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6)
From: giofra giofra@freemail.it
con il nick elio elio@nospam.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Sunday, February 16, 2003 11:53 AM
Subject: Re: Dmensioni dello spazio di un sistema di riferimento
L'interpretazione relativistica dell'effetto doppler
(il famoso spostamento verso il rosso di alcune importanti righe
spettrali della luce che riceviamo da galassie lontane)
non ha mai convinto del tutto neanche me.
Ho riaperto il libro di fisica è lì, in relazione
a due impulsi di luce, si parla bellamente di
delta(t) misurati, differenti in sistemi di riferimento
in moto relativo tra loro, nonostante gli impulsi
si spostini alla velocità della luce, velocità che
come sappiamo è la stessa in tutti i sistemi di
riferimento.
Giovanni.
*************
5)
From: giofra giofra@freemail.it
con il nick elio elio@nospam.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Tuesday, February 18, 2003 8:17 AM
Subject: Re: Dmensioni dello spazio di un sistema di riferimento
Allora, vediamo chi dice stupidaggini:
A e B si muovono nella stessa direzione e nello
stesso verso, con B che è più veloce di A.
A spara due impulsi di luce separati da un
intervallo di tempo pari a tau.
INTERPRETAZIONE RELATIVISTICA:
siccome B si muove più velocemente di A,
B percepisce i due impulsi di luce,
separati da un tempo maggiore di tau.
E' corretta l'interpretazione relativistica che ho scritto ?
Attendo la risposta per porre le mie argomentazioni.
Giovanni.
*************
4)
From: giofra giofra@freemail.it
con il nick elio elio@nospam.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Tuesday, February 18, 2003 9:01 AM
Subject: Re: Dmensioni dello spazio di un sistema di riferimento
Siete entrambi troppo scaltri (Elio Fabri e rez), per cui non
risponderete mai.
Probabilmente avete già capito che si tratta di una trappola,
quella del faro.
L'interpretazione relativistica del fenomeno che infatti ho
descritto nel messaggio NUMERO 5 è esattamente quella che i
fisici teorici propongono come corretta.
Ma siccome il fenomeno dei 2 impulsi separati da tau è
in sostanza equivalente a quello del faro, ciò equivarrebbe
a dire l'assurdo che se ci si allontana da un faro, quest'ultimo
tende a ruotare a velocità sempre più piccola in funzione
della velocità con cui ci si allontana appunto dal faro.
Come la mettiamo ?
Giovanni.
*************
3)
From: giofra giofra@freemail.it
con il nick elio elio@nospam.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Tuesday, February 18, 2003 11:26 AM
Subject: Re: Dmensioni dello spazio di un sistema di riferimento
L'INTERPRETAZIONE RELATIVISTICA
che ho dato nel messaggio NUMERO 5
è la spiegazione che si legge in
un autorevole libro di fisica, ed appunto per
spiegare l'effetto doppler longitudinale.
E dove appunto si legge testualmente:
'Il tempo tra i due segnali può interpretarsi
altrettanto bene come il tempo trascorso tra due
nodi successivi di un'onda luminosa.'
Frase che purtroppo conduce inesorabilmente al
problema del faro.
Giovanni.
*************
2)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Tuesday, February 18, 2003 1:58 PM
Subject: Re: Dmensioni dello spazio di un sistema di riferimento
La frase che si legge nel libro di fisica di cui dispongo
conduce inesorabilmente al problema del faro:
infatti un cannone in possesso di A che spara 1 impulso
luminoso al secondo verso B, con B che si allontana
da A, il cannone dicevo, posso infatti pensare di
realizzarlo impiegando un faro X interno al cannone
in possesso di A.
Faro X che gira facendo appunto 1 giro al secondo,
e con la luce del faro X che emerge dal cannone stesso,
solo in corrispondenza di un foro praticato in uno schermo
interno sempre al medesimo cannone.
Ebbene, a dare ascolto ai teorici della dilatazione del tempo,
se B si allontana dal cannone in possesso di A di cui sopra,
B stesso registrerà un ritardo fra gli impulsi non di 1 secondo,
ma ad esempio di 2 secondi.
E ciò appunto perchè il tempo per B si dilata.
Ma tutto ciò è assurdo perchè vorrebbe dire che il faro X interno
al cannone in possesso di A comincia a girare più lentamente:
non più 1 giro al secondo, ma 1 giro ogni 2 secondi.
Conclusione: la dilatazione del tempo non è un fenomeno fisico
reale, ma è solo un modello ingegneristico.
Giovanni.
