Scuola di Medicina Naturale So Wen

Sede di Milano

 Tesi di diploma in Agopuntura

dott. Marco Zancanella  

Ipotesi di riproduzione del processo - procedimento di conoscenza che gli antichi cinesi hanno seguito per scoprire l'agopuntura:

Studio della fisiologia energetica con tecniche soggettive di rilassamento e respirazione

 Relatore: dott. Alberto Lomuscio

  

Anno Accademico 2001/2002

 

Indice

 

 

Ipotesi sul processo di conoscenza usato dagli antichi cinesi per scoprire la fisiopatologia dell'agopuntura  

Costruzione del metodo per lo studio soggettivo della fisiologia energetica

Impostazione generale del corso

Pre requisiti soggettivi: disponibilità, rispetto, condivisione

Particolari del metodo di studio soggettivo: gli esercizi, il gruppo

Attuazione del corso sperimentale per lo studio soggettivo dell'agopuntura

Verifica dei risultati  

Commenti  

Conclusione  

 

INTRODUZIONE

 

Lo studio dell'agopuntura propone contenuti profondamente diversi da quello della medicina occidentale.

E' evidente che differenti culture si esprimono con altrettante forme di cura ed altrettanti sistemi e tecniche terapeutiche.

Ma a differenza di tutte le altre medicine, quella cinese non appare un semplice embrione di questa nostra attuale. Quella, non è ne semplice, ne primitiva.

Pur essendo utilizzata da migliaia d'anni, non ha nulla dell'empirismo approssimativo e limitato della nostra medicina antica, o delle medicine del terzo mondo. Anzi, quella cinese ci risulta stupefacente per la complessità del suo "impianto culturale" e sono misteriosi molti suoi risultati clinici. Per di più, ci risulta praticamente inspiegabile nei suoi assunti e perfino nelle sue tecniche.

"Ciò che colpisce nella storia della medicina cinese è che la Tradizione radicata a partire dai tempi dell'Imperatore Giallo Huangdi e le prime formulazioni scritte di questa scienza … appaiono come la presentazione di una dottrina coerente, globale, completa, come un insieme di conoscenze, come una teoria così soddisfacente che in tanti secoli non si sono potuti apportare miglioramenti degni di nota. Ci troviamo di fronte ad una situazione straordinaria di un popolo che, all'alba della propria civiltà, è già in possesso di conoscenze stupefacenti." (1)

I contenuti dell'agopuntura non sembrano avere alcuna relazione con la nostra clinica, la fisiopatologia, e neppure con l'anatomia! Anche i termini medici sembrano intraducibili e ci vogliono specialisti particolari per la stessa lettura di quei testi. Tuttavia mostra una potente efficacia anche sui nostri pazienti moderni ed occidentali (2).

Ma perché non riusciamo a capire questa medicina? Perché ci sembrano così incredibili e così apparentemente campate per aria le sue affermazioni? O meglio, come hanno fatto gli antichi cinesi a scoprirle?

Perché le nostre potenti tecnologie scientifiche non sono in grado di confermare, o smentire le leggi dell'agopuntura e la loro fisiologia energetica?

Queste domande sono tanto sconvolgenti quanto semplici e si possono tentare varie possibili risposte:

  1. considerare l'agopuntura poco più che una pratica primitiva espressa in modo bizzarro, al massimo pittoresco, ma con nessuna attendibilità o rilevanza;
  2. ingigantire i vaghi e parziali riscontri scientifici e trarne spunti per una agopuntura riflessoterapica "scientifica";
  3. enfatizzare l'alone magico dell'agopuntura integrandola nella nuova moda, tipo "new age", assumendo e facendo finta di aver capito qualche termine orientale e deformando le nostre conoscenze occidentali per tradurlo.

Sono tutte possibilità che mi sembra di vedere già attuate nelle nostre scuole di medicina e nei nostri ambulatori. Ma sono risposte parziali che considerano l'agopuntura da uno o da un altro punto di vista ed ignorano sempre la completezza dei dati che abbiamo a disposizione.

Possiamo sintetizzare le inquietudini che lo studio dell'agopuntura ci propone nella domanda: "Quale è stato il processo - procedimento di conoscenza che gli antichi cinesi hanno seguito per scoprire l'agopuntura?"

In questa tesi cerchiamo di ricostruire quel processo di conoscenza che ha consentito la scoperta originaria del corpo di conoscenze fisiopatologiche dalle quali è partita poi la Tradizione dell'agopuntura: la scoperta dei meridiani, dei punti, gli zang - fu e le varie "leggi" dell'agopuntura.

 

 

Ipotesi sul processo di conoscenza usato dagli antichi cinesi per scoprire la fisiopatologia dell'agopuntura

 

Gli aspetti culturali generali entro i quali si svolgeva il loro pensiero e la loro cultura sono enormemente lontani non solo dai nostri attuali, ma anche da tutto ciò che è avvenuto nella nostra cultura antica. Non intendiamo minimamente presumere di avere un quadro completo di quel contesto e siamo consapevoli dei grandi limiti che le nostre approssimazioni contengono..

Ci sembra, comunque, interessante tentare questa "impresa impossibile" anche per mettere alla prova e, possibilmente, onorare le nostre risorse culturali occidentali.

Quel contesto culturale è difficilmente ricostruibile, ma evidentemente favoriva un intelligere particolare attraverso il quale le leggi dell'agopuntura erano evidenze immediate.

Possiamo ipotizzare che le scoperte dell'agopuntura dipendano da un uso particolare dell'intelligenza con il quale i nostri antichi Colleghi hanno osservato la vita e le evidenze cliniche.

Una ricerca (3) descrive 7 tipi di intelligenza nell'uomo: 1) linguistica, 2) musicale, 3) logico-matematica, 4) spaziale, 5) fisica-kinestesica, 6) intra-personale, e 7) inter-personale; quella che noi utilizziamo nella nostra scienza medica è certamente quella logica-matematica.

Non è però la sola che abbiamo, ne la sola che avevano i nostri antichi Colleghi cinesi.

Loro avevano ben poca attitudine per la razionalità, nel senso che non avevano strumenti tecnici, ne contesti culturali per utilizzarla. Quella logico-matematica è, forse, il tipo di intelligenza che meno troviamo nei loro testi, basti pensare ai significati che attribuivano ai numeri: li utilizzavano più in chiave mistica che matematica. (4)

Per riprodurre il processo di conoscenza attraverso il quale le leggi dell'agopuntura sono state scoperte dobbiamo, quindi, concepire procedimenti di ricerca che utilizzino le forme di intelligenza diverse da quella logico - matematica.

Per ricercare le loro forme di pensiero possiamo rileggere i loro documenti antichi.

I testi antichi contengono numerosi riferimenti a tecniche di meditazione, di respirazione ed esplicite raccomandazioni sull'atteggiamento mentale del medico. Tali istruzioni possono sembrare ad un primo approccio le solite espressioni magico-religiose tipiche di tutte le medicine primitive, ma possiamo anche riconsiderarle leggendole come fossero i criteri guida dello studio del medico, qualcosa di vagamente analogo alle nostre procedure per rendere verificabile una osservazione e ripetibile l'evidenza di un fatto o di una legge.

Ad esempio, possiamo rileggere il primo capitolo del SoWen (5) nel quale vengono indicati almeno quattro livelli di "sapienza" ai quali ne corrispondono altrettanti sul controllo della salute e della vita. Vedi figura 1.

 

Figura 1: definizioni tratte dal capitolo 1 del SoWen

Livelli di sapienza

Caratteristiche principali

Relazioni con Yin Yang

Azioni pratiche

Stato di salute personale

Autentici

Padroni del cielo e della terra

Tengono nelle mani lo Yin e lo Yang

espiravano ed inspiravano le essenze ed i soffi; saldi in loro stessi grazie alla custodia degli Spiriti, nelle loro carni, realizzano l'unità.

