Il Cristo degli Abissi
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Prima un po' di introduzione (da un volantino):

Il Cristo degli Abissi è stato posto in una baia (Capo Croce) dell'insenatura di S. Fruttuoso di Camogli a 17 metri di profondità nell'agosto 1954.
La statua bronzea, opera dello scultore genovese Guido Galletti, raffigura un Cristo benedicente con lo sguardo rivolto al cielo e le braccia aperte in segno di pace.
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L'idea di ricordare con questa immagine quanti sono morti in mare e quanti al mare hanno dedicato la loro vita è stata di Duilio Marcante, fondatore del "Centro Mediterraneo Subacqueo di Nervi", che da lui ha preso il nome, pioniere delle immersioni e padre della moderna didattica subacquea sportiva.

 

Ed ora vediamo cosa succede.

La festa si celebra per ricordare la posa in mare della statua del Cristo, avvenuta il 27 Agosto 1954: come data, quindi, è stata scelta di festeggiarlo l'ultimo sabato di Agosto. Ultimamente, però (dal 1998 circa), capitava che in quei giorni il mare fosse un po' agitato, ed il tempo era mediamente bruttino. È stato quindi scelto di spostare la festa all'ultimo sabato di Luglio.

L'ultimo sabato di luglio si celebra la ricorrenza esclusivamente religiosa del Cristo degli Abissi. Da tutti i porticcioli intorno a S. Fruttuoso (da Pegli fino a Sestri Levante) partono battelli verso la località. La cerimonia, che parte appena fa buio, si compone di una processione dall'abbazia fino in spiaggia (alcune volte arrivavano fino all'eliporto, da un po' di anni fanno il giro corto dietro all'albergo Giovanni) composta di fedeli con la torcia accesa in mano. Arrivati in spiaggia, il "testimone" viene passato ad un gruppo volontario di sub (che si organizzano nella giornata), che, indossata la muta, e presa la torcia in mano, nuotano a pelo d'acqua verso Capo Croce, proprio sopra la statua del Cristo. Sia durante la processione su terra, sia durante quella in mare, è mozzafiato il silenzio che grava sul borgo. Le persone seguono con sincero stupore i puntolini neri illuminati dalle torce che si allontanano dalla spiaggia, mentre la voce di un organizzatore racconta cosa sta succedendo: quando i sub arrivano sulla verticale della statua, quando un sub si immerge a posare una corona di fiori sul basamento della statua, quando recitano una preghiera verso quanti in mare hanno perso la vita, quando infine il gruppo ritorna verso la riva. A questo punto comincia la messa celebrata in spiaggia (nel 1999 concelebrata dal parroco di S. Fruttuoso e da Don Nicolò, un sacerdote che ha seguito come sub anche la processione verso la statua!). La messa all'aperto è sempre suggestiva, anche perché, a differenza di quanto succede in chiesa, non siamo tutti girati verso l'altare. È normale che in spiaggia siamo messi un po' qui un po' là, e questa specie di confusione ordinata mi fa sentire più un essere umano, perdendo quelle rigidità che in chiesa ci sono. Comunque al termine della messa (verso le 23), la solita pilotina dei pompieri, che rallegra anche la Stella Maris, porge al cielo i suoi flutti illuminati, voltando le pompe verso l'alto e spruzzando tutto intorno l'acqua, mentre un riflettore illumina la scena dal basso. Un applauso liberatorio libera tutti dal silenzio, mai imposto ma tutt'altro, richiesto da ognuno di noi dal profondo del cuore, e si comincia finalmente a chiacchierare, a discutere della serata, mentre intanto ritornano i battelli, che tutto il tempo della cerimonia sono rimasti all'ancora al largo, e cominciano le operazioni di imbarco per tornarsene a casa (per ultimi quelli diretti a Camogli...). Un anno mi ricordo abbiamo preso l'ultimissimo battello, quasi all'una, quello che recuperava i lavoratori dei ristoranti: aspettavamo infatti Doddo che stava lavorando proprio al ristorante Giovanni. È stata un'ottima possibilità di rimanere fino a tardi nel borgo, quando ormai non c'era più nessuno... poi un anno o l'altro mi piacerebbe anche fermarmi a dormire... chissà!

Devo dire che gli altri anni, dopo la messa, venivano posti in mare i lumini colorati... Anche se le correnti tipicamente li facevano affondare tutti... però era il giusto compimento della serata, la baia di S. Fruttuoso è particolarmente stretta, e vedere la superficie del mare coperta interamente da puntini colorati era affascinante. C'era sempre poi qualcuno che ne approfittava per farsi il bagno di mezzanotte, intanto che portava a braccia i lumini al largo, oltre la risacca (io ero uno di quelli).

Intanto nel 2003 la statua del Cristo è stata rimossa dal basamento, portata in superficie, restaurata (gli hanno riattaccato la mano), e rimessa giù il giorno 17 luglio 2004, con una bella cerimonia. Ora è bella pulita, con un bel basamento, e speriamo che nessun'altro la danneggi ancora!