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Recensione
Fortified School non ha raggiunto il successo che meriterebbe. È stato poco pubblicizzato ed è rimasto sconosciuto ai più: nonostante ciò chi ha avuto l'occasione di leggerlo ne è rimasto favorevolmente impressionato.
L'ambientazione è futuristica e decadente, ma questa volta non ci troviamo in un futuro post atomico: la fortezza è una sorta di moderno lager, frutto di una lucida e consapevole perversione dell'uomo, è l'inferno dantesco ricreato al computer e inserito nel bel mezzo del Giappone. Non è casuale il riferimento a Dante: gli "studenti" sono sottoposti a torture, fisiche e psicologiche, che in quanto a crudeltà non sono da meno a quelle pensate dal noto scrittore. La conseguenza è il dilagare della violenza e della follia, si crea un selezione "naturale" dettata dalla legge del più forte, la vita ormai non ha più alcun valore. È l'inferno terrestre senza speranza e senza futuro.
Tuttavia, in mezzo a tanto male, si intravede un lieve barlume. Questo spiraglio di luce, fiore tra le rovine, stella solitaria, non è da ricercarsi in un singolo personaggio: è nel cuore dei dannati, di tutte le vittime della fortezza, e sarà proprio la forza di questo sentimento ad avere la meglio sul frutto malato di una società priva di ogni regola morale e di ideali.
Fortified School è stupendo. Non è assurdo…è la trasposizione esasperata e surreale della nostra società.
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