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2)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Sunday, June 22, 2003 10:30 PM
Subject: svelato il mistero dell'azione a distanza dei CAMPI ?
Segnalo di aver aggiunto una nuova pagina web che
potrebbe spiegare l'azione a distanza dei campi
grazie al Movimento a Scatti.
La nuova pagina web dal TITOLO:
'Svelato, grazie al FLASH, il mistero dell'azione a
distanza della materia sulla materia ?'
è fruibile all'indirizzo:
http://digilander.libero.it/fraterno/campi.htm
Si tratta appunto di una mia animazione realizzata con
il software applicativo Macromedia FLASH.
Giovanni.
*************
1)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Monday, June 23, 2003 4:23 AM
Subject: Re: svelato il mistero dell'azione a distanza dei CAMPI ?
> Angelo Dinelli ha risposto:
> C'è qualcosa che non mi quadra, giofra.
> Prima di tutto non è descritta la causa
> dell'azione a distanza ma soltanto la
> modalità del movimento.
La MATERIA, nei suoi costituenti base, aborra il VUOTO,
e dovendo scegliere fra il muoversi in una ZONA X dove il
VUOTO predomina
(nel caso di specie, lungo le linee VERTICALI dell'Universo
discreto a cellette presente nei 2 stage sulla pagina con url:
http://digilander.libero.it/fraterno/campi.htm)
rispetto alla ZONA Y dove il VUOTO è più diradato
(nel caso di specie, lungo le linee ORIZZONTALI, dirette
verso la MASSA, sempre dell'Universo discreto a cellette
presente nei 2 stage sulla pagina con url:
http://digilander.libero.it/fraterno/campi.htm),
ebbene, la MATERIA preferisce percorrere la ZONA Y, dove
peraltro può muoversi in modo più repentino.
Quest'ultima cosa, fra l'altro, è in accordo con il fatto
che la MATERIA tende ad aggregarsi e a ricompattarsi,
non solo, ma diventa anche un modo per sottrarre
progressivamente spazio al VUOTO.
La MATERIA man mano che si aggrega, infatti, ACCENTUA
sempre più a suo vantaggio le caratteristiche dello
spazio discreto a cellette
(cellette NON IDENTICHE in senso radiale e IDENTICHE se
alla stessa distanza da una MASSA: vedi dopo)
che circonda la MATERIA stessa, consentendo una
maggiore attrazione e un'ulteriore aggregazione di
nuova MATERIA.
> Le linee del tuo flash sono sempre più
> ravvicinate procedendo verso la massa,
> ma in realtà, ammettendo ti ripeto
> lo scatto a velocità infinita, la velocità
> complessiva dovrebbe essere più veloce
> proprio LONTANO DALLA MASSA e diventare
> più lenta proprio avviciniandosi alla
> massa, dovendo praticamente fare molti
> più salti (sempre più piccoli).
Nel Movimento a Scatti sia la DURATA del singolo Scatto
che l'ESTENSIONE del corrispondente Spazio Elementare
(non ulteriormente frazionabile) sono FINITI, con i costituenti
base della materia che sono PIU' o MENO veloci semplicemente
perchè alla fine di uno scatto effettuano delle SOSTE,
rispettivamente MENO o PIU' lunghe.
Le particelle che sostano il meno possibile (e i FOTONI lo fanno
di per se) dopo ogni scatto, si muovono alla VELOCITA' LIMITE.
Con riferimento agli ultimi 2 periodi segnalo la pagina con url:
http://digilander.libero.it/fraterno/scatti.htm
Quando un elemento perturbatore, per esempio una MASSA,
entra in scena, siffatto elemento toglie spazio vitale al VUOTO,
con ciò riducendo sempre più, man mano che ci si avvicina alla
MASSA stessa, sia la DURATA del singolo Scatto che
l'ESTENSIONE del corrispondente Spazio Elementare.
Il che dà appunto corpo ad un Universo discreto a cellette NON
IDENTICHE in senso radiale e IDENTICHE se alla stessa distanza
dalla MASSA
(vedi reticolo presente in entrambi gli stage sulla pagina con url:
http://digilander.libero.it/fraterno/campi.htm).
In tal ultima evenienza, eventuali costituenti base della MATERIA
presenti nei pressi della MASSA di cui sopra, continuano a muoversi
a SCATTI, e siccome il tutto avviene nel micromondo, i nostri sensi
ci ingannano facendoci percepire un VIRTUALE moto fluente, continuo
e UNIFORMEMENTE ACCELERATO
(vedi il secondo stage presente sulla pagina con url:
http://digilander.libero.it/fraterno/campi.htm).
