I BERSAGLIERI

E IL CINEMA

Il Caimano del Piave  di Giorgio Bianchi 


Spiacenti - no Java!!!! Get some here Spiacenti - no Java!!!! Get some here

 

Regia di Giorgio Bianchi
Soggetto e  Sceneggiatura: Oreste Biancoli, Fulvio Palmieri  Fabrizio Sarzana tratto dal romanzo di Riccardo Bacchelli
Fotografia: Mario Craveri
Aiuto-regia: Nicola Morabito
Musica: Enzo Masetti diretta da Franco Ferrara 
Scenografia: Giovanni Sarazani
Costumi: Maria Cecchi Baroni
Consulente Militare: Gen. Egisto Del Pianta
Fonico: Adolfo Alessandrini

Anno 1950-    NEL FILM SONO INSERITI NUMEROSI "SPEZZONI" ORIGINALI DI CINEOPERATORI DELLA GRANDE GUERRA 

  Interpreti e personaggi:

Gino Cervi Il colonnello di Torrebruna
Milly Vitale
Lucilla di Torrebruna
Frank Latimore
Franco (Bersagliere)
Geppa
Ciampin lo zoppo
Harry Feist
Ufficiale austriaco
Carlo Croccolo
Esposito
Ludmilla Dudarova
Helene
Gianni Glori
Goffredo
Fausto Tozzi 
Gino Leurini
Lilia Landi

locandine e immagini tratte da 

 http://film.spettacolo.virgilio.it/cinema/

 

 

Trama
Lucilla di Torrebruna, ottenuta la licenza liceale, ritorna a San Donà di Piave, dove risiede suo padre, colonnello di cavalleria, vedovo, che le annuncia il suo prossimo matrimonio con una straniera, Helène. La notizia è accolta senza turbamento da Lucilla, lieta della felicità paterna. Malgrado questo, la fanciulla dovrà subire la fredda ostilità della matrigna. Mentre l'Italia è in guerra con l'impero austro-ungarico, un giovane triestino, Franco, antico compagno di studi di Lucilla, a lei legato da reciproco affetto, passa le linee austriache e s'arruola nei bersaglieri. Dopo Caporetto, San Donà è occupata dal nemico: la villa dei Torrebruna diviene sede d'un comando austriaco. Ora Helène rivela il suo vero volto: è una spia austriaca. Franco e il colonnello alla macchia organizzano lo spionaggio a favore degl'italiani. Travestito da contadino, il colonnello va in cerca di notizie, che Franco, passando il Piave a nuoto (I caimani del Piave), trasmette al comando italiano. In una delle sue esplorazioni, il colonnello è ferito a morte: Lucilla, aiutata da un giovane contadino zoppo, lo sostituirà nella pericolosa missione. Alla fine anche il giovane contadino viene ucciso.: Lucilla, catturata dagli austriaci, è condannata a morte, ma prima che questi abbiano il tempo di deportarla, viene salvata dal fidanzato Franco alla testa della cavalleria nei giorni di Vittorio Veneto. Molta retorica e una spruzzata di neorealismo: i contadini sono stati scelti tra i veri abitanti della zona, per le scene di battaglia sono stati utilizzati spezzoni di documentari d'epoca. Attore del cinema muto e dei primi film sonori, Bianchi si lancia in una storia patriottica di modesto spessore vivificata dagli interpreti Cervi,Vitale e Latimore. 

"Caimani del Piave"

Con la rotta di Caporetto il Piave diventerà l'ultima trincea, un luogo simbolico di arditismo, dove si sperimentarono non soltanto la ripresa del nostro esercito, ma anche forme inedite di guerriglia con i commandos subacquei; i "caimani del Piave", gente del posto che conosceva i bracci del Fiume, le correnti, le secche, (le gravi) e dove sull’altra sponda poteva ricevere assistenza da conoscenti e parenti e aiuto dai soldati che s’erano dati alla guerra partigiana alla macchia. Le loro gesta erano raccontate nei libri di scuola delle elementari fino alla seconda guerra mondiale, ora sono completamente sparite. Il Piave è un fiume lungo 220 chilometri; nasce nelle Alpi carniche, attraversa il Cadore e la conca di Belluno e sbocca nell'Adriatico presso Cortellazzo. Anche il suo sbocco richiama altre imprese. In quelle lagune e foci, matura l'impresa dannunziana dei Mas, di Costanzo Ciano e dei "siamo trenta ad una sorte, e trentuno con la Morte". Raccontava Vittorio Tur loro comandante che questi uomini, seminudi attraversavano il fiume con un pugnale in bocca, mentre i sardi preferivano l’artigianale “Pattada”.

Torna all'indice del cinema