Così raggiungono la stessa longevità del Cielo/Terra senza conoscere altro termine. Essi, vivono della Via.

Assoluti

candidi nella loro virtù, perfetti nella loro Via,

compongono armoniosamente lo yin e lo yang e si regolano in funzione della Quattro stagioni

rinunciano al mondo ed abbandonano la vita della gente comune, accumulano le essenze per l'integrità degli Spiriti, vagano liberamente tra Cielo e Terra, percependo con lo sguardo e con l'udito ciò che sta al di là degli Otto confini del mondo.

Essi, accrescono ed intensificano la loro longevità naturale fino a raggiungere lo stato degli uomini Autentici

Santi

Disponegono di tutto secondo l'animazione armonizzata del Cielo/Terra

si conformano all'ordine naturale espresso dagli Otto venti.

Incontrano le bramosie e le passioni che agitano il mondo, senza provare irritazione o risentimento; la loro condotta è libera da ogni desiderio e staccata dal mondo; le loro maniere seguono la consuetudine, ed è senza provare alcun desiderio che essi considerano il mondo. All'esterno, non oberano di faccende il loro corpo, all'interno, non si affliggono con preoccupazioni; la contentezza serena è ciò che ricevono; si occupano del pieno possesso di loro stessi..

Mantenendo il loro organismo in perfetto stato ed evitando la dissipazione delle essenze/Spiriti, giungono a diventare centenari

Sapienti

promulgano le leggi del Cielo/Terra raffigurano il sole e la luna, distinguono ed ordinano pianeti e costellazioni,

seguono le correnti alterne dello yin/yiang,

separano e differenziano le Quattro stagioni descrivono ciò che, dall'Alta antichità, unisce la Via.

Riescono così a portare la loro longevità al massimo ed a raggiungere il limite del loro tempo.

Sembra rilevante il fatto che il primo e più importante testo dell'agopuntura nel suo primo capitolo indichi un programma di formazione per coloro che vogliono migliorare la vita e fare i medici.

Vengono descritte le tappe principali dell'acquisizione del saper fare, ma anche del saper essere per poter progredire al livello successivo.

Si inizia con una specie di laurea, il livello dei Sapienti che conoscono le leggi del Cielo/Terra; è il primissimo gradino che sembra orientato allo studio delle leggi del mondo.

Al secondo livello di formazione, diventa chiaro che l'oggetto della formazione è il mondo soggettivo: "si occupano del pieno possesso di loro stessi"; così il loro saper fare si allarga oltre "i limiti del loro tempo".

Il terzo livello si concentra non tanto nel saper "seguire", o nel conformarsi "all'ordine naturale", ma nel saper comporre armoniosamente lo yin e lo yang, la capacità di creare la salute. Questo fa si che "accrescono ed intensificano la loro longevità naturale". Anche se non vengono specificati i dettagli di questo stadio di formazione, ci viene facilmente alla mente quella che anche nel nostro codice deontologico è la massima aspirazione: fatto salvo il "primum non nocere" (che corrisponde grossomodo ai primi due livelli del seguire e conformarsi all'ordine naturale), anche noi auspichiamo che il medico intuisca e sia l'operatore di processi di guarigione che trascendono la scienza (in co-scienza).

Nel testo antico si precisa quale tipo di studio è necessario per questo livello. Se nei precedenti era richiesto conoscere le leggi del cielo/terra (la nostra scienza) e conoscere se stessi, al terzo livello lo studio avviene quando gli studenti "rinunciano al mondo ed abbandonano la vita della gente comune" … "percependo con lo sguardo e con l'udito ciò che sta al di là": sembrano riferimenti ad uno studio soggettivo che allena i sensi in stati di coscienza non ordinari. Si abbandona l'elaborazione intelligente delle evidenze che vengono veicolate dai sensi fisici per allenare una percezione extrasensoriale.

Il livello massimo previsto nella formazione descrive succintamente coloro che vengono chiamati "uomini autentici": "padroni del cielo e della terra". La loro attività pratica fondamentale è: "inspirano ed espirano".

Riassumendo:

nel primo livello lo studio è nel separare, differenziare e descrivere il mondo fuori di sè;

nel secondo lo studio è nel possesso di se stessi;

nel terzo lo studio esercita i sensi su piani di realtà che travalicano il mondo oggettivo;

nel livello massimo lo studio sembra avvenire nell'ascolto della respirazione "espiravano ed inspiravano le essenze ed i soffi; saldi in loro stessi grazie alla custodia degli Spiriti, nelle loro carni, realizzano l'unità".

Nello stesso capitolo ci sono altre indicazione sulle materie di studio: si legge che è necessario "osservare la Via, regolarsi sullo yin/yang e raggiungere l'Armonia con Pratiche e Numeri".

I Numeri assomigliano a segnali stradali che indicano percorsi di conoscenza, senza la pretesa di essere istantanee della realtà; numeri come sintesi della meraviglia della realtà, non come freddo risultato del rapporto tra una qualità fisica dell'oggetto e la stessa in un altro.

In pratica i numeri vengono usati come provocazioni per stimolare ed orientare la riflessione necessaria a studiare la realtà in chiave poetica, con lo scopo di penetrarne progressivamente il significato.

Le Pratiche sono la dietetica, gli esercizi respiratori, ginnici e la meditazione.

Nei testi antichi di medicina non si descrivono in dettaglio le tecniche psicologiche impiegate per meditare sulla meraviglia dei numeri o per praticare le discipline dietetiche, o di concentrazione mentale. Comunque, questa didattica sappiamo essere stata curata da vere Scuole che hanno prodotto una miriade di metodiche (le varie forme di yoga, le arti marziali ecc.) e pratiche religiose che hanno pervaso tutti gli aspetti della cultura cinese.

Altre indicazioni dai testi:

* "a quelli che sanno, la conservazione della loro forza; a quelli che non sanno, l'invecchiamento". "la dove quelli che hanno la conoscenza vedono il simile, gli ignoranti vedono le differenze. Agli ignoranti manca sempre qualcosa, e quelli che hanno la conoscenza hanno in abbondanza. Abbondanza che si manifesta in finezza ed acuità di orecchie ed occhi, in un corpo vivace e robusto;.."

* Lo studente, al capitolo 8 del SoWen ringrazia e dice ".. ho capito bene questi principi.. , ma non oso accettarli senza aver praticato il "trai gioi (astinenza) e senza aver scelto il giorno fausto. …rinchiude questo studio nel tempio dei libri sacri con lo scopo di trasmetterlo alle future generazioni".

Lo studio può essere completamente compreso, ma è necessario un secondo passaggio prima che venga "accettato" dallo studente. Egli deve fare una qualche altra azione, che riguarda il lavorare su di sè.

Si parla anche di trasmettere la conoscenza alle future generazioni non come semplice trascrizione di dati, ma come loro inserimento in contesti spazio temporali (giorno fausto, luogo sacro - tempio) che possiedono valori centrali per la comunità.

* Al capitolo 25 ".. l'agopuntura esige una concentrazione di spirito …"

 

 

Costruzione del metodo per lo studio soggettivo della fisiologia energetica

 

Un procedimento di conoscenza che possa rendere verificabili direttamente le leggi dell'agopuntura meriterebbe approfondite premesse epistemologiche, filosofiche, psicologiche e pedagogiche, ma ci limitiamo a richiamare i concetti scientifici principali a cui intendiamo aderire per rendere plausibile questa sperimentazione e riproducibili le sue procedure.