Giovanni.
fine
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From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Sunday, June 22, 2003 10:30 PM
Subject: svelato il mistero dell'azione a distanza dei CAMPI ?
Segnalo di aver aggiunto una nuova pagina web che
potrebbe spiegare l'azione a distanza dei campi
grazie al Movimento a Scatti.
La nuova pagina web dal TITOLO:
'Svelato, grazie al FLASH, il mistero dell'azione a
distanza della materia sulla materia ?'
è fruibile all'indirizzo:
http://digilander.libero.it/fraterno/campi.htm
Si tratta appunto di una mia animazione realizzata con
il software applicativo Macromedia FLASH.
Giovanni.
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From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Monday, June 23, 2003 4:23 AM
Subject: Re: svelato il mistero dell'azione a distanza dei CAMPI ?
> Angelo Dinelli ha risposto:
> C'è qualcosa che non mi quadra, giofra.
> Prima di tutto non è descritta la causa
> dell'azione a distanza ma soltanto la
> modalità del movimento.
La MATERIA, nei suoi costituenti base, aborra il VUOTO,
e dovendo scegliere fra il muoversi in una ZONA X dove il
VUOTO predomina
(nel caso di specie, lungo le linee VERTICALI dell'Universo
discreto a cellette presente nei 2 stage sulla pagina con url:
http://digilander.libero.it/fraterno/campi.htm)
rispetto alla ZONA Y dove il VUOTO è più diradato
(nel caso di specie, lungo le linee ORIZZONTALI, dirette
verso la MASSA, sempre dell'Universo discreto a cellette
presente nei 2 stage sulla pagina con url:
http://digilander.libero.it/fraterno/campi.htm),
ebbene, la MATERIA preferisce percorrere la ZONA Y, dove
peraltro può muoversi in modo più repentino.
Quest'ultima cosa, fra l'altro, è in accordo con il fatto
che la MATERIA tende ad aggregarsi e a ricompattarsi,
non solo, ma diventa anche un modo per sottrarre
progressivamente spazio al VUOTO.
La MATERIA man mano che si aggrega, infatti, ACCENTUA
sempre più a suo vantaggio le caratteristiche dello
spazio discreto a cellette
(cellette NON IDENTICHE in senso radiale e IDENTICHE se
alla stessa distanza da una MASSA: vedi dopo)
che circonda la MATERIA stessa, consentendo una
maggiore attrazione e un'ulteriore aggregazione di
nuova MATERIA.
> Le linee del tuo flash sono sempre più
> ravvicinate procedendo verso la massa,
> ma in realtà, ammettendo ti ripeto
> lo scatto a velocità infinita, la velocità
> complessiva dovrebbe essere più veloce
> proprio LONTANO DALLA MASSA e diventare
> più lenta proprio avviciniandosi alla
> massa, dovendo praticamente fare molti
> più salti (sempre più piccoli).
Nel Movimento a Scatti sia la DURATA del singolo Scatto
che l'ESTENSIONE del corrispondente Spazio Elementare
(non ulteriormente frazionabile) sono FINITI, con i costituenti
base della materia che sono PIU' o MENO veloci semplicemente
perchè alla fine di uno scatto effettuano delle SOSTE,
rispettivamente MENO o PIU' lunghe.
Le particelle che sostano il meno possibile (e i FOTONI lo fanno
di per se) dopo ogni scatto, si muovono alla VELOCITA' LIMITE.
Con riferimento agli ultimi 2 periodi segnalo la pagina con url:
http://digilander.libero.it/fraterno/scatti.htm
Quando un elemento perturbatore, per esempio una MASSA,
entra in scena, siffatto elemento toglie spazio vitale al VUOTO,
con ciò riducendo sempre più, man mano che ci si avvicina alla
MASSA stessa, sia la DURATA del singolo Scatto che
l'ESTENSIONE del corrispondente Spazio Elementare.
Il che dà appunto corpo ad un Universo discreto a cellette NON
IDENTICHE in senso radiale e IDENTICHE se alla stessa distanza
dalla MASSA
(vedi reticolo presente in entrambi gli stage sulla pagina con url:
http://digilander.libero.it/fraterno/campi.htm).
In tal ultima evenienza, eventuali costituenti base della MATERIA
presenti nei pressi della MASSA di cui sopra, continuano a muoversi
a SCATTI, e siccome il tutto avviene nel micromondo, i nostri sensi
ci ingannano facendoci percepire un VIRTUALE moto fluente, continuo
e UNIFORMEMENTE ACCELERATO
(vedi il secondo stage presente sulla pagina con url:
http://digilander.libero.it/fraterno/campi.htm).
Giovanni.