*************
1) (si tratta in realtà di due messaggi)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Wednesday, February 19, 2003 2:47 PM
e Thursday, February 20, 2003 8:19 AM
Subject: Re: redshift e irrisolto problema del faro.
Segnalo che il libro citato nel messaggio NUMERO 3 è:
'La Fisica di Berkeley'
vol. 1 (meccanica)
di C. Kittel, W. D. Knight e M. A. Ruderman
Zanichelli Bologna
(l'edizione originale è pubblicata da McGraw-Hill)
Ebbene, in un paragrafo, quello a pag. 394 dal TITOLO:
'Esempio: effetto doppler longitudinale',
imposto pari a tau l'intervallo temporale fra due impulsi luminosi sparati da A,
e con B che si sposta davanti ad A, e più velocemente di quest'ultimo
- prima si fa matematicamente vedere che il tau relativo a B
è dilatato rispetto a quello relativo ad A
- e poi si esprimono i conti in termini di frequenza ricevuta da B
come conseguenza della frase:
'Il tempo tra i due segnali può interpretarsi altrettanto bene come il
tempo trascorso tra due nodi successivi di un'onda luminosa.'
Frequenza ricevuta da B che effettivamente risulta minore di quella
trasmessa da A, ma solo in virtù della dilatazione temporale,
ingenuamente ritenuta un fenomeno fisico reale e non un modello matematico.
Ingenuamente perchè, se fosse vera l'interpretazione relativistica
di cui sopra, sarebbe anche vero l'assurdo che la velocità con cui
girano i fari è influenzata dalla velocità con cui si sposta B in
direzione radiale ai fari stessi.
Ci sarebbe solo un modo per rendere innocuo ciò
che la tecnologia realizzativa di un cannone ad
impulsi con un faro X al suo interno ci dice chiaramente
nel merito dell'assurdità della dilatazione del tempo.
E cioè affermare che, sulla tecnologia realizzativa di
cui sopra, la dilatazione del tempo non ha influenza.
Ma ciò renderebbe tutto ancora più assurdo e ridicolo,
perchè vorrebbe dire che il tempo non solo esiste,
non solo si dilata, ma è anche in grado di discernere
il tipo di tecnologia che rende possibile la fabbricazione
di un cannone ad impulsi.
Giovanni.
fine
6)
From: giofra giofra@freemail.it
con il nick elio elio@nospam.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Sunday, February 16, 2003 11:53 AM
Subject: Re: Dmensioni dello spazio di un sistema di riferimento
L'interpretazione relativistica dell'effetto doppler
(il famoso spostamento verso il rosso di alcune importanti righe
spettrali della luce che riceviamo da galassie lontane)
non ha mai convinto del tutto neanche me.
Ho riaperto il libro di fisica è lì, in relazione
a due impulsi di luce, si parla bellamente di
delta(t) misurati, differenti in sistemi di riferimento
in moto relativo tra loro, nonostante gli impulsi
si spostini alla velocità della luce, velocità che
come sappiamo è la stessa in tutti i sistemi di
riferimento.
Giovanni.
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From: giofra giofra@freemail.it
con il nick elio elio@nospam.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Tuesday, February 18, 2003 8:17 AM
Subject: Re: Dmensioni dello spazio di un sistema di riferimento
Allora, vediamo chi dice stupidaggini:
A e B si muovono nella stessa direzione e nello
stesso verso, con B che è più veloce di A.
A spara due impulsi di luce separati da un
intervallo di tempo pari a tau.
INTERPRETAZIONE RELATIVISTICA:
siccome B si muove più velocemente di A,
B percepisce i due impulsi di luce,
separati da un tempo maggiore di tau.
E' corretta l'interpretazione relativistica che ho scritto ?
Attendo la risposta per porre le mie argomentazioni.
Giovanni.
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From: giofra giofra@freemail.it
con il nick elio elio@nospam.it
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Sent: Tuesday, February 18, 2003 9:01 AM
Subject: Re: Dmensioni dello spazio di un sistema di riferimento
Siete entrambi troppo scaltri (Elio Fabri e rez), per cui non
risponderete mai.
Probabilmente avete già capito che si tratta di una trappola,
quella del faro.
L'interpretazione relativistica del fenomeno che infatti ho
descritto nel messaggio NUMERO 5 è esattamente quella che i
fisici teorici propongono come corretta.
Ma siccome il fenomeno dei 2 impulsi separati da tau è
in sostanza equivalente a quello del faro, ciò equivarrebbe
a dire l'assurdo che se ci si allontana da un faro, quest'ultimo
tende a ruotare a velocità sempre più piccola in funzione
della velocità con cui ci si allontana appunto dal faro.
