La gastronomia di Castel Viscardo è rappresentata da piatti
piuttosto semplici, ma ricchi di sapore e sempre innaffiati dall'ottimo vino.
Tra gli antipasti troviamo i caratteristici "crostini", cioè fette
di pane tostato e spalmato con paté di fegatini e con altre gustosissime salse,
nonché la bruschetta, condita con l'olio di produzione locale oppure con il
pomodoro o con i fagioli. Tra i primi piatti troviamo: il caratteristico "polentone"
con sugo di carne di maiale presa subito dopo la mattazione; gli "ombrichelli",
grossi spaghetti fatti a mano, che vengono conditi con i più svariati sughi.
Tra i secondi piatti c’é il caratteristico "buione", che viene preparato
con molti tipi di carne ma, soprattutto, con agnello, pollo, maiale; è cotto
in padella con aglio, rosmarino e con una buona dose di peperoncino; inoltre
troviamo i fagioli con le cotiche o conditi con sugo di maiale. Per quanto riguarda
i dolci, i più caratteristici sono il "Galletto e la Palomba" grossi
biscotti a forma dei suddetti animali, che vengono donati ai bambini della famiglia
(al maschietto il galletto, alla femminuccia la palomba) in occasione delle
feste di Pasqua. Le crostate sono poi dei veri capolavori, non solo quelle classiche
alla marmellata, ma anche quelle ricoperte da uno spesso strato di noci tritate,
che vengono preparate soprattutto in ricorrenza del le feste natalizie. Da non
dimenticare le semplici ma gustose "tortucce", grosse frittelle di
farina, acqua e lievito di birra, che vengono prima stese col matterello, poi
fritte. Possono essere gustate nei modi più svariati: con sopra lo zucchero
costituiscono un ottimo dessert, con il sale appetitose merende, con il prosciutto
o il formaggio degli ottimi antipasti. I segreti della cucina castellese sono,
dunque, nella sua semplicità, nell'ottima qualità dell'olio e del vino locali,
nell'uso del peperoncino e dei semi di finocchio, nella cottura che, in moltissimi
casi, viene effettuata sulle braci o in forni a legna, ed infine... nelle molte
ore di tempo occorrenti per allestire un pranzo.
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Tra gli antipasti troviamo i caratteristici "crostini", cioè fette
di pane tostato e spalmato con paté di fegatini e con altre gustosissime salse,
nonché la bruschetta, condita con l'olio di produzione locale oppure con il
pomodoro o con i fagioli. Tra i primi piatti troviamo: il caratteristico "polentone"
con sugo di carne di maiale presa subito dopo la mattazione; gli "ombrichelli",
grossi spaghetti fatti a mano, che vengono conditi con i più svariati sughi.
Tra i secondi piatti c’é il caratteristico "buione", che viene preparato
con molti tipi di carne ma, soprattutto, con agnello, pollo, maiale; è cotto
in padella con aglio, rosmarino e con una buona dose di peperoncino; inoltre
troviamo i fagioli con le cotiche o conditi con sugo di maiale. Per quanto riguarda
i dolci, i più caratteristici sono il "Galletto e la Palomba" grossi
biscotti a forma dei suddetti animali, che vengono donati ai bambini della famiglia
(al maschietto il galletto, alla femminuccia la palomba) in occasione delle
feste di Pasqua. Le crostate sono poi dei veri capolavori, non solo quelle classiche
alla marmellata, ma anche quelle ricoperte da uno spesso strato di noci tritate,
che vengono preparate soprattutto in ricorrenza del le feste natalizie. Da non
dimenticare le semplici ma gustose "tortucce", grosse frittelle di
farina, acqua e lievito di birra, che vengono prima stese col matterello, poi
fritte. Possono essere gustate nei modi più svariati: con sopra lo zucchero
costituiscono un ottimo dessert, con il sale appetitose merende, con il prosciutto
o il formaggio degli ottimi antipasti. I segreti della cucina castellese sono,
dunque, nella sua semplicità, nell'ottima qualità dell'olio e del vino locali,
nell'uso del peperoncino e dei semi di finocchio, nella cottura che, in moltissimi
casi, viene effettuata sulle braci o in forni a legna, ed infine... nelle molte
ore di tempo occorrenti per allestire un pranzo.