Si possono ipotizzare esperienze, o tecniche psicologiche adatte allo studio della fisiologia energetica distinguendo due livelli progressivi.

I primi esercizi mirano ad allenare la propria attenzione e consapevolezza alla percezione dei vari aspetti della propria vita attraverso l'ascolto dei propri sensi in stato di rilassamento.

Un secondo livello di esercizi viene sviluppato permettendo all'attenzione ed alla consapevolezza di esplorare la propria fisiologia interiore attraverso la percezione diretta del funzionamento della respirazione.

Il contesto che viene individuato come ottimale è quello dell'esperienza in gruppo in quanto consente a ciascuno un confronto immediato rassicurante con i compagni, risulta indispensabile per la verifica dei risultati e favorisce una migliore comprensione delle tecniche utilizzate.

Il primo livello

Il primo livello di esperienze utilizza tecniche di rilassamento e visualizzazione in parte guidate ed in parte autogene. Si tratta di esercizi nei quali il collega può prendere consapevolezza del funzionamento di una attività soggettiva esprimibile anche col "linguaggio" dei sensi e si allena ad una comprensione elementare dei significati che tale linguaggio esprime: freddo-caldo, pesantezza - leggerezza, luce - buio, colori, sapori e varie forme di percezione anche emozionale.

Le sensazioni soggettive vissute durante il rilassamento sono facilmente analizzabili coscientemente: quindi possiamo dire che l'attività corticale elabora informazioni dagli apparati di senso. Si tratta di sensazioni che portano alla coscienza lo stesso linguaggio che ci descrive il mondo esterno (caldo, freddo, luce, suoni, ecc.) o la nostra relazione con esso (propriocettività); durante il rilassamento questo sistema sensitivo-propriocettivo dovrebbe, nell'intenzione, essere a riposo in quanto la persona annulla tutte le attenzioni al mondo esterno (chiude gli occhi, si ferma, ecc.) ed invece, più il rilassamento è profondo, più possono essere percepite intense sensazioni, visive, o propriocettive, o esterocettive che esprimono un qualche squilibrio interno che stimola questi o quei recettori, questo, o quell'apparato di senso.

Queste sensazioni possono essere ascoltate, o studiate in chiave energetica in quanto si può ipotizzare che siano l'espressione di un qualche movimento fisiologico, o meglio, che siano la modalità con cui un dato evento fisiologico-energetico si può manifestare alla coscienza della persona: la sensazione di freddo è connessa alla loggia dell'acqua, quella della pesantezza alla terra, ecc.

E' molto importante che queste tecniche siano condotte con gradualità adeguata alla preparazione culturale ed alla motivazione della persona. Nella maggioranza dei casi queste sensazioni soggettive durante il rilassamento sono molto piacevoli. In ogni caso, devono essere considerate dal soggetto non come scoperte di una nuova "realtà reale" interiore, ma come l'evidenza indiretta di una fisiologia vitale che si esprime attraverso i sensi a livello soggettivo.

Questa descrizione assomiglia alle considerazioni psicologiche che banalmente si fanno attorno ai sogni. Essi non sono reali, ma evidenziano un mondo mentale inconscio, quest'ultimo si reale, anche se misterioso.

Allo stesso modo, durante l'esercizio del rilassamento la persona sente percezioni con apparati sensoriali orientati alle relazioni con la realtà fisica esterna, in quanto gli stessi apparati trasmettono invece informazioni che esprimono lo stato della fisiologia interna: schemi di contrazione condizionati da emozioni, abituali assetti vasomotori, irritazioni nervose anestetizzate, ecc., il tutto definibile sinteticamente molto meglio con linguaggio analogico come, ad esempio, "vento" che eccita una contrattura, o fuoco che dà vasodilatazione, oppure metallo che dà dolore trafittivo ecc.

Questa prima fase di esperienze soggettive può produrre già un importante risultato in termini di opportunità di formazione all'agopuntore. Può consentire una verifica diretta del tipo di linguaggio utilizzato dagli antichi cinesi per la descrizione della loro fisiologia energetica e della loro medicina. Dall'altro lato, può costituire una opportunità molto pratica per la comprensione del linguaggio e delle leggi della medicina cinese.

È noto che nelle tecniche di rilassamento assieme alle sensazioni fisiche soggettive le persone esperimentano anche emozioni, immagini mentali e sentimenti. Possiamo quindi ipotizzare che questo primo livello di tecniche soggettive possa consentire la comprensione dei fenomeni energetici anche per ciò che concerne la corrispondenza psicosomatica presente nella medicina cinese.

La psicologia occidentale ha descritto le esperienze di rilassamento e di visualizzazione guidata come stati di coscienza vigile relativamente vicini allo stato di veglia. Durante il rilassamento si verifica un cambiamento nella funzione cerebrale che si manifesta con un rallentamento delle onde cerebrali da quelle beta a quelle alfa. Queste sono tipiche del dormiveglia, ma anche dello stato di concentrazione creativa dell'artista, o del bambino nel suo coinvolgimento ludico.

Nel primo livello di studio della fisiologia energetica cinese utilizziamo questo tipo di attività cerebrale ed il suo correlato stato di coscienza, lo stato di rilassamento e di visualizzazione.

Altre tecniche psicologiche occidentali consentono stati di coscienza leggermente più "profondi", sia nel senso elettroencefalografico, sia nel tipo di esperienze soggettive che rendono possibili. Tra queste tecniche ci sembra interessante quella del Rebirthing (7) che utilizza l'ascolto del respiro.

Il secondo livello

L'ascolto del respiro è un atto molto immediato e si presenta ricco di ulteriori opportunità per lo studio soggettivo della fisiologia energetica. Sappiamo quanto esso sia da sempre connesso simbolicamente con l'esistenza umana, quanto si modifichi in sintonia con i nostri pensieri ed emozioni, e quanto sia coinvolto in tutta la nostra comunicazione (la parola è una la modulazione dell'espirazione); contemporaneamente il respiro è una manifestazione anche esterna di una delle funzioni vitali ed organiche. Inoltre, questa funzione si esprime in un ciclo, l'inspirazione e l'espirazione. Sono caratteristiche che ritroviamo nei testi antichi: una fisiologia che descrive contemporaneamente il funzionamento somatico e psichico, la dinamica del ciclo yin yang

La medicina occidentale descrive approfonditamente il ciclo della respirazione polmonare: i movimenti della gabbia toracica che determinano la ventilazione polmonare con il gioco di pressioni positive e negative; il flusso laminare dell'aria nell'albero bronchiale che si espande nell'enorme superficie alveolare dove avvengono complessi processi fisici di diffusione dei gas, di regolazione del pH, di evaporazione e scambio termico; una meravigliosa complessità fisico-chimica tutta "materiale"; la nostra fisiologia descrive il suo controllo da parte del sistema nervoso con regolazioni a vari livelli: da quello spinale, a quello del tronco cerebrale, ai più raffinati controlli diencefalici, fino a quelli corticali che rendono questo ciclo fisiologico facilmente controllabile volontariamente e, ciò che a noi interessa, facilmente "ascoltabile".

La respirazione polmonare è però solo l'espressione esterna di un processo vitale molto più profondo che avviene in ogni cellula del corpo nella respirazione endocellulare. Non è possibile pre definire quali siano i limiti di ciò che è "ascoltabile" nella respirazione.

Da un punto di vista anatomico, possiamo considerare che il nostro atto di ascolto cosciente del respiro sia una funzione corticale che senz'altro coinvolge il torace del nostro omunculus nell'area sensitiva somatica post Rolandica.

