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From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Friday, October 10, 2003 11:32 PM
Subject: l'articolo di Einstein è fondato sul nulla fisico

> > Andrea ha scritto:
> > Il problema è che di due eventi non
> > si può appunto stabilire quando coincidono
> > nemmeno con riferimento ad uno stesso
> > sistema di riferimento.
> > Cerca con Google come ho fatto io:
> > appendice n.5 di Ultimus dal titolo:
> > 'Il tempo è solo l'arcinoto spazio'
> > sulla pagina con url:
> > http://digilander.libero.it/ultimus2001/appendice5.htm.

> Vaira ha risposto:
> No no, ti sbagli, nello stesso sistema di riferimento
> si può eccome.

Ad Alice e Bob vengono consegnati rispettivamente gli orologi OA e OB, entrambi sincronizzati al SECONDO.

Ad Alice e Bob viene però detto il falso, e cioè che gli orologi OA e OB che hanno rispettivamente fra le mani, sono entrambi sincronizzati al MINUTO, non solo, ma viene anche nascosta la parte di display di entrambi gli orologi che rende visibili i SECONDI.

E siccome due palline PA e PB stanno per cadere, ognuna delle due, in prossimità rispettivamente di Alice e di Bob, ad entrambi viene chiesto di verificare se PA e PB toccano SIMULTANEAMENTE il terreno.

Entrambi gli eventi ('PA tocca il terreno' e 'PB tocca il terreno') effettivamente avvengono, e siccome
OA segna ORE:2 - MINUTI:4
e
OB segna ORE:2 - MINUTI:4
Alice e Bob quando si incrontrano concludono ERRONEAMENTE che le palline PA e PB hanno toccato il terreno SIMULTANEAMENTE.

ERRONEAMENTE perchè rendendo completamente visibili entrambi i display dei due orologi OA e OB, vengono svelati anche i SECONDI, scoprendo che
OA segna ORE:2 - MINUTI:4 - SECONDI:12
mentre
OB segna ORE:2 - MINUTI:4 - SECONDI:15

Le cose non cambiano affatto se ad Alice e Bob vengono consegnati rispettivamente gli orologi OA e OB sincronizzati, non al SECONDO, ma al DECIMO di SECONDO.

Come del resto le cose continuano a non cambiare se ad Alice e Bob vengono consegnati rispettivamente gli orologi OA e OB sincronizzati, non al SECONDO, non al DECIMO di SECONDO, ma al CENTESIMO di SECONDO, e così via.

Conclusione: nemmeno la più eccezionale SINCRONIZZAZIONE di due orologi rende possibile verificare se due eventi sono o meno SIMULTANEI, anche se tutto avviene relativamente ad uno stesso sistema di riferimento.

Ovvero con altre parole:

- due orologi sincronizzati al SECONDO per registare due eventi SIMULTANEI, non registrano affatto la simultaneità dei due eventi, perchè sui due orologi non c'è garanzia che siano sincronizzati anche al DECIMO di secondo, al CENTESIMO di secondo, al MILLESIMO di secondo, e così via, garanzia che invece occorrerebbe per poter effettivamente stabilire se due eventi sono o meno SIMULTANEI

- due orologi sincronizzati al DECIMO di SECONDO per registare due eventi SIMULTANEI, non registrano affatto la simultaneità dei due eventi, perchè sui due orologi non c'è garanzia che siano sincronizzati anche al CENTESIMO di secondo, al MILLESIMO di secondo, e così via, garanzia che invece occorrerebbe per poter effettivamente stabilire se due eventi sono o meno SIMULTANEI

- e così via.

Dal che l'articolo del 1905 di Albert Einstein dal titolo: 'Sull'elettrodinamica dei corpi in moto' viene svuotato di ogni significato e valore, e ciò proprio perchè il suddetto articolo si struttura e si appoggia in modo inestricabile praticamente sul niente, ovvero sul nulla fisico rappresentato dalla SIMULTANEITA' di due eventi.

Giovanni.
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From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Saturday, October 11, 2003 8:37 AM
Subject: Re: l'articolo di Einstein è fondato sul nulla fisico

> Vaira ha risposto:
> Ma simultaneamente significa che
> l' 'ora' di PA tocca il terreno meno
> l' 'ora' di PB tocca il terreno, vale 0.

Non cambia niente, è solo un altro modo di dire che 2 eventi sono simultanei.

> Dove per 'ora' si intende l' 'ora' segnata sull'orologio di
> Alice o Bob, alla precisione che ti pare.

Questo è falso, non è assolutamente vero cioè che la differenza delle 'ore' segnate sugli orologi di Alice e Bob alla 'precisione che mi pare' mi consente anche adesso di stabilire se due eventi sono simultanei o meno.

Giovanni.


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