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3)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Tuesday, August 06, 2002 10:07 AM
Subject: Re: principio di indeterminazione: deduzione arbitraria ?
> > io stesso giofra ho scritto:
> > Vediamoci fra una rotazione e mezza
> > (che si può esprimere anche in metri) della
> > Terra.
> > oppure:
> > vediamoci quando la lancetta delle ore
> > dell'orologio del campanile della chiesa
> > avrà percorso 6 metri.
> Giovanni due ha risposto:
> Ti sei mai chiesto perchè nonostante tutti i
> tuoi sforzi non riesci mai ad evitare di usare
> avverbi di tempo, come 'FRA' e 'QUANDO' ?
Si tratta di un'esigenza linguistica, che è sorta
in conseguenza di una necessità di cui gli esseri
umani hanno, ad un certo punto della loro storia
evolutiva, avvertito il bisogno.
E cioè la necessità di mettere ORDINE negli
eventi.
ORDINE che per le prime Civiltà umane è stato
di tipo CICLICO.
Gli eventi, e la stessa esistenza umana, potevano
ripresentarsi, in ciò stando dietro all'alternarsi
delle stagioni.
ORDINE che solo in tempi relativamente moderni
gli uomini hanno deciso che dovesse essere
LINEARE.
ORDINE LINEARE senza ritorni, e fatto di
passato, presente e futuro.
In ciò complice la stessa scienza che nel
frattempo andava evidenziando il balenarsi
(scoperto o inventato) di grandezze fisiche i
cui incrementi andavano definiti numericamente.
La formalizzazione poi del CONTINUO fatta dai
matematici, convinse definitivamente i fisici del
primi decenni del ventesimo secolo, che il
TEMPO è sicuro che esiste.
Fisici che ritennero dunque del tutto legittime
le loro ARBITRARIE teorie su inesistenti
dilatazioni del TEMPO stesso per velocità e
gravità.
> Insomma, caro Giofra, ti tiri continuamente
> la zappa sui piedi e neppure te ne accorgi:
> dici di riuscire benissimo ad evitare di usare
> la nozione di tempo, ma solo quella di spazio,
> e invece caschi sempre ad usare concetti
> temporali !
Non ha alcun senso dire, come in sostanza
fai tu, che il TEMPO esiste semplicemente
perchè abbiamo bisogno di mettere ORDINE
negli eventi.
Gli eventi esistono anche se non tentiamo
di ordinarli, ed è stupido sostenere che il
TEMPO esiste solo perchè sentiamo la
necessità di mettere in ordine gli eventi.
Per cui esistono gli eventi e la NECESSITA' X
che abbiamo di ordinarli, ma non il TEMPO, che
è semplicemente una comoda invenzione
funzionale alla NECESSITA' X.
Giovanni.
*************
2)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Wednesday, August 07, 2002 3:16 PM
Subject: Re: principio di indeterminazione: deduzione arbitraria ?
> Giovanni due ha risposto:
> Non è solo un fatto linguistico.
> Ogni fenomeno fisico è costituito da una
> evoluzione, da un processo che attraversa
> in successione fasi diverse.
> Tali fasi sono REALMENTE ordinate
> secondo un PRIMA e un DOPO !
Pure i fenomeni fisici esistono anche se noi
non tentiamo di ordinarli.
Se abbiamo deciso che l'ordine in cui vanno
sistemati gli eventi è l'ORDINE X che deve
rispondere alla sequenza X:
PRIMA - DURANTE - DOPO
di conseguenza le LEGGI FISICHE
assumeranno un aspetto implicito
CONDIZIONATO dall'ARBITRARIA
sequenza X:
PRIMA - DURANTE - DOPO.
Legge fisica X con forma implicita condizionata
che, ESPLICITATA numericamente, disporrà
gli eventi del fenomeno fisico A oggetto di
studio, appunto secondo la sequenza X:
PRIMA - DURANTE - DOPO.
Nulla insomma vieta l'adozione di un ordine
diverso per sistemare gli eventi, e per esempio
l'ORDINE Y con annessa sequenza Y:
DOPO - DURANTE - PRIMA.
