IL LAVORO COATTO
Molti erano i luoghi in cui i prigionieri lavoravano fino allo stremo..... A Gusen nelle gallerie per costruire armi per la guerra del Reich...A Mauthausen nella cava, trasportando massi pesanti sui 186 gradini della "scala della morte"......
Mauthausen. La cava o "cantera"
<< La cantera è una profonda voragine aperta nel fondo di una valletta e per arrivarci bisogna andar giù per la collina lungo un ripido pendio per circa cinquecento metri, poi scendere tutti quei gradini che sembra non finiscano mai, tanti sono.In fondo al burrone provo un senso di smarrimento; so che in questo squallido luogo sono stati perpetrati migliaia di efferati omicidi.Alzo lo sguardo e vedo poco cielo e lontano, al di sopra delle alte pareti di pietra grigia che circondano il baratro.
(…) Chiamavano quel tratto il "muro dei paracadutisti", perché vi era un kapò a controllare la grandezza delle pietre e quando ne giudicava una troppo piccola, spingeva il disgraziato nel burrone. Conveniva perciò caricarsi di una grossa pietra e premuti dai kapò armati di bastone, salire la gradinata senza incespicare, perché la caduta di uno provocava una frana di uomini e di pietre che rotolavano fino in fondo fra urla di dolore.Ai piedi della lunga scalinata si formava un ammasso di pietre, ossa, pietre, carne, pietre, sangue. Quando le cadute erano scarse, provvedevano i kapò ad alimentare la strage.Si divertivano a verificare quante successive cadute provocava quella prima pietra o quell’uomo da loro spinto.Scommettevano sul numero dei morti ottenuti dai loro calci.Un facile tragico gioco di birilli umani. >>
Vincenzo Pappalettera, Tu passerai per il camino, Grandi Testimonianze MURSIA, Milano, 1965-1982.( pp. 113-114)
Mauthausen
Il muro dei "paracadutisti" La "scala della morte"
LA SPERSONALIZZAZIONE
LINZ III 