I BERSAGLIERI E IL CINEMA Il Caimano del Piave di Giorgio Bianchi |
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Regia di Giorgio Bianchi |
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Interpreti e personaggi: | ||
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Gino Cervi Il colonnello di Torrebruna Milly Vitale Lucilla di Torrebruna Frank Latimore Franco (Bersagliere) Geppa Ciampin lo zoppo Harry Feist Ufficiale austriaco Carlo Croccolo Esposito Ludmilla Dudarova Helene Gianni Glori Goffredo Fausto Tozzi Gino Leurini Lilia Landi |
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locandine e immagini tratte da |
http://film.spettacolo.virgilio.it/cinema/ | |
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Trama Lucilla di Torrebruna, ottenuta la licenza liceale, ritorna a San Donà di Piave, dove risiede suo padre, colonnello di cavalleria, vedovo, che le annuncia il suo prossimo matrimonio con una straniera, Helène. La notizia è accolta senza turbamento da Lucilla, lieta della felicità paterna. Malgrado questo, la fanciulla dovrà subire la fredda ostilità della matrigna. Mentre l'Italia è in guerra con l'impero austro-ungarico, un giovane triestino, Franco, antico compagno di studi di Lucilla, a lei legato da reciproco affetto, passa le linee austriache e s'arruola nei bersaglieri. Dopo Caporetto, San Donà è occupata dal nemico: la villa dei Torrebruna diviene sede d'un comando austriaco. Ora Helène rivela il suo vero volto: è una spia austriaca. Franco e il colonnello alla macchia organizzano lo spionaggio a favore degl'italiani. Travestito da contadino, il colonnello va in cerca di notizie, che Franco, passando il Piave a nuoto (I caimani del Piave), trasmette al comando italiano. In una delle sue esplorazioni, il colonnello è ferito a morte: Lucilla, aiutata da un giovane contadino zoppo, lo sostituirà nella pericolosa missione. Alla fine anche il giovane contadino viene ucciso.: Lucilla, catturata dagli austriaci, è condannata a morte, ma prima che questi abbiano il tempo di deportarla, viene salvata dal fidanzato Franco alla testa della cavalleria nei giorni di Vittorio Veneto. Molta retorica e una spruzzata di neorealismo: i contadini sono stati scelti tra i veri abitanti della zona, per le scene di battaglia sono stati utilizzati spezzoni di documentari d'epoca. Attore del cinema muto e dei primi film sonori, Bianchi si lancia in una storia patriottica di modesto spessore vivificata dagli interpreti Cervi,Vitale e Latimore. "Caimani del Piave" Con la rotta di Caporetto il Piave diventerà l'ultima trincea, un luogo simbolico di arditismo, dove si sperimentarono non soltanto la ripresa del nostro esercito, ma anche forme inedite di guerriglia con i commandos subacquei; i "caimani del Piave", gente del posto che conosceva i bracci del Fiume, le correnti, le secche, (le gravi) e dove sull’altra sponda poteva ricevere assistenza da conoscenti e parenti e aiuto dai soldati che s’erano dati alla guerra partigiana alla macchia. Le loro gesta erano raccontate nei libri di scuola delle elementari fino alla seconda guerra mondiale, ora sono completamente sparite. Il Piave è un fiume lungo 220 chilometri; nasce nelle Alpi carniche, attraversa il Cadore e la conca di Belluno e sbocca nell'Adriatico presso Cortellazzo. Anche il suo sbocco richiama altre imprese. In quelle lagune e foci, matura l'impresa dannunziana dei Mas, di Costanzo Ciano e dei "siamo trenta ad una sorte, e trentuno con la Morte". Raccontava Vittorio Tur loro comandante che questi uomini, seminudi attraversavano il fiume con un pugnale in bocca, mentre i sardi preferivano l’artigianale “Pattada”. |