Se possiamo localizzare l'ascolto cosciente del respiro nell'attività della corteccia sensitiva, non è escluso che attraverso un adeguato training tale attività corticale divenga "sensibile" ed elabori, non solo informazioni esterocettive che provengono dalla gabbia toracica (quelle facilmente ascoltabili anche ad occhi aperti in ogni momento), ma possa riconoscere anche altre attività neurologiche connesse alla respirazione ai vari livelli del SNC (tronco, ipotalamo, diencefalo). Ad esempio, potranno essere di identificazione relativamente facile le interconnessioni tra il ritmo e la profondità del respiro e le attività ipotalamiche coinvolte negli stati emozionali (dal riso al pianto, dal dolore al godimento). Probabilmente, possono essere percepite le ripercussioni sulle escursioni respiratorie determinate da vari "blocchi energetici": dal nodo in gola, all'infezione delle vie urinarie, o all'artrite del ginocchio. Esistono nuclei della respirazione anche nel tronco cerebrale ed in teoria ogni attività fisiologica può disporre di connessioni indirette ai nuclei della respirazione ai vari livelli del SNC.

Il procedimento di conoscenza, o la procedura, dovrà essere chiara e riproducibile affinchè chiunque applicandola possa riprodurre le eventuali scoperte possibili.

In questa tesi il procedimento di conoscenza sperimentato è un corso ideato dallo scrivente sulla base delle proprie conoscenze e considerazioni. Risulta quindi ovvio che la procedura, le tecniche sono oggetto a loro volta di osservazione critica. La definizione del procedimento ottimale non potrà che emergere da un progressivo lavoro di validazione per individuare le tecniche, o procedure di conoscenza più efficaci allo scopo e quelle che, al contrario, presentano controindicazioni, o problemi di qualunque tipo.

 

 

Impostazione generale del corso

 

L'ascolto, o l'esplorazione soggettiva della propria "fisiologia energetica" è semplice e diretto, ma può essere proposto secondo una sequenza che risponda ad un qualche criterio.

Ad esempio, si possono considerare i temi più generali della fisiologia in agopuntura come oggetto delle prime esperienze soggettive e, via via, proporre tecniche soggettive sempre più mirate ai dettagli. Allora scegliamo per primi temi generali, come quello dello yin /yang, poi le logge energetiche, i meridiani principali con i punti, ecc.

Oppure, si possono considerare le diverse forme di attività mentale connesse alle tecniche di introspezione: dall'ascolto del corpo ad occhi aperti in onde cerebrali beta, a quello in onde alfa del rilassamento profondo, a quelle ancora più lente del rebirthing. Allora proporremo tecniche ad occhi aperti, altre in stato di rilassamento superficiale, altre ancora in stato di rilassamento profondo, pur sempre in uno stato di coscienza vigile.

Oppure ancora, si può considerare che il grado di studio della fisiologia energetica cresca col livello di abilità all'introspezione dello sperimentatore/medico. Allora, ci aspetteremo potenzialità di studio progressivamente crescenti mano a mano che il medico si allena alle tecniche soggettive; quindi, capacità di verifica soggettiva della fisiologia energetica crescenti dalla prima esperienza alla seconda, .. alla quinta.

Può essere opportuna qualche chiarificazione dei termini: "fisiologia energetica", "introspezione" ed "onde cerebrali".

Per "fisiologia energetica" intendiamo le descrizioni riportate nei testi di agopuntura cinese relative al funzionamento della vita nel corpo umano. Sono descrizioni che hanno poche o nessuna corrispondenza con la nostra fisiologia umana, ne sul piano del linguaggio, ne su quello del riscontro oggettivo. Tra le due fisiologie ci sono solo analogie poetiche molto vaghe anche se quella cinese è una fisiologia fondamentale per il lavoro diagnostico e terapeutico e quindi evidentemente dovrebbe corrispondere alla descrizione di una realtà che risulta oggettiva e quindi verificabile. E' il centro del presente studio.

Per "introspezione" intendiamo l'abilità di ascoltare se stessi in tutti gli aspetti. Per semplicità facciamo riferimento al lato fisico, a quello emotivo, mentale e spirituale. L'introspezione che consideriamo è quella con la quale il collega si accorge, vede, sente, o prende coscienza di qualcosa del suo corpo fisico, o del suo mondo emozionale, o mentale, o spirituale.

Con il riferimento alle "onde cerebrali" si intende riferirsi ai diversi stati di funzionamento del cervello che sottendono diversi stati di coscienza sperimentati durante lo studio. In pratica lo studio ipotizza che la fisiologia energetica possa essere esplorata in uno stato di coscienza connesso al rilassamento profondo, cioè in onde cerebrali alfa o teta. Gli stati di coscienza che si intende utilizzare nello studio sono quelli del rilassamento anche profondo. Essenziale, perciò, sarà l'acquisizione da parte dei medici della abilità di utilizzare questi stati di coscienza in modo "cosciente", cioè in uno stato di pieno controllo e dominio dei propri sensi e delle proprie reazioni.

 

Pre requisiti soggettivi: disponibilità, rispetto, condivisione

Il medico che desidera verificare soggettivamente le leggi dell'agopuntura deve essere disponibile a rivolgere verso se stesso attenzione e spirito di osservazione in un procedimento di conoscenza personale che necessariamente coinvolge tutto il suo essere psico-fisico-spirituale. Questa disponibilità consiste in una libera e cosciente scelta di osservare i propri aspetti anche più intimi e personali con l'onestà del ricercatore ed il necessario equilibrio.

Questo può sembrare un limite alla scientificità del metodo, una non ripetibilità della procedura di conoscenza delle leggi dell'agopuntura, data l'unicità di ciascuno di noi. Accettiamo questo limite, se tale può sembrare, ma osserviamo che qualunque scienziato deve acquisire una formazione professionale che lo rende in grado di leggere un vetrino microscopico, o una lastra, o un elettrocardiogramma e che, per acquisire tali abilità, dovrà superare i corrispondenti training di formazione. Intendiamo ipotizzare un training adatto per verificare le conoscenze mediche dell'agopuntura.

Certamente qui incontriamo una differenza sostanziale rispetto ai training di formazione professionale necessari per le nostre tecnologie: per queste la formazione medica consiste nell'acquisire l'abiltità a pratiche esterne ed a conoscenze razionali; per l'agopuntura la formazione che ipotizziamo riguarderà pratiche interiori e la conoscenza di sé. Sembra una differenza di formazione abissale, ma ci appare comunque necessaria in quanto coerente con le differenti culture mediche. Se queste culture mediche sono così diverse come abbiamo detto sopra, è ragionevole incontrare altrettanta differenza nel loro metodo di studio. Ci sembra importante soprattutto esplorare la plausibilità e la riproducibilità del procedimento di conoscenza per mettere ogni collega nelle condizioni di verificare di persona, in ciò assumendo dal metodo scientifica il massimo rigore.

La disponibilità soggettiva del collega è quindi un comune criterio di selezione che non tutti i colleghi saranno interessati a superare, così come, molti di noi hanno scelto di non addestrarsi allo studio della radiologia e non sanno leggere una TAC: ma questo nostro diniego non rende la radiologia meno "scientifica" ed attendibile.

Oltre questi aspetti sulla disponibilità dichiarata, sono ipotizzabili nei colleghi partecipanti, resistenze soggettive anche inconsce durante questo training mentale.

Ad esempio, durante il programma alcuni colleghi possono attivare dei processi psicologici per la non opportunità di prendere coscienza di sofferenze rimosse. Possono essere resistenze soggettive importanti dovute a blocchi psicologici, o a traumi psichici pregressi per le quali vengano inibite le loro intenzioni di introspezione e di conseguenza limitate le evidenze di fisiologia energetica che possono riconoscere.