ORDINE Y cui sarà abbinata una legge fisica Y
con forma implicita condizionata distinta dalla
precedente legge fisica X, sebbene sia sempre A
il fenomeno fisico oggetto di studio.
Insomma:
- esiste la NECESSITA' di ordinare gli eventi
- esiste la convenzione che stabilisce quale debba
essere la sequenza ORDINATA
- ma non esiste affatto il TEMPO, che è solo
una comoda invenzione funzionale alla suddetta
NECESSITA', mediata dalla convenzione
SEQUENZA ORDINATA che si è deciso di adottare.
> Gli esempi sono infiniti.
> Stai usando il PC.
> E allora sicuramente PRIMA che tu potessi
> usarlo per scrivere (o leggere) lo hai acceso.
Questo perchè vige la convenzione ORDINE X.
Se la convenzione fosse invece l'ORDINE Y
diremmo qualcosa del genere:
Stai usando il PC.
E allora sicuramente DOPO che tu potessi
usarlo per scrivere (o leggere) lo hai acceso.
> Tu sei nato sicuramente PRIMA di adesso
> che stai leggendo queste parole, ossia,
> l'evento della tua nascita, e l'evento di
> tu ora che stai leggendo, sono DI PER SE
> ORDINATI secondo un PRIMA e un DOPO.
Questo perchè vige la convenzione ORDINE X.
Se la convenzione fosse invece l'ORDINE Y
diremmo qualcosa del genere:
Tu sei nato sicuramente DOPO di adesso
che stai leggendo queste parole, ossia,
l'evento della tua nascita, e l'evento di
tu ora che stai leggendo, sono DI PER SE
ORDINATI secondo un DOPO e un PRIMA.
> Se tu rifletti un attimo puoi trovare infiniti
> esempi di eventi ordinati secondo un PRIMA
> e un DOPO, e non si tratta affatto di semplici
> fatti linguistici !
Sei tu invece che devi riflettere, visto che puoi
trovare infiniti esempi di eventi ordinati secondo
un DOPO e un PRIMA, per cui si tratta di semplici
fatti linguistici legati alla convenzione:
'Ragazzi mettiamoci d'accordo su quale debba
essere la SEQUENZA che riteniamo ordinata.'
Giovanni.
*************
1)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Thursday, August 08, 2002 6:29 PM
Subject: Re: principio di indeterminazione: deduzione arbitraria ?
I fenomeni fisici esistono e basta.
Ad ordinarli ci pensiamo noi con la nostra
SEQUENZA X:
PRIMA - DURANTE - DOPO.
Ma è altrettanto legittima, e non darebbe luogo
ad alcuna incongruenza di carattere
fisico-matematico, utilizzare viceversa
la SEQUENZA Y:
DOPO - DURANTE - PRIMA
SEQUENZA Y che darebbe luogo ad una freccia
del tempo fatto di un FUTURO che precede il
PRESENTE, e che a sua volta precede il PASSATO.
E con i fenomeni fisici che dunque si sviluppano
nel PASSATO invece che nel FUTURO.
Si potrebbe obiettare che nel PASSATO i
fenomeni sono per definizione già avvenuti,
e che dunque la SEQUENZA Y comporta un
semplice scambio fra i significati
di PASSATO e FUTURO.
E invece non è così.
Con la SEQUENZA Y effettivamente i fenomeni
fisici si sviluppano nel PASSATO, e ciò perchè
questo bizzarro PASSATO è non solo fatto di
cose già avvenute, ma anche di cose che
avverranno.
E ciò semplicemente perchè la freccia del tempo,
contemplata dalla SEQUENZA Y, si richiude,
dopo un lungo interminabile giro, su se stessa.
Si tratta effettivamente di una freccia del tempo
bizzarra, e che qui ho proposto per far capire
che gli eventi e i fenomeni fisici non si ordinano
da soli, ma siamo noi ad ordinarli, tanto che,
ripeto, la SEQUENZA Y, sebbene bizzarra,
è del tutto legittima, e non darebbe luogo
a nessuna incongruenza di carattere
fisico-matematico.
