•  Proloco Cetraro(CS)

•  Guardia Terme (CS)

•  Concorso Nazionale Laino Borgo (CS)

•  Personale: Castello Medievale Cerisano (CS)

•  Personale: Serra Pedace (CS)

•  Personale: Bagatto Diamante (CS)

•  Fiera Nazionale Sant'Andrea Guardia Piemontese (CS)

•  Personale: Biblioteca Comunale Scalea (CS)

•  Primo Trofeo Internazionale Tour Eiffel (Parigi) Finalista

•  Collettiva: Galleria Arte Città Amica (TO)

•  Galleria il Sagittario (CS)

•  Premio Galleria Arte Moderna G.A.M. (TO)

Recensione

Oogni artista ha la sua storia.

Francesco Bulzis ha la sua, che si distingue tra quella degli altri.

Ha girato il mondo ed ha compiuto diverse esperienze: quela fondamentale per lui è l'uso di molteplici materiali che costituiscono i mezzi per la fusione con l'arte pittorica.

Alla materia si legano le tecniche con le quali raggiungere gli scopi artistici e manifestare una sensibilità più aderente al gusto del nostro tempo.

Con queste tecniche e con questi tipi di rappresentazione, Francesco Bulzis fa dell'arte vera e con le sue opere riesce a dimostralra. La sua è anche arte moderna, per il ritmo la velocità la forza epsressiva del colore, la sua struttura dicomica dell'immagine che si tiene fuori da qualsiasi astrusità.

Il suo obiettivo è quello di creare, al posto di un realismo fotografico, uno scenario di astratte figurazioni. Francesco Bulzis esercita un elevato grado di libertà nella scelta dei temi, colori, figure, motivi e materiale (drappi, pigmenti, legno, olio, acrilico e matite) servendosi delcolore e della materia per costruire, l'immagine e darle forza narrativa ed emotiva: in questo sta l'importanza del ritratto di Govinda, dei Legami ed altri.

Bulzis sente il dovere di collegare alla luminosità dell'acqua e al mondo floreale le proprie radici, per esaltare l'espressione artistica figurativa e la tecnica polimaterica adoperata con scrupolosità e resa idonea a dare all'impianto della composizione un respiro di bellezza ed una ampiezza naturale. Ciò vuol significare che profondo e amoroso è il suo attaccamento alla realtà concreta, alla natura. Egli predilige i fiori che sollecitano il sogno, spalancano il cuore alle tenerezze; Le nature morte che accordano mirabilmente il raffinato cromatismo all'abile distribuzione spaziale delle forme, la ritrattistica che da rilievo alla plasticità della figura, all'analisi psicologica e alle emozioni estetiche. Nella raffigurazione dei tulipani, delle rose, dei girasoli, esplode un energia pittorica, mentre la luce dilaga nel battito profondo della materia intrisa di vivacità e di valori visivi. L'affascinante esecuzione (La fine del volo) trasporta la realtà riconoscibile nell'allegorai dell'uomo contemporaneo che cade nella pena d'altri giorni, inchiodata al calvario della vita. Non a caso, nell'opera Serata Danzante appare sul grigio sfondo una croce, mentre i grattacieli oscillano e scoppiano. La Fuga, Il Sacerdote, Lo Sciamano sono figure che soddisfano l'interesse per l'alchimia e il desiderio di trovare la guarigione in una cattività magico-religiosa in elementi di civiltà diverse da quella dell'Occidente.

Paul Klee facendo un viaggio in Tunisia e scoprendo definitivamente il colore disse: “Questo è il momento più felice della mia vita: il colore ed io siamo una cosa sola. Sono pittore.”

Critico Vincenzo Napolillo