Forse tutti noi abbiamo importanti resistenze per questo tipo di studio soggettivo in quanto esso è poco famigliare alla nostra cultura e non certo favorito dai nostri comuni condizionamenti culturali, o dalle condizioni di vita moderna, così diverse da quelle degli antichi cinesi.

Queste resistenze quindi risultano, probabilmente, tanto comuni da poter essere considerate normali.

Allo scopo di rendere irrilevante questo tipo di "non disponibilità" inconscia, si prevede un ambito di esplorazione introspettiva orientato verso aspetti semplici e "normali" della persona. L'efficacia delle tecniche proposte sarà verificata anche da questo punto di vista: dovranno essere tecniche psicologiche che risultino gentili ai partecipanti. In pratica, le tecniche di respirazione e rilassamento cosciente dovranno essere tali da non innescare importanti resistenze inconsce nei colleghi, quindi adeguatamente tarate in gradualità e correttezza psicologica.

E' comunque possibile che le informazioni sulla fisiologia energetica che i colleghi potranno sperimentare siano proprio connesse alla trasformazione di piccoli blocchi energetici: tensioni che si rilassano, emozioni che si sciolgono, schemi mentali che si modificano congiuntamente a miglioramenti della salute, ecc. Durante l'ascolto di questi processi di cambiamento possono diventare chiare le percezioni e le evidenze che sono descritte nelle leggi dell'agopuntura.

Possiamo ipotizzare che saranno incontrati due opposti ordini di evidenze: da un lato resistenze soggettive del tipo: "non sento nulla!"; dall'altro evidenze del tipo: "ho assistito alla guarigione il mio mal di testa!". Entrambe possono essere interessanti per lo studio solo se potranno essere "lette" dal collega coinvolto in chiave di fisiologia energetica: ad esempio, "non sento!" e ciò è espressione di un "tan", o di un'ostruzione energetica di cui ho coscienza; oppure, al contrario, "ho assistito alla guarigione del mal di testa!" ed ho visto realizzare ciò mentre si disperdeva l'energia perversa, o mentre avveniva nel mio corpo la compensazione di uno squilibrio alto/basso.

Entrambe queste evenienze possono risultare anche dei fallimenti dello studio: il collega "che le vive sulla propria pelle" può anche ritenerle motivi validi per sospendere il programma; nel primo caso per rifiuto del disagio soggettivo, nel secondo perché si distrae nel momentaneo benessere e si accontenta delle gratificazioni impreviste.

Possiamo quindi attenderci una grande variabilità nelle reazioni soggettive al procedimento che proporremo, anzi ogni reazione, sarà per definizione appunto, soggettiva e unica.

Possiamo solo sperare che tutte queste variabilità non siano tali da rendere lo studio non ripetibile ed i risultati non condivisibili. Confidiamo invece nel fatto che le esperienze personali dei colleghi siano condivisibili, nel senso che possano essere verbalizzate e descritte per costituire testimonianze comprensibili da parte degli altri colleghi.

 

Particolari del metodo di studio soggettivo: gli esercizi, il gruppo

Gli esercizi

Per utilizzare i vari stati di coscienza nello studio soggettivo è necessario allenare il pieno controllo e dominio dei propri sensi e delle proprie reazioni con le tecniche soggettive che chiamiamo "esercizi".

Questi esercizi si apprendono nelle lezioni, o sessioni del corso e possono essere successivamente eseguite singolarmente in qualunque momento.

Le sessioni in gruppo per apprendere gli esercizi sono composte di tre fasi: una prima fase teorica, ad occhi aperti che illustra razionalmente il tema trattato e descrive in dettaglio la tecnica psicologica; segue la fase dell'esercizio vero e proprio, in genere ad occhi chiusi, dove la persona sperimenta la propria introspezione; nella terza fase si propone la verbalizzazione dell'esperienza, o con risposte scritte a questionari, o con condivisioni in gruppo. In quest'ultima fase c'è la possibilità, per la persona, di rinforzare la presa di coscienza critica del proprio vissuto soggettivo, per il gruppo, la possibilità di condividere le esperienze di tutti, e per me, la possibilità di verificare l'apprendimento dei colleghi e di raccogliere informazioni per l'elaborazione finale.

Gli esercizi del primo livello sono tecniche di rilassamento e visualizzazione guidata.

Nella seconda parte del corso vengono proposte tecniche di respirazione.

Queste tecniche hanno trovato riferimenti in quelle del metodo di Dinamica Mentale (8, 9) ed in quelle del metodo "Rebirthing" (7).

Tutte le tecniche sono state ideate per la particolare finalità del corso. Sono quindi previste verifiche di efficacia intrinseca alle tecniche stesse per validarne la comprensibilità, la mancanza di reazioni indesiderate, la corretta sequenza, l'adeguatezza nel determinare gli stati di coscienza vigile desiderati.

Il gruppo di studio

Nei programmi psicologici indirizzati all'automiglioramento ed allo sviluppo personale è di comune osservazione l'importanza della condivisione in gruppo sia espressa, che ascoltata (10).

Verbalizzare la propria esperienza soggettiva è un importante metodo per chiarire ulteriormente a se stessi l'esperienza interiore.

D'altra parte, ascoltare le condivisioni altrui riferite alla medesima esperienza è altrettanto ricco di spunti in quanto l'ascoltatore può ricevere stimoli per riconsiderare anche la sua stessa esperienza ed arricchirla.

Per lo scopo generale di questa tesi, sembra inoltre molto importante che il collega che studia la fisiologie energetica possa affiancare alle osservazioni e riflessioni che svilupperà sulle proprie personali esperienze anche un'osservazione della fisiologia energetica dei compagni di corso (diverse costituizioni, temperamenti, prevalenze energetiche e loro evoluzione nel tempo).

 

Attuazione del corso sperimentale per lo studio soggettivo dell'agopuntura

Abbiamo invitato i colleghi della scuola SoWen a questa iniziativa gratuita mediante brevi presentazioni durante le lezioni e con un avviso esposto in bacheca.

La disponibilità della Scuola SOWEN e del docente-relatore Dott. Alberto Lomuscio ha consentito la programmazione di 5 giornate di studio

Avviso esposto in bacheca:

Scuola di Agopuntura SoWen sede di Milano       anno 2001/2002

Studio soggettivo della fisiologia energetica

con tecniche di rilassamento e respirazione cosciente

Dott. Marco Zancanella studente 4°anno di agopuntura

Dott. Alberto Lomuscio docente e relatore di tesi SoWen

Scopo di questo studio soggettivo è quello di sperimentare una modalità di conoscenza diretta su se stessi della fisiologia energetica cinese.

Il medico che partecipa a questo programma sarà guidato ad una più profonda conoscenza di sè mediante tecniche psicologiche che allenano la capacità di rilassamento, di attenzione e di consapevolezza. Potranno essere esplorati i temi fondamentali della fisiologia, dallo Yin/Yang, al Qi nelle sue varie forme, ai meridiani principali e secondari, ecc. con profondità. La condivisione in gruppo delle percezioni soggettive sarà guidata per consentire la comprensione completa dell'esperienza, per arricchirla e finalizzarla allo studio dei principi dell'agopuntura.

I dati raccolti al termine dell'esperienza saranno discussi nella tesi di diploma del Dott. Marco Zancanella, relatore dott. Alberto Lomuscio.

Le tecniche psicologiche utilizzate, pur avendo ampie analogie con tecniche orientali di meditazione, o yoga, sono presentate in chiave occidentale e, per quanto possibile, sarà privilegiato il nostro linguaggio psicofisiologico.

Il programma prevede 5 incontri mensili di una giornata (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 circa).