Giovanni.
fine
3)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Tuesday, August 06, 2002 10:07 AM
Subject: Re: principio di indeterminazione: deduzione arbitraria ?
> > io stesso giofra ho scritto:
> > Vediamoci fra una rotazione e mezza
> > (che si può esprimere anche in metri) della
> > Terra.
> > oppure:
> > vediamoci quando la lancetta delle ore
> > dell'orologio del campanile della chiesa
> > avrà percorso 6 metri.
> Giovanni due ha risposto:
> Ti sei mai chiesto perchè nonostante tutti i
> tuoi sforzi non riesci mai ad evitare di usare
> avverbi di tempo, come 'FRA' e 'QUANDO' ?
Si tratta di un'esigenza linguistica, che è sorta
in conseguenza di una necessità di cui gli esseri
umani hanno, ad un certo punto della loro storia
evolutiva, avvertito il bisogno.
E cioè la necessità di mettere ORDINE negli
eventi.
ORDINE che per le prime Civiltà umane è stato
di tipo CICLICO.
Gli eventi, e la stessa esistenza umana, potevano
ripresentarsi, in ciò stando dietro all'alternarsi
delle stagioni.
ORDINE che solo in tempi relativamente moderni
gli uomini hanno deciso che dovesse essere
LINEARE.
ORDINE LINEARE senza ritorni, e fatto di
passato, presente e futuro.
In ciò complice la stessa scienza che nel
frattempo andava evidenziando il balenarsi
(scoperto o inventato) di grandezze fisiche i
cui incrementi andavano definiti numericamente.
La formalizzazione poi del CONTINUO fatta dai
matematici, convinse definitivamente i fisici del
primi decenni del ventesimo secolo, che il
TEMPO è sicuro che esiste.
Fisici che ritennero dunque del tutto legittime
le loro ARBITRARIE teorie su inesistenti
dilatazioni del TEMPO stesso per velocità e
gravità.
> Insomma, caro Giofra, ti tiri continuamente
> la zappa sui piedi e neppure te ne accorgi:
> dici di riuscire benissimo ad evitare di usare
> la nozione di tempo, ma solo quella di spazio,
> e invece caschi sempre ad usare concetti
> temporali !
Non ha alcun senso dire, come in sostanza
fai tu, che il TEMPO esiste semplicemente
perchè abbiamo bisogno di mettere ORDINE
negli eventi.
Gli eventi esistono anche se non tentiamo
di ordinarli, ed è stupido sostenere che il
TEMPO esiste solo perchè sentiamo la
necessità di mettere in ordine gli eventi.
Per cui esistono gli eventi e la NECESSITA' X
che abbiamo di ordinarli, ma non il TEMPO, che
è semplicemente una comoda invenzione
funzionale alla NECESSITA' X.
Giovanni.
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2)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Wednesday, August 07, 2002 3:16 PM
Subject: Re: principio di indeterminazione: deduzione arbitraria ?
> Giovanni due ha risposto:
> Non è solo un fatto linguistico.
> Ogni fenomeno fisico è costituito da una
> evoluzione, da un processo che attraversa
> in successione fasi diverse.
> Tali fasi sono REALMENTE ordinate
> secondo un PRIMA e un DOPO !
Pure i fenomeni fisici esistono anche se noi
non tentiamo di ordinarli.
Se abbiamo deciso che l'ordine in cui vanno
sistemati gli eventi è l'ORDINE X che deve
rispondere alla sequenza X:
PRIMA - DURANTE - DOPO
di conseguenza le LEGGI FISICHE
assumeranno un aspetto implicito
CONDIZIONATO dall'ARBITRARIA
sequenza X:
PRIMA - DURANTE - DOPO.
Legge fisica X con forma implicita condizionata
che, ESPLICITATA numericamente, disporrà
gli eventi del fenomeno fisico A oggetto di
studio, appunto secondo la sequenza X:
PRIMA - DURANTE - DOPO.
Nulla insomma vieta l'adozione di un ordine
diverso per sistemare gli eventi, e per esempio
l'ORDINE Y con annessa sequenza Y:
DOPO - DURANTE - PRIMA.
