LINZ III
LINZ III: MERCATO NERO E BOMBARDAMENTI
<<II giorno dopo il Comando delle SS ci trasferì in un altro campo, chiamato Linz III, più distante dalla fabbrica e molto più grande del primo: per arrivarci si doveva attraversare un ponte di legno camionabile, posto sopra un torrente largo sei metri circa, situato presso il fiume Danubio, nel verde. Il dislivello tra la strada ed il piano del campo era di tre metri circa. Il Lager quindi si trovava più in basso: appena attraversato il ponte, la strada era in lieve discesa: a metà, sulla sinistra, c'erano le cucine e i magazzini delle provviste, più una piccola infermeria. Appena finita la discesa, per arrivare in Lager si voltava a destra dove correva uno stradino che serviva tutte le baracche; sulla sinistra era situata la piazza dell'appello. Le baracche in legno, costruite come in tutti gli altri Lager, erano una ventina, con l'ingresso al centro e, ai lati, le due Stuben, o cameroni La capienza era di 700-800 prigionieri per baracca, a volte anche 1000. Le costruzioni erano poste ad un'altezza da terra di circa 60 cm. Le circondava una passerella costruita con assi in legno massiccio, larga circa due metri, che serviva per il transito pedonale: forse era stata fatta per i momenti della piena del Danubio o per altri eventuali allagamenti. Ogni tre baracche c'era in comune un servizio igienico con lavatoio: era posto di fronte, subito attraversato lo stradino del campo.
Sul lavoro, nella fabbrica, le guardie SS erano sempre più nervose: tutto quello che ci facevano fare per ripristinare quanto andava distrutto nei bombardamenti, allo scopo di riprendere la produzione al più presto, due o tre giorni dopo veniva nuovamente distrutto da altri bombardamenti alleati. E loro avevano intuito che tutto questo a noi prigionieri non dispiaceva.>>
Pio Bigo, Il triangolo di Gliwice
Linz III. C'era un lager...Pio Bigo torna sul luogo e racconta com'era.
IL LAVORO COATTO
LA VIOLENZA 