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8)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Wednesday, January 01, 2003 10:36 AM
Subject: Re: Intelligenza artificiale
Dal dizionario che abbiamo in casa leggo:
CONTINUO: che non è interrotto
(dal latino 'continere' ovvero congiungere)
DISCRETO: distinto, diviso
(dal latino 'discretus' ovvero discernere, separare)
Giovanni.
*************
7)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Wednesday, January 01, 2003 5:33 PM
Subject: Re: Intelligenza artificiale
> G. Paolo ha scritto:
> Domanda: non è che per caso
> il 'continuo' sia composto da
> infiniti 'discreti' ?
Resta il fatto:
1) che il CONTINUO, lo ZERO e l'INFINITO sono del tutto superflui ai fini della rappresentazione numerica della Realtà
2) che il DISCRETO (finito e limitato, e che contempla il vuoto) è sicuro che esiste
3) che quasi sicuramente gli Antichi si sono inventati il CONTINUO e l'INFINITO perchè concepivano il MOTO solo in modo fluente ed appunto CONTINUO
4) che probabilmente è proprio quest'ultimo aspetto della vicenda che alimenta l'atavico DESIDERIO d'INFINITO che alberga nell'animo degli esseri umani.
Giovanni.
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6)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Friday, January 03, 2003 5:27 PM
Subject: Re: Logica si o no ?
Le NOZIONI acquisite sono, in parte,
la risultanza di una serie di
ragionamenti logici, a partire da
alcuni concetti primitivi.
Scoprire che alcuni concetti primitivi
(ad esempio il continuo) sono del tutto ARBITRARI, e che c'è
certamente qualcosa che è sicuro che
esiste (ovvero il discreto), e che può dunque a buon diritto
rimpiazzare i primi,
scoprire ciò, dicevo, rende le eventuali
NUOVE NOZIONI, risultanza di una serie
di NUOVI ragionamenti logici, del tutto
legittime.
Rifiutarsi di accettare le NUOVE NOZIONI
rende, di conseguenza, impossibile
poter accettare anche le VECCHIE NOZIONI,
perchè entrambe sono il frutto del
ragionamento logico.
Giovanni.
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5)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Monday, December 30
Subject: Re: Intelligenza artificiale
> Regulus ha scritto:
> Quanto si è lontani dal costruire
> un computer che ragiona ?
Intanto i computer già oggi 'percepiscono' il
mondo meglio di noi esseri umani.
E ciò semplicemente perchè alle nostre
macchine digitali 'insegnamo' la realtà
del DISCRETO, mentre ai nostri ragazzi
la favola del CONTINUO.
Si veda a tal fine la mia matematica senza zero
nell'Appendice n.1 di Ultimus.
E' solo una stupida ed inutile ostinazione
continuare a non abbracciare il solo DISCRETO.
A meno che non vogliamo attendere che
gli imminenti robot antropomorfi
ridano dei loro stessi creatori, a causa
dell'assurdo desiderio di INFINITO di
questi ultimi.
Giovanni.
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4)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Friday, December 27, 2002 10:49 AM
Subject: Re: Lista delle persone creative di it.scienza
Imitando le religioni, i fisici del
ventesimo secolo, storditi dal canto
delle sirene del delirio di onnipotenza,
hanno riempito, con le loro assurde
teorie sul tempo, il vuoto immenso che
esiste tra la realtà (discreta e limitata)
e il desiderio d'infinito a cui aspirano
gli esseri umani.
Giovanni.
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3)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Sunday, January 05, 2003 10:32 PM
Subject: Re: daAdoremusComputerLuceInTerraStellareall'AlienoSuperiore
Nel merito del precedente intervento posso
aggiungere che io ritengo che la genialità di
Einstein vada ridimensionata.
E ciò perchè la sua bravura è stata, semplicemente,
quella di inventarsi l'assurda dilatazione del tempo
per rendere MATEMATICAMENTE compatibile,
l'esistenza della scoperta di una velocità limite, con
l'invenzione dell'infinito del continuo.
Giovanni.
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2)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Thursday, January 02, 2003 5:43 PM
Subject: Re: Intelligenza artificiale
Io penso che esiste il DESIDERIO d'INFINITO,
ma non l'INFINITO.
E volendo, anche il DISCRETO, finito e limitato,
potrebbe alimentare l'atavico DESIDERIO d'INFINITO
che alberga nell'animo degli esseri umani.
E ciò se si tiene conto del fatto che il DISCRETO inizia
con l'immensamente piccolo e finisce con l'immensamente
grande.
Il DISCRETO, insomma, è un QUASI INFINITO, la cui
conoscenza completa è anche in questo caso un
traguardo irraggiungibile, ed a cui dunque potremmo
accontentarci di 'tendere' come tensione.
Giovanni.
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1)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Friday, January 17, 2003 11:20 AM
Subject: Re: L'infinito non c'è di sicuro? ... Era [I raeliani e la Dr. Brigitte Boisselier a
> gibran_kl@yahoo.it ha scritto:
> Cosa immagini sulla frontiera dove
> termina per esempio lo spazio ?
Io penso che al di là della frontiera non
termina lo SPAZIO, ma c'è solo SPAZIO
occupato dal VUOTO.
Insomma, al di qua (dove siamo anche noi)
coesistono il VUOTO e la o le particelle
elementari che danno origine al nostro
Universo DISCRETO (finito e limitato).
Mentre al di là della frontiera c'è solo il VUOTO.
Al di là della frontiera che, se esploriamo,
evidentemente, finisce di essere vuoto.
Insomma, esiste solo l'atavico desiderio d'infinito,
e non l'infinito.