ORDINE Y cui sarà abbinata una legge fisica Y
con forma implicita condizionata distinta dalla
precedente legge fisica X, sebbene sia sempre A
il fenomeno fisico oggetto di studio.
Insomma:
- esiste la NECESSITA' di ordinare gli eventi
- esiste la convenzione che stabilisce quale debba
essere la sequenza ORDINATA
- ma non esiste affatto il TEMPO, che è solo
una comoda invenzione funzionale alla suddetta
NECESSITA', mediata dalla convenzione
SEQUENZA ORDINATA che si è deciso di adottare.
> Gli esempi sono infiniti.
> Stai usando il PC.
> E allora sicuramente PRIMA che tu potessi
> usarlo per scrivere (o leggere) lo hai acceso.
Questo perchè vige la convenzione ORDINE X.
Se la convenzione fosse invece l'ORDINE Y
diremmo qualcosa del genere:
Stai usando il PC.
E allora sicuramente DOPO che tu potessi
usarlo per scrivere (o leggere) lo hai acceso.
> Tu sei nato sicuramente PRIMA di adesso
> che stai leggendo queste parole, ossia,
> l'evento della tua nascita, e l'evento di
> tu ora che stai leggendo, sono DI PER SE
> ORDINATI secondo un PRIMA e un DOPO.
Questo perchè vige la convenzione ORDINE X.
Se la convenzione fosse invece l'ORDINE Y
diremmo qualcosa del genere:
Tu sei nato sicuramente DOPO di adesso
che stai leggendo queste parole, ossia,
l'evento della tua nascita, e l'evento di
tu ora che stai leggendo, sono DI PER SE
ORDINATI secondo un DOPO e un PRIMA.
> Se tu rifletti un attimo puoi trovare infiniti
> esempi di eventi ordinati secondo un PRIMA
> e un DOPO, e non si tratta affatto di semplici
> fatti linguistici !
Sei tu invece che devi riflettere, visto che puoi
trovare infiniti esempi di eventi ordinati secondo
un DOPO e un PRIMA, per cui si tratta di semplici
fatti linguistici legati alla convenzione:
'Ragazzi mettiamoci d'accordo su quale debba
essere la SEQUENZA che riteniamo ordinata.'
Giovanni.
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1)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Thursday, August 08, 2002 6:29 PM
Subject: Re: principio di indeterminazione: deduzione arbitraria ?
I fenomeni fisici esistono e basta.
Ad ordinarli ci pensiamo noi con la nostra
SEQUENZA X:
PRIMA - DURANTE - DOPO.
Ma è altrettanto legittima, e non darebbe luogo
ad alcuna incongruenza di carattere
fisico-matematico, utilizzare viceversa
la SEQUENZA Y:
DOPO - DURANTE - PRIMA
SEQUENZA Y che darebbe luogo ad una freccia
del tempo fatto di un FUTURO che precede il
PRESENTE, e che a sua volta precede il PASSATO.
E con i fenomeni fisici che dunque si sviluppano
nel PASSATO invece che nel FUTURO.
Si potrebbe obiettare che nel PASSATO i
fenomeni sono per definizione già avvenuti,
e che dunque la SEQUENZA Y comporta un
semplice scambio fra i significati
di PASSATO e FUTURO.
E invece non è così.
Con la SEQUENZA Y effettivamente i fenomeni
fisici si sviluppano nel PASSATO, e ciò perchè
questo bizzarro PASSATO è non solo fatto di
cose già avvenute, ma anche di cose che
avverranno.
E ciò semplicemente perchè la freccia del tempo,
contemplata dalla SEQUENZA Y, si richiude,
dopo un lungo interminabile giro, su se stessa.
Si tratta effettivamente di una freccia del tempo
bizzarra, e che qui ho proposto per far capire
che gli eventi e i fenomeni fisici non si ordinano
da soli, ma siamo noi ad ordinarli, tanto che,
ripeto, la SEQUENZA Y, sebbene bizzarra,
è del tutto legittima, e non darebbe luogo
a nessuna incongruenza di carattere
fisico-matematico.
Giovanni.