UN ARTISTA POLIEDRICO:

ALDINO DE VITTORIO




Se la vita è un sogno, un anelito d'infinito, un grumo di speranze, allora l'arte è una magica interpretazione dell'esistenza, il sublimarsi della volontà di vivere, il desiderio d'eternità e, nello stesso tempo, di eternare ciò che muore con l'uomo, ciò che fa parte di ogni individuo, ciò che è quasi una proprietà privata che difficilmente può trasmettersi di padre in figlio: la fantasia. La fantasia è un dono che ogni uomo possiede sin dalla nascita, la conoscenza del mondo passa attraverso la fantasia: senza la fantasia che stimola i sensi noi saremmo destinati all'immobilità razionale. Tale dono è massimo nei bambini, che cominciano a girovagare per il mondo, come è sommo negli artisti che hanno affinato questo sesto senso che permette loro di scrutare l'universo, di demistificarlo, di reinventarlo con il cuore che sente e non con la mente che razionalizza.

Questa premessa sulla fantasia è necessaria per conoscere lo spirito che anima Aldino De Vittorio, artista completo, che esprime l'ansia e il movimento che ha dentro, nell'anima, attraverso la pittura, la scultura e la poesia in vernacolo e in lingua, riuscendo a raggiungere livelli di notevole valore artistico sia per l'elaborazione formale, sia per la capacità espressiva polivalente. Si potrebbe dire che la sua vita è dedicata alla fantasia, per le pure visioni oniriche che racchiudono l'essenza stessa dell'universo e che cercano una forma per poter vivere nella nostra dimensione.