 

Giornata introduttiva: sabato 12/01/2002     Presso la sede So Wen Milano

Temi:

            Studio dello Yin/Yang

            Studio del Qi

            Studio dei meridiani

            Studio delle 5 logge energetiche

            Apprendimento della tecnica del rilassamento fisico.

 

L'iscrizione è gratuita e riservata ai medici studenti dei corsi della SoWen.

Per ulteriori particolari e per il modulo di iscrizione

telefonare a Dott. Marco Zancanella cell.3486940554

oppure visitare il sito http://geocities.com/marcozancanella/

email maza3@libero.it

Scuola di Agopuntura SoWen sede di Milano       anno 2001/2002

Corso sperimentale per lo studio soggettivo della fisiologia energetica

con tecniche di rilassamento e respirazione cosciente

Dott. Marco Zancanella studente 4°anno di agopuntura

Dott. Alberto Lomuscio docente e relatore di tesi SoWen

Presentazione

Questo corso propone ai medici un metodo di studio dell'agopuntura mediante tecniche di rilassamento che consentono l'ascolto della propria fisiologia interna.

Diversamente dallo studio tradizionale di nozioni e concetti che il medico acquisisce da testi, o dai docenti, o dall'esperienza clinica, in questo corso si verificano direttamente le leggi dell'agopuntura nella propria persona allenando le capacità introspettive e di conoscenza di sè.

Riteniamo che questa metodica, pur con mille distinguo, sia vicina a quella che ha consentito la scoperta dell'agopuntura agli antichi cinesi e che ha permesso a quei medici, per millenni, di arricchire i dettagli di una fisiologia umana che non ha al momento molte possibilità di verifica da parte della nostra medicina scientifica.

Questa opinione si basa sull'osservazione del linguaggio analogico - poetico di tutta la cultura cinese, della sua lingua ed in particolare della sua medicina che utilizza forme di pensiero soggettivo ed intuitivo piuttosto che forme di pensiero analitico e logico. Nella cultura cinese, inoltre, sono state sempre utilizzate forme di introspezione somatopsichica che hanno assunto la dimensione di grandi scuole di vita e forme di training sia fisico che mentale e spirituale (Yoga, arti marziali, ecc).

Scopo di questo studio soggettivo non è quello di dimostrare o trovare anche indirettamente evidenze scientifiche delle leggi dell'agopuntura, ma quello di sperimentare una modalità di conoscenza diretta su se stessi della fisiologia energetica cinese.

Il medico che partecipa a questo programma sarà guidato ad una più profonda conoscenza di sè mediante tecniche psicologiche che allenano la capacità di rilassamento, di attenzione e di consapevolezza. Potranno essere esplorati i temi fondamentali della fisiologia, dallo Yin/Yang, al Qi nelle sue varie forme, ai meridiani principali e secondari, ecc. con profondità progressive in funzione della disponibilità allo studio di se del medico. La condivisione in gruppo delle percezioni soggettive sarà guidata per consentire la comprensione completa dell'esperienza, per arricchirla e finalizzarla allo studio dei principi dell'agopuntura.

I dati raccolti durante le sessioni serviranno solo alla conduzione didattica dell'esperienza e non potranno essere neppure elaborati senza l'autorizzazione esplicita degli interessati. Questa cura per la privacy è dovuta sia per le recenti norme in vigore, ma soprattutto per garantire ai momenti di condivisione dei partecipanti la massima considerazione e rispetto: anche se non sarà lo scopo del training, certamente ogni collega potrà esplorare parti di sè anche profonde e personali; sarà quindi garantito il massimo rispetto per questo lavoro di introspezione che inevitabilmente metterà in luce le caratteristiche soggettive di ciascuno.

Per la valutazione finale dell'esperienza saranno utilizzati questionari nei quali i partecipanti esprimeranno solamente le loro valutazioni sull'utilità del corso nel contesto della loro formazione di medici agopuntori. Queste valutazioni saranno discusse nella tesi di diploma in Agopuntura della So Wen del Dott. Marco Zancanella.

Il metodo didattico del corso deriva dall'esperienza di psicoterapeuta e di agopuntore in formazione del Dott. Marco Zancanella e sarà condotto con la guida del docente della Scuola di Agopuntura So Wen Dott. Alberto Lomuscio. Il metodo consiste in tecniche mentali di rilassamento e respirazione cosciente appositamente strutturate per consentire l'acquisizione progressiva di capacità di percezione soggettiva della propria fisiologie energetica. Lo stato di coscienza dei partecipanti sarà sempre quello vigile con gradi di profondità progressivamente crescenti, col proseguire delle sessioni di lavoro. Dalle prime sessioni nelle quali l'ascolto di sè sarà ad occhi aperti sui temi generali dell'agopuntura , a sessioni successive di rilassamento e visualizzazione soggettiva, sino alla possibilità di sperimentare la percezione della propria fisiologia energetica durante il contatto con altre persone, ed all'esperienza "energetica" della respirazione circolare con i suoi agganci profondi alla propria psicologia peri e prenatale (tronchi celesti e rami terrestri).

Le tecniche psicologiche utilizzate, pur avendo ampie analogie con tecniche orientali di meditazione, o yoga, sono presentate in chiave occidentale e, per quanto possibile, sarà privilegiato il nostro linguaggio psicofisiologico.

Il programma prevede 5 incontri mensili di una giornata (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 circa).

 

Prima giornata              sabato 12/01/2002     Presso la sede So Wen Milano

Giornata introduttiva. Temi:

            Studio dello Yin/Yang

            Studio del Qi

            Studio dei meridiani

            Studio delle 5 logge energetiche

            Apprendimento della tecnica del rilassamento fisico.

Seconda giornata 02/2002      Primo approfondimento. Temi:

Legge dei 5 elementi

Studio dei meridiani secondari

Apprendimento della tecnica dell'autoimmagine

Apprendimento della tecnica rilassamento somatopsichico totale

Terza giornata 03/2002     Secondo approfondimento. Temi:

Il contatto e gli schemi di sopravvivenza

Il massaggio, lo sguardo

Semeiotica energetica

Apprendimento della tecnica base del Rebirthing

Quarta giornata 04/2002   Terzo approfondimento. Temi:

La Psicologia peri e prenatale

Rami celesti e tronchi terrestri

Studio della fisiologia energetica personale profonda

Quinta giornata 05/2002   Quarto approfondimento. Temi:

Riassunto del periodo di esperienza

sintesi degli argomenti

Conclusione

Il programma potrà subire modifiche in funzione delle esigenze didattiche che potranno emergere.

L'iscrizione è gratuita e riservata ai medici studenti dei corsi della SoWen. Il modulo di iscrizione dovrà essere consegnato al Dott. Marco Zancanella prima dell'inizio del corso o inviato in email all'indirizzo maza3@libero.it (Tel 348 6940554).

 

Modulo di iscrizione

Scuola di Agopuntura SoWen sede di Milano anno 2001/2002

Corso sperimentale per lo studio soggettivo della fisiologia energetica

con tecniche di rilassamento e respirazione cosciente

prima giornata sabato 12 gennaio 2002 Orario dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 circa

Domanda di iscrizione

Medico iscritto al ………… anno del corso della SO WEN; o studioso di Agopuntura da ……..anni

Nome cognome ……………………………………………………… età ……….. tel. ……………

Indirizzo ………………………………………………………… email …………………

Informazioni sulla tua costituzione psicofisica (longilineo, pletorico, astenico, linfatico, o altro)

………………………………………………………………………………………………………

Informazioni su patologie in atto o pregresse e su eventuali terapie con psicofarmaci, o sostanze psicoattive

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

Esperienze attuali o pregresse di introspezione, psicoterapia, tecniche di rilassamento, yoga, o simili

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

Autorizzo l'utilizzo di queste informazioni solo allo scopo strettamente didattico del programma di rialssamento e respirazione cosciente ed all'elaborazione statistica finale.