Giovanni.
fine
8)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Wednesday, January 01, 2003 10:36 AM
Subject: Re: Intelligenza artificiale
Dal dizionario che abbiamo in casa leggo:
CONTINUO: che non è interrotto
(dal latino 'continere' ovvero congiungere)
DISCRETO: distinto, diviso
(dal latino 'discretus' ovvero discernere, separare)
Giovanni.
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7)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Wednesday, January 01, 2003 5:33 PM
Subject: Re: Intelligenza artificiale
> G. Paolo ha scritto:
> Domanda: non è che per caso
> il 'continuo' sia composto da
> infiniti 'discreti' ?
Resta il fatto:
1) che il CONTINUO, lo ZERO e l'INFINITO sono del tutto superflui ai fini della rappresentazione numerica della Realtà
2) che il DISCRETO (finito e limitato, e che contempla il vuoto) è sicuro che esiste
3) che quasi sicuramente gli Antichi si sono inventati il CONTINUO e l'INFINITO perchè concepivano il MOTO solo in modo fluente ed appunto CONTINUO
4) che probabilmente è proprio quest'ultimo aspetto della vicenda che alimenta l'atavico DESIDERIO d'INFINITO che alberga nell'animo degli esseri umani.
Giovanni.
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From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Friday, January 03, 2003 5:27 PM
Subject: Re: Logica si o no ?
Le NOZIONI acquisite sono, in parte,
la risultanza di una serie di
ragionamenti logici, a partire da
alcuni concetti primitivi.
Scoprire che alcuni concetti primitivi
(ad esempio il continuo) sono del tutto ARBITRARI, e che c'è
certamente qualcosa che è sicuro che
esiste (ovvero il discreto), e che può dunque a buon diritto
rimpiazzare i primi,
scoprire ciò, dicevo, rende le eventuali
NUOVE NOZIONI, risultanza di una serie
di NUOVI ragionamenti logici, del tutto
legittime.
Rifiutarsi di accettare le NUOVE NOZIONI
rende, di conseguenza, impossibile
poter accettare anche le VECCHIE NOZIONI,
perchè entrambe sono il frutto del
ragionamento logico.
Giovanni.
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From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Monday, December 30
Subject: Re: Intelligenza artificiale
> Regulus ha scritto:
> Quanto si è lontani dal costruire
> un computer che ragiona ?
Intanto i computer già oggi 'percepiscono' il
mondo meglio di noi esseri umani.
E ciò semplicemente perchè alle nostre
macchine digitali 'insegnamo' la realtà
del DISCRETO, mentre ai nostri ragazzi
la favola del CONTINUO.
Si veda a tal fine la mia matematica senza zero
nell'Appendice n.1 di Ultimus.
E' solo una stupida ed inutile ostinazione
continuare a non abbracciare il solo DISCRETO.
A meno che non vogliamo attendere che
gli imminenti robot antropomorfi
ridano dei loro stessi creatori, a causa
dell'assurdo desiderio di INFINITO di
questi ultimi.
Giovanni.
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4)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Friday, December 27, 2002 10:49 AM
Subject: Re: Lista delle persone creative di it.scienza
Imitando le religioni, i fisici del
ventesimo secolo, storditi dal canto
delle sirene del delirio di onnipotenza,
hanno riempito, con le loro assurde
teorie sul tempo, il vuoto immenso che
esiste tra la realtà (discreta e limitata)
e il desiderio d'infinito a cui aspirano
gli esseri umani.
Giovanni.
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3)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Sunday, January 05, 2003 10:32 PM
Subject: Re: daAdoremusComputerLuceInTerraStellareall'AlienoSuperiore
Nel merito del precedente intervento posso
aggiungere che io ritengo che la genialità di
Einstein vada ridimensionata.
E ciò perchè la sua bravura è stata, semplicemente,
quella di inventarsi l'assurda dilatazione del tempo
per rendere MATEMATICAMENTE compatibile,
l'esistenza della scoperta di una velocità limite, con
l'invenzione dell'infinito del continuo.
Giovanni.
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2)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Thursday, January 02, 2003 5:43 PM
Subject: Re: Intelligenza artificiale
Io penso che esiste il DESIDERIO d'INFINITO,
ma non l'INFINITO.
E volendo, anche il DISCRETO, finito e limitato,
potrebbe alimentare l'atavico DESIDERIO d'INFINITO
che alberga nell'animo degli esseri umani.
E ciò se si tiene conto del fatto che il DISCRETO inizia
con l'immensamente piccolo e finisce con l'immensamente
grande.
Il DISCRETO, insomma, è un QUASI INFINITO, la cui
conoscenza completa è anche in questo caso un
traguardo irraggiungibile, ed a cui dunque potremmo
accontentarci di 'tendere' come tensione.
Giovanni.
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1)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Friday, January 17, 2003 11:20 AM
Subject: Re: L'infinito non c'è di sicuro? ... Era [I raeliani e la Dr. Brigitte Boisselier a
> gibran_kl@yahoo.it ha scritto:
> Cosa immagini sulla frontiera dove
> termina per esempio lo spazio ?
Io penso che al di là della frontiera non
termina lo SPAZIO, ma c'è solo SPAZIO
occupato dal VUOTO.
Insomma, al di qua (dove siamo anche noi)
coesistono il VUOTO e la o le particelle
elementari che danno origine al nostro
Universo DISCRETO (finito e limitato).
Mentre al di là della frontiera c'è solo il VUOTO.
Al di là della frontiera che, se esploriamo,
evidentemente, finisce di essere vuoto.
Insomma, esiste solo l'atavico desiderio d'infinito,
e non l'infinito.
Giovanni.