I BERSAGLIERI

E IL CINEMA

PIUME AL VENTO di Ugo Amadoro e ENRICO 61  di  Renato Rascel


Spiacenti - no Java!!!! Get some here Spiacenti - no Java!!!! Get some here

PIUME AL VENTO

REGIA: Ugo Amadoro
SCENEGGIATURA: Ugo Amadoro, Stefano Canzio, Fabrizio Taglioni
ATTORI: Mario De Angelis, Mario Ferrari, Olga Gorgoni, Laurence Lamour, Anthony La Penna, Renato Malavasi, Dante Maggio, Corrado Nardi, Diego Pozzetto, Nico Pepe, Berenice Pagnoni, Andrea Petricca, Sergio Rossi, Marco Tulli, Peter Trent, Silvio Bagolini, Enzo Cerusico, Leonardo Cortese, Giorgio Costantini, Viviane Vallée
FOTOGRAFIA: Bitto Albertini
MUSICHE: Alberto De Castello
PROD: TULLIO BUCCI PER BUCCI FILM
Italia , 1951

  TRAMA

  Nel 1917 i soldati italiani si ritirano verso il Piave. Un ufficiale del reggimento dei bersaglieri, Stefano, si congeda da Anna Frassoni, figlia del proprietario d'una villa, che verrà requisita dagli austriaci e trasformata in ospedale da campo. Anna però e il giardiniere Luigi resteranno in comunicazione con gli italiani, cui segnaleranno notizie militari. Il capitano austriaco per umiliare i Frassoni, che danno prove di fierezza dopo l’inutile corte ad Anna, porta nella villa una canzonettista Marta Flores, cui assegna la camera da letto di Anna. Durante la notte, Gennaro, soldato di Stefano, entra furtivamente nella camera e, prendendo Marta per Anna, lascia comprendere lo scopo della sua venuta. Marta però non lo tradisce; ma anzi salva lui e la ragazza. Ritornato con altri due per far saltare un ponte, Gennaro viene catturato; ma Marta riesce a liberarlo. Essa avverte poi i Frassoni dell'imminente offensiva italiana e li accompagna al vicino villaggio. Stefano fa saltare il ponte: s'inizia la battaglia finale, che costerà gravi perdite agli italiani, ma darà loro la vittoria. Marta, ferita mortalmente da Von Toeplitz, riesce a sua volta a ferirlo gravemente prima di spirare. Un piccolo patriota, che ha suonato le campane, per festeggiare la vittoria italiana, viene fucilato dal nemico.
 

  Il recupero del film
Il film girato in parte a Viterbo, come paese occupato dagli austriaci, rappresentava per i suoi abitanti un ricordo storico della Viterbo scomparsa tanto che formatosi un gruppo si andò alla ricerca di una rarissima copia duplicabile. Grazie all’impegno, tra gli altri, di Silvio Cappelli, studioso di storia locale e presidente dell’associazione culturale Take Off di Viterbo, dopo lunghissime ricerche si è riusciti a localizzarne una copia in 16 mm disponibile ma non “affittabile” presso la fondazione cineteca di Bologna. La preziosa copia, leggermente usurata dal tempo, è stata “lavata” per ottenere una migliore resa e riversata con il sistema del tele cinema su supporto digitale dvd.
Tutti i viterbesi più anziani si ricordano che venne girato a Viterbo. Molte sequenze furono girate nel quartiere San Faustino: all’interno della chiesa (era parroco il dinamico don Oreste Guerrini), in via del Pavone, via Piana, via Prada, piazza San Faustino, via San Faustino, via Cairoli. Numerosissime le comparse viterbesi specialmente quando in piazza arrivano i bersaglieri. Il film girato nel 1950 ebbe anche difficoltà di uscita con la censura. In data 27 novembre 1950, infatti, venne presentata domanda di revisione alla precedente “bocciatura”. Il parere favorevole fu espresso due giorni dopo con la seguente raccomandazione: “…si esprime parere favorevole alla proiezione in pubblico, a condizione che vengano eliminate le scene in cui si vedono alcune ballerine che indossano mantelli con emblemi dell’ex Impero austro-ungarico (aquila bicipite), e che sia tolta la battuta di Marco: “Loro sono i padroni e noi dobbiamo trattarli con rispetto””.
“Recuperare e valorizzare la nostra storia e la nostra cultura è possibile – afferma Silvio Cappelli – basta volerlo ed è possibile farlo anche a costo zero o vicino allo zero. Questa ne è la dimostrazione”. Chiunque volesse visionare il film, anche per il riconoscimento di luoghi o persone, può contattare Silvio Cappelli al numero telefonico 338 2129568
 

Enrico '61: commedia musicale
Autori : Enzo Garinei & Alessandro Giovannini
Compagnia : R. Rascel, G. Tedeschi, Clelia Matania, R. Palmer, G. Sofio, O. De Carlo, G. Paul, P. Bucchi, C. Figna, L. Melani, le "soliste" e i "solisti".
Scene e costumi : G. Coltellacci
Coreografie: R. Beaumont
Musiche : R. Rascel
Orchestrazione: E. Morricone
Produzione: R. Rascel, Garinei & Giovannini
Regia: Garinei & Giovannini
Data : 26 novembre 1961

Enrico '61 - Italia 1964.

   

 - il film di Garinei, Giovannini con R. Rascel, Alberto Bonucci, Gloria Paul

Commedia chiaramente ispirata al centenario dell’unità d’Italia (poi Film nel 1964) porta in scena un one man show (il cappellaio romano centenario) per oltre due ore, ben assistito dalla pletora di personaggi che interagiscono con lui. L’accoppiata Garinei e Giovannini per l’ennesima volta porta in scena una commedia musicale di cui lo stesso Rascel è coautore. La lista dei successi nel dopoguerra parte da Attanasio cavallo vanesio (1952), la prima scritta per lui dai due autori. Le altre commedie musicali frutto del sodalizio con Garinei e Giovannini sono Alvaro piuttosto corsaro (1953), Tobia la candida spia (1955), Un paio d'ali (1957), Rascelinaria (1958). E’ solo dell’anno precedente la sua vittoria a Sanremo con Romantica (che canta in coppia con Tony Dallara). Enrico 61 supererà anche i confini italiani con alcune rappresentazioni a Londra in lingua del posto partecipando anche ad una Royal Performance in presenza dei Reali di Gran Bretagna. Ne è facilitata l’attrice Clelia Matania figlia del pittore Fortunino, nato a Capri ma naturalizzato inglese, dove la figlia studia recitazione. Nella seconda metà degli anni Trenta e durante la guerra è una delle attrici giovani di prosa più richieste e nella stagione 1942-43 tenta la via della rivista in uno dei primi spettacoli “Errepì”, debuttando accanto a Totò in Orlando curioso, dove impersona, molto comicamente, una zitella inglese.

Torna all'indice del cinema