Mi impegno a non divulgare metodi e testimonianze che ascolterò in questo corso.

 

Firma ……………………………………………………………….. data ……………………

grazie per la collaborazione e.. buon corso!!

 

È possibile rispondere a queste domande anche con un messaggio email all'indirizzo maza3@libero.it

 

Hanno manifestato interesse all'iniziativa molti colleghi anche se la partecipazione effettiva si è limitata a 10 colleghi. Le presenze dei colleghi alle giornate sono state: 6 alla prima giornata, 9 alla seconda, 8 alla terza 5 alla quarta e 5 alla quinta.

Durante le giornate sono stati compilati alcuni questionari ed uno è stato distribuito al termine dell'ultima giornata per una sua compilazione a distanza.

Verifica dei risultati

 

La verifica dello studio si basa sulla lettura dei questionari raccolti durante le giornate.

I questionari della prima giornata sono sembrati particolarmente importanti perché avrebbero potuto determinare la sospensione del progetto se fossero emerse critiche fondamentali, o l'iniziativa non fosse stata apprezzata dai partecipanti.

La domanda principale era: "Pensi che questo studio soggettivo migliori la tua formazione professionale e personale?" Le possibili risposte: nulla/poco/molto.

I sei medici presenti hanno tutti risposto: "molto".

Stessa unanimità nel definire molto interessante per la propria salute la tecnica di rilassamento appresa nel corso.

La domanda: "Questo corso di studio soggettivo ti ha aiutato a comprendere meglio i termini e i concetti dell'agopuntura?" 5 hanno risposto "molto". Un collega ha risposto "poco", aggiungendo il commento seguente: " si tratta di un approccio nuovo che ha i limiti di una mancanza di conoscenza delle tecniche di base ma che rappresenta uno strumento ulteriore interpretativo e che offre l'opportunità di interessarci di aspetti già noti secondo una visione differente e a diversi livelli di apprendimento"

Risultati analoghi sono emersi nei questionari delle successive giornate.

I questionari prevedevano anche commenti liberi. Sono i seguenti:

- si è più vicini alla comprensione di ciò che prova il paziente, al di là dell'elaborazione verbale

- io non sapevo nemmeno cosa volesse dire rilassarsi se non in mezzo alla natura. Grazie

- ho dovuto ricredermi sulla collocazione della loggia energetica cui credevo di appartenere

- certo mi viene permesso di entrare nell'ottica del pensiero della medicina cinese che non è fatto solo di punti

- il rilassamento è fortemente riequilibrante

- operando dentro me stessa posso offrire o meglio cercare una "carica" per svolgere meglio la mia professione

- è giusto che il medico cominci curando se stesso o almeno impari a conoscere bene se stesso. Questo è il motivo per cui mi sono avvicinata alla MTC. Solo così posso aiutare gli altri.

- siamo all'inizio, ma come inizio va bene, per quanto riguarda la visualizzazione dei meridiani sembrava più facile, ma risulta un po’ più difficile

- è il complemento umano che mi mancava, che nonostante lo yoga (praticato per pochi mesi ma che sicuramente praticherò ancora) serve per il rilassamento personale

- per la formazione personale il corso serve sicuramente perché permette di entrare in se stessi e credo che influenzerà quella professionale

- e se provassimo anche gli esercizi di interazione fra le persone per cercare di valutare se si crea comunicazione e capacità di influenzarsi? Abbinarlo alla lettura di testi antichi es SuWen

- è qualcosa che non ho mai fatto ma mi rendo conto che il corpo risponde a seconda del passaggio a rilassamento delle singole parti. Se tutto questo mi potrà aiutare a conoscermi meglio, ad apprezzarmi di più e vivere meglio, speriamo che il corso duri tanto. Grazie

- mi ha permesso di intravedere un modo diverso di conoscere le cose

- Penso che possa essere un modo per "sentire" punti e meridiani o i punti energeticamente ingolfati: Oggi è stata solo una prima esperienza; se in questo mese riuscirò a trovare abbinamenti di auto osservazione come oggi, penso che mi potranno essere utili

- le sensazioni sono state intense e sono ansiosa di quello che succederà nel corso del mese che verrà, delle emozioni dei sogni. Sono fiduciosa e sono cosciente di aver scoperto questo sentiero! Grazie

- non so

- è di aiuto per una maggiore concentrazione su se stessi

- si, mi aiuta a sentire su di me i punti; ho più difficoltà ad entrare in risonanza con le energie

Questo questionario è stato ripetuto al termine della seconda giornata e le risposte sono state pressoché identiche.

I Questionari della terza giornata hanno raccolto un resoconto più dettagliato sulla fisiologia energetica.

E' stato chiesto di valutare Bassa, Media, o Alta la chiarezza delle percezioni soggettive ai vari aspetti della fisiologia cinese durante gli esercizi.

Si è usata questa espressione "chiarezza delle percezioni soggettive" per sintetizzare nel giudizio dei colleghi le evidenze soggettive riferite ai vari aspetti dell'agopuntura. Questa espressione era stata più volte chiarita in occasione dei commenti alle condivisioni dei colleghi che facevo al termine delle sessioni precedenti.

Questionari della terza

giornata

sulla chiarezza della percezione

Nelle settimane tra gli incontri

risposte

Negli esercizi guidati al corso

risposte

b= bassa; m = media; a = alta

percezione soggettiva Yin/Yang

mmbba

percezione soggettiva Yin/Yang

ambam

percezione meridiani principali

abbbma

percezione meridiani principali

abbb

percezione meridiani curiosi

bbbb

percezione meridiani curiosi

bbab

percezione punti

babb

percezione punti

babamb

percezione logge energetiche

amabaa

percezione logge energetiche

abamm

percezione stagioni

aamabaa

percezione stagioni

aabma

percezione organi

bbaa

percezione organi

aamab

percezione energia wei

mba

percezione energia wei

abam

percezione energia jiong

bba

percezione energia jiong

bbbb

percezione energia yuan

abaaaa

percezione energia yuan

abaab

percezione energia in generale

amaaaa

percezione energia in generale

abbbm

percezione altre forme di energia

amaaam

percezione altre forme di energia

aam

percezione di dinamiche energetiche

maama

percezione di dinamiche energetiche

Aaam

Punteggi attribuiti:

b=1 m=3 a=5 non risponde=0

b=1 m=3 a=5 non risponde=0

percezione soggettiva Yin/Yang

13

percezione soggettiva Yin/Yang

17

percezione meridiani principali

16

percezione meridiani principali

8

percezione meridiani curiosi

4

percezione meridiani curiosi

8

percezione punti

8

percezione punti

16

percezione logge energetiche

24

percezione logge energetiche

17

percezione stagioni

29

percezione stagioni

19

percezione organi

12

percezione organi

19

percezione energia wei

9

percezione energia wei

14

percezione energia jiong

7

percezione energia jiong

4

percezione energia yuan

26

percezione energia yuan

17

percezione energia in generale

28

percezione energia in generale

11

percezione altre forme di energia

26

percezione altre forme di energia

13

percezione di dinamiche energetiche

21

percezione di dinamiche energetiche

18

totale

223

totale

181

 

Una testimonianza relativa all'esercizio del respiro

Dopo la difficoltà iniziale dovuta al mio indugiare sulla "fine corsa" espiratoria e sul piacevole sentire i muscoli costali, sono riuscita, anticipando l'inizio dell'inspirazione, ad avere un ritmo più fluido e continuo, senza pause.

