Ogni parola è studiata e calcolata, non è un azzardo che esista, è il risultato di uno scavo interiore, di una discesa negli abissi, di un districarsi di nodi indissolubili, di un distendersi dell'anima, di uno sciogliersi di un groppo che ostacola la riemersione. La parola è invocata ed evocata, esiste per se stessa nell'anima, è come un caldo soffio che racconta al poeta la felicità di esistere e la gioia di vedere e di descrivere, anzi di dipingere, usando cangianti cromie, il Sud-Salento.

Giorgio Barba