Come la mettiamo ?
Giovanni.
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From: giofra giofra@freemail.it
con il nick elio elio@nospam.it
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Sent: Tuesday, February 18, 2003 11:26 AM
Subject: Re: Dmensioni dello spazio di un sistema di riferimento
L'INTERPRETAZIONE RELATIVISTICA
che ho dato nel messaggio NUMERO 5
è la spiegazione che si legge in
un autorevole libro di fisica, ed appunto per
spiegare l'effetto doppler longitudinale.
E dove appunto si legge testualmente:
'Il tempo tra i due segnali può interpretarsi
altrettanto bene come il tempo trascorso tra due
nodi successivi di un'onda luminosa.'
Frase che purtroppo conduce inesorabilmente al
problema del faro.
Giovanni.
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From: giofra giofra@freemail.it
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Sent: Tuesday, February 18, 2003 1:58 PM
Subject: Re: Dmensioni dello spazio di un sistema di riferimento
La frase che si legge nel libro di fisica di cui dispongo
conduce inesorabilmente al problema del faro:
infatti un cannone in possesso di A che spara 1 impulso
luminoso al secondo verso B, con B che si allontana
da A, il cannone dicevo, posso infatti pensare di
realizzarlo impiegando un faro X interno al cannone
in possesso di A.
Faro X che gira facendo appunto 1 giro al secondo,
e con la luce del faro X che emerge dal cannone stesso,
solo in corrispondenza di un foro praticato in uno schermo
interno sempre al medesimo cannone.
Ebbene, a dare ascolto ai teorici della dilatazione del tempo,
se B si allontana dal cannone in possesso di A di cui sopra,
B stesso registrerà un ritardo fra gli impulsi non di 1 secondo,
ma ad esempio di 2 secondi.
E ciò appunto perchè il tempo per B si dilata.
Ma tutto ciò è assurdo perchè vorrebbe dire che il faro X interno
al cannone in possesso di A comincia a girare più lentamente:
non più 1 giro al secondo, ma 1 giro ogni 2 secondi.
Conclusione: la dilatazione del tempo non è un fenomeno fisico
reale, ma è solo un modello ingegneristico.
Giovanni.
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1) (si tratta in realtà di due messaggi)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Wednesday, February 19, 2003 2:47 PM
e Thursday, February 20, 2003 8:19 AM
Subject: Re: redshift e irrisolto problema del faro.
Segnalo che il libro citato nel messaggio NUMERO 3 è:
'La Fisica di Berkeley'
vol. 1 (meccanica)
di C. Kittel, W. D. Knight e M. A. Ruderman
Zanichelli Bologna
(l'edizione originale è pubblicata da McGraw-Hill)
Ebbene, in un paragrafo, quello a pag. 394 dal TITOLO:
'Esempio: effetto doppler longitudinale',
imposto pari a tau l'intervallo temporale fra due impulsi luminosi sparati da A,
e con B che si sposta davanti ad A, e più velocemente di quest'ultimo
- prima si fa matematicamente vedere che il tau relativo a B
è dilatato rispetto a quello relativo ad A
- e poi si esprimono i conti in termini di frequenza ricevuta da B
come conseguenza della frase:
'Il tempo tra i due segnali può interpretarsi altrettanto bene come il
tempo trascorso tra due nodi successivi di un'onda luminosa.'
Frequenza ricevuta da B che effettivamente risulta minore di quella
trasmessa da A, ma solo in virtù della dilatazione temporale,
ingenuamente ritenuta un fenomeno fisico reale e non un modello matematico.
Ingenuamente perchè, se fosse vera l'interpretazione relativistica
di cui sopra, sarebbe anche vero l'assurdo che la velocità con cui
girano i fari è influenzata dalla velocità con cui si sposta B in
direzione radiale ai fari stessi.
Ci sarebbe solo un modo per rendere innocuo ciò
che la tecnologia realizzativa di un cannone ad
impulsi con un faro X al suo interno ci dice chiaramente
nel merito dell'assurdità della dilatazione del tempo.
E cioè affermare che, sulla tecnologia realizzativa di
cui sopra, la dilatazione del tempo non ha influenza.
Ma ciò renderebbe tutto ancora più assurdo e ridicolo,
perchè vorrebbe dire che il tempo non solo esiste,
non solo si dilata, ma è anche in grado di discernere
il tipo di tecnologia che rende possibile la fabbricazione
di un cannone ad impulsi.
Giovanni.