa, ognuno aveva portato una, due, tre torte fatte in casa da vendere alle persone che passavano per la parrocchia.
La nostra organizzazione era ottima. Avevamo preparato un tavolo molto lungo e sopra vi avevamo posto le nostre torte con dei cartellini che ne indicavano il nome e il relativo prezzo.
Devo dire che la nostra iniziativa ha avuto un grande successo: sono state ricavate £431.000 pari a 222,59 euro.
Grazie a questo gesto potremmo dare un Natale più felice sia a noi stessi che agli altri.
ASPETTANDO L' INTERPARROCCHIALE
di Giacomo Agosta
Due domeniche fa si è svolta una partita amichevole tra noi ragazzi dell’87-’90 per conoscerci meglio in vista del torneo interparrocchiale. Era una fredda giornata di vento, certamente non l’ideale per giocare a pallone, ma a noi non importava. Visto che non eravamo abbastanza per formare due squadre, hanno giocato con noi alcuni ragazzi dell’86 che io conoscevo molto bene: abbiamo giocato noi piccoli contro di loro. Tutti i pronostici erano a nostro svantaggio. Quando abbiamo cominciato a giocare si vedeva un certo equilibrio tra le due formazioni fino al momento in cui io ho aperto le marcature segnando l’1-0. Di lì in poi abbiamo cominciato a dilagare. Bisogna sottolineare che tra i ragazzi dell’86 tre persone giocavano meglio mentre tutte le altre erano alla nostra portata: una serie di lisci e palle sbagliate ci hanno dato l’opportunità di costruire azioni su azioni. La partita è finita 8-4 per noi senza contare il gran numero di pali e traverse o occasioni sprecate da parte della nostra squadra. A fare da arbitro a questo nostro allenamento c’era Gianni, un parrocchiano che molto gentilmente si è offerto per aiutarci e che ci accompagnerà nelle partite che ci aspetteranno, assieme ad un’altra persona, Luciano, che fuori dal campo ci guardava giocare. Saranno loro i nostri allenatori. Questa partita, pure se è durata poco mi è servita per conoscere un po’ meglio i miei futuri compagni, sperando che le prossime partite diano un esito positivo come in questa di prova. Devo dire comunque che sembriamo una buona squadra, anche senza contare due validi giocatori che quella domenica mancavano. A me piace molto il gioco del calcio perché è un gioco di squadra dove ogni persona è indispensabile per un buon rendimento di tutto il gruppo. Non è soltanto uno sport dove si prende a calci una palla ma è soprattutto un modo per stare insieme in allegria. E’ proprio per questo che è lo sport più amato in Italia.
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