Una pagina per raccontare esperienze vissute

UN RAGAZZO RACCONTA ...

 

 

IL RITIRO PER LA CRESIMA

di Giacomo Agosta (13 anni)

 

      Io e i miei compagni di catechismo ci stiamo preparando per la cresima e una settimana prima che ciò avvenga la nostra suora e gli altri catechisti hanno organizzato un ritiro dalle Suore di “Regina Mundi” per  prepararci in maniera adatta al sacramento che stiamo per ricevere.

      La mattina a causa dei tuoni mi sono svegliato con un forte mal di testa. Pioveva in maniera violenta, il vento soffiava forte e  pensavo che a causa del brutto tempo saremmo dovuti stare tutto il tempo ad annoiarci in una stanza senza nemmeno tirare due calci ad un pallone. Per mia fortuna con il passare delle ore il tempo è migliorato e le nuvole ormai sembravano tutto tranne che minacciose. Dopo essermi preparato per bene mi sono recato con dei miei amici in parrocchia.  

      Una volta lì con i genitori che avevano la macchina ci siamo recati nel posto in cui dovevamo fare il ritiro. Inizialmente non c’era molto entusiasmo tra i presenti ma con il passar del tempo la situazione è migliorata e il clima è diventato ben differente da quello iniziale.

      La prima parte del ritiro l’abbiamo trascorsa in una sala molto grande e accogliente; lì abbiamo cominciato a parlare di argomenti che toccavano diversi campi, in particolar modo abbiamo visto cosa avremmo fatto in quella giornata e cosa ci sarebbe accaduto la domenica successiva. 

      All’ora di pranzo siamo usciti all’aperto per mangiare i vari  panini che ci eravamo portati da casa. Io mi sono seduto insieme a degli altri miei compagni su un vecchio e sporco tavolo di pietra che era il posto ideale per mangiare comodamente. Abbiamo continuato il nostro ritiro impegnando buona parte del pomeriggio a giocare in un vasto campo verde a pallone. Il terreno a causa della pioggia era un po’ scivoloso ma a noi non importava. Ci siamo divisi in due gruppi, quelli che sapevano giocare meglio da una parte quelli meno bravi da un’altra, così tutti si sarebbero trovati al loro agio poiché giocavano con avversari della stessa bravura.Io ero nel gruppo di quelli che sapevano giocare meglio. La partita è durata due ore e finì con il punteggio di 5-4 per la mia squadra; io ho fatto quattro reti diventando in parole povere l’uomo partita.Ci siamo divertiti molto in quei momenti.

      Finito di giocare a pallone sono arrivati dei ragazzi che seguivano il dopo cresima per parlare e provare i canti che avremmo suonato e cantato la settimana dopo. Io “molto intelligentemente” mi sono portato la radiolina per seguire le partite. Così presi le cuffie e cominciai ad ascoltare mentre gli altri continuavano a cantare. L’unico problema era che quando segnava la Roma che è la mia squadra del cuore non riuscivo a contenere la gioia e incominciavo ad urlare e a saltare mentre tutti gli altri si giravano e mi guardavano come se fossi impazzito.

      Dopo la grande vittoria della Roma inflitta al Lecce per 5-1 arrivarono i genitori con i padrini per seguire assieme a noi ragazzi la Santa Messa.Celebrata la funzione abbiamo preso gli zaini che erano nella sala principale e ce ne siamo tornati a casa. Io accompagnai dei miei amici che in seguito si erano fermati a casa mia e per giocare ancora un po’ e scambiarci qualche opinione sulla giornata appena trascorsa.

      In conclusione devo dire che mi sono molto divertito anche se all’inizio mi ero un po’ annoiato. Rifarei volentieri un’esperienza simile perché mi ha aiutato a capire molte cose importanti che devono essere alla base di un ragazzo della mia età. Io e i miei compagni di catechismo ci stiamo preparando per la cresima e una settimana prima che ciò avvenga la nostra suora e gli altri catechisti hanno organizzato un ritiro dalle Suore di “Regina Mundi” per  prepararci in maniera adatta al sacramento che stiamo per ricevere.

      La mattina a causa dei tuoni mi sono svegliato con un forte mal di testa. Pioveva in maniera violenta, il vento soffiava forte e  pensavo che a causa del brutto tempo saremmo dovuti stare tutto il tempo ad annoiarci in una stanza senza nemmeno tirare due calci ad un pallone. Per mia fortuna con il passare delle ore il tempo è migliorato e le nuvole ormai sembravano tutto tranne che minacciose. Dopo essermi preparato per bene mi sono recato con dei miei amici in parrocchia.  

      Una volta lì con i genitori che avevano la macchina ci siamo recati nel posto in cui dovevamo fare il ritiro. Inizialmente non c’era molto entusiasmo tra i presenti ma con il passar del tempo la situazione è migliorata e il clima è diventato ben differente da quello iniziale.

      La prima parte del ritiro l’abbiamo trascorsa in una sala molto grande e accogliente; lì abbiamo cominciato a parlare di argomenti che toccavano diversi campi, in particolar modo abbiamo visto cosa avremmo fatto in quella giornata e cosa ci sarebbe accaduto la domenica successiva. 

      All’ora di pranzo siamo usciti all’aperto per mangiare i vari  panini che ci eravamo portati da casa. Io mi sono seduto insieme a degli altri miei compagni su un vecchio e sporco tavolo di pietra che era il posto ideale per mangiare comodamente. Abbiamo continuato il nostro ritiro impegnando buona parte del pomeriggio a giocare in un vasto campo verde a pallone. Il terreno a causa della pioggia era un po’ scivoloso ma a noi non importava. Ci siamo divisi in due gruppi, quelli che sapevano giocare meglio da una parte quelli meno bravi da un’altra, così tutti si sarebbero trovati al loro agio poiché giocavano con avversari della stessa bravura.Io ero nel gruppo di quelli che sapevano giocare meglio. La partita è durata due ore e finì con il punteggio di 5-4 per la mia squadra; io ho fatto quattro reti diventando in parole povere l’uomo partita.Ci siamo divertiti molto in quei momenti.

      Finito di giocare a pallone sono arrivati dei ragazzi che seguivano il dopo cresima per parlare e provare i canti che avremmo suonato e cantato la settimana dopo. Io “molto intelligentemente” mi sono portato la radiolina per seguire le partite. Così presi le cuffie e cominciai ad ascoltare mentre gli altri continuavano a cantare. L’unico problema era che quando segnava la Roma che è la mia squadra del cuore non riuscivo a contenere la gioia e incominciavo ad urlare e a saltare mentre tutti gli altri si giravano e mi guardavano come se fossi impazzito.

      Dopo la grande vittoria della Roma inflitta al Lecce per 5-1 arrivarono i genitori con i padrini per seguire assieme a noi ragazzi la Santa Messa.Celebrata la funzione abbiamo preso gli zaini che erano nella sala principale e ce ne siamo tornati a casa. Io accompagnai dei miei amici che in seguito si erano fermati a casa mia e per giocare ancora un po’ e scambiarci qualche opinione sulla giornata appena trascorsa.

      In conclusione devo dire che mi sono molto divertito anche se all’inizio mi ero un po’ annoiato. Rifarei volentieri un’esperienza simile perché mi ha aiutato a capire molte cose importanti che devono essere alla base di un ragazzo della mia età.

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