La pittura sottomarina
di Francesco Rocco



l'artista in immersione Quella di Rocco, comunque, non è l'arte di un ecologista. Il desiderio di proteggere il mare e i suoi fondali non è, infatti, un'esclusiva di quei pochi individui che si definiscono ambientalisti. Rocco guarda gli abissi marini con l'occhio dell'uomo che si meraviglia davanti alla bellezza del creato e con l'intuizione dell'artista, che non si limita ad imitare la natura descrivendola, ma cerca di interpretarla, di penetrare il velo di mistero che circonda la realtà. Rocco con una sapiente pennellata dosa la gamma dei colori che vanno dal verde all'azzurro al blu notte, riuscendo a ricreare tutte le sfumature dell'acqua e gli effetti della stessa o sulla sabbia o a contatto con la luce o sulla doviziosa flora vegetale che popola gli anfratti e le rocce sommerse, testimoni di un tempo che passa impercettibilmente e che sembra non abbia stagioni. I colori non sono violenti o aggressivi, sono invece attenuati da una patina trasparente che ricrea un'atmosfera di calma e tranquillità.
Insomma, quella di Rocco si può definire un'arte mediterranea nel pieno senso della parola, in quanto, solo tuffandosi nelle acque dello Ionio e dell'Adriatico, l'artista sa esprimere la serenità che il mare gli infonde nell'anima.