Inizialmente tutta la mia attenzione era concentrata su questo, per cui non mi sono fatta disturbare dalle altre sensazioni, potenzialmente sgradevoli, che incominciavo a percepire: dapprima, sensazione di ondeggiamento della testa (ma tu mi hai subito tranquillizzato, esortandomi ad andare oltre) e bocca secca (alla quale non ho badato, seguendo le indicazioni che ci avevi dato); poi, piccole scosse muscolari e quasi scrocchi alle grosse articolazioni; era come se queste "scosse, scrocchi" fossero necessari per poter liberare maggiormente il respiro. In seguito, nella parte finale dell'esperienza, una sensazione di freddo, anche molto forte, che partiva dalle spalle per diffondersi alle braccia e alle mani, che erano effettivamente gelate, con bisogno di coprirmi.

Nel momento centrale dell'esperienza, ho provato una magnifica sensazione, di estrema libertà: tutto il centro del petto era come un mantice, l'energia andava e veniva liberamente; non c'erano sensazioni coscienti spontanee; se ci facevo caso, sentivo le vostre voci molto lontane, mentre sentivo e mi era molto gradito il ritmo della musica, che mi guidava; anzi mi sono stupita perchè, quando facevo assistenza mi sembrava un ritmo sostenuto per il mio respiro, e invece adesso ci sguazzavo dentro a meraviglia.

Il tempo è volato; già nell'esperienza di Assistente mi sembrava essere passato più in fretta del previsto, ma in questa è veramente volato, anzi alla fine mi sarebbe piaciuto poter indugiare di più in questa dimensione in cui ero entrata, anche se forse questo è solo l'altra faccia del mio indugiare alla fine dell'espirazione.

Sono tornata a casa più serena e sollevata, sicuramente meno stanca, anzi direi quasi contenta e con più voglia di fare.

Qualche commento "cerebrale" su queste sensazioni:

La prima cosa che mi ha stupito, e sinceramente anche imbarazzato, è che, oltre alla secchezza della bocca, anche una sensazione di freddo di questo genere l'ho provata occasionalmente solo nelle fasi pre-approccio col partner. E' come se tutta l'energia fosse all'interno, la pelle rimane sguarnita e invia segnali di freddo, quasi con brividi.

Penso che sia possibile differenziare i tipi di energia solo nel momento in cui c'è uno squilibrio; cioè: l'energia è sempre unica e fluida, in continuo movimento e trasformazione; nel momento in cui si ritira di più all'interno, dico che mi manca la componente di superficie, la wei qi, per cui sento freddo e ho bisogno di coprirmi, come accade fisiologicamente la notte.

Gli "scrocchi" articolari che ho sentito prima di provare il freddo potevano essere dovuti allo spostarsi delle energie attraverso le grandi articolazioni, soprattutto gomiti e spalle; le articolazioni sono comunque dei punti di potenziale blocco energetico, ed io avevo proprio la sensazione che questo scrocchiamento, che avveniva quasi automaticamente, fosse necessario e benefico.

Un altro legame con la sfera della sessualità è stato l'attenuarsi, fino a scomparire nelle settimane seguenti, di una fastidiosa contrattura in sede paravertebrale sin (della quale mi è difficile darti una spiegazione scritta, soprattutto via internet, ma che riporto per completezza).

Ma che cos'era tutto questo mantice respiratorio in cui il mio "io" si confondeva, pur essendone allo stesso tempo distinto? Era la zhong qi (ma non è quello il mio ritmo respiratorio spontaneo, perlomeno di adesso), o era la Da Qi, energia respiratoria pura, energia yang della Terra, nutrimento respiratorio (sono entrata in un ritmo non mio, ma che ho riconosciuto, in cui mi sono lasciata inglobare, e che mi ha nutrito, dandomi forza, energia, serenità - sentivo di avere un'espressione quasi sorridente, mentre respiravo).

Se riuscissi a rendere il mio ritmo respiratorio più vicino a questo ritmo sperimentato, sarei meno stanca e meno stancabile, mi piangerei meno addosso?

E' questo che mi capita in montagna, è per questo che amo camminare in salita, sciare, pattinare, fare cioè dei movimenti che, pur fluidi e ritmici, facendomi venire il fiatone mi costringono a superare la mia indolenza, la mia propensione al "fine corsa espiratorio", per entrare nella dimensione di un altro respiro, che ogni volta mi rigenera ?

 

Tra i commenti finali

"…E' germogliata la voglia di una ricerca conoscitiva ad un livello differente (non più elevato, solo diverso) rispetto al puro ragionamento fisiopatologico sia esso occidentale che orientale. Si stà facendo strada la convinzione che la parte applicativa dello studio medico sia una conseguenza e non il fine dello studio. Se per certi versi ciò è affascinante ciò mi preoccupa visto che sono un medico occidentale e non sarò mai un filosofo Taoista, o un monaco Buddista…"

  

Commenti

 Commento sull'organizzazione del corso

Il numero dei colleghi che hanno manifestato interesse per l'iniziativa è stato molto maggiore di quello degli effettivi partecipanti. Impegni professionali e personali ne hanno ostacolato l'iscrizione e ridotto le presenze durante le 5 giornate del corso.

Questo fattore ha limitato la ricchezza delle testimonianze raccolte, ma ha comportato qualche vantaggio sul piano didattico: la contenuta numerosità del gruppo ha favorito le opportunità di condivisione delle esperienze tra i partecipanti; inoltre la spiegazione delle tecniche e la loro sperimentazione diretta ha potuto essere più meticolosa di quanto avrebbe potuto essere in un gruppo molto grande.

Complessivamente, il fatto che la frequenza alle giornate sia stata seguita con sufficiente continuità, sembra dimostri che il corso proposto sia stato notevolmente interessante e coinvolgente.

Nelle quasi 40 ore di lezione si è potuto effettuare un notevole numero di tecniche ed attuare sufficientemente il programma in due livelli ipotizzato in partenza. Tale programma si è sviluppato in un arco di 5 mesi impegnando i partecipanti anche in momenti di applicazione e verifica durante le settimane tra le giornate di lezione. La presenza dei colleghi in tutte le giornate (pur con qualche assenza occasionale), consente di concludere che l'impianto generale del corso ed i contenuti proposti hanno incontrato tutto l'interesse ed il coinvolgimento necessario anche se quasi tutti i partecipanti erano alle loro prime esperienze di tecniche di rilassamento, o simili.

 

Commento ai questionari al termine delle giornate

Dopo le circa 8 ore di corso della giornata, i colleghi risultano sempre positivamente interessati e molto soddisfatti. Esprimono la consapevolezza di aver svolto uno studio medico, ma anche un'esperienza personale coinvolgente e che tale corso potrà avere una qualche utilità nel loro campo professionale.

Nei commenti liberi, inoltre, i colleghi avanzano due proposte:

- queste tecniche potrebbero essere proposte anche ai pazienti;

- è chiara la necessità di approfondire questo tipo di training con altri incontri successivi.

Queste ultime proposte potranno determinare programmi futuri, mentre all'interno di questa esperienza descrivono indirettamente una soddisfazione dei partecipanti per l'esperienza che stavano facendo.

Questo, in parte, consente una prima valutazione positiva degli esercizi inventati per questo corso: essi risultano sufficientemente adeguati allo scopo e non presentano effetti collaterali indesiderati. Il numero dei partecipanti è stato comunque ancora molto piccolo ed è probabile che la "messa a punto" delle tecniche non sia conclusa.

 

Commento ai questionari della terza giornata

Notevole appare l'eterogeneità delle risposte. L'ulteriore lettura dei commenti, o le condivisioni espresse nel lavoro di gruppo evidenziano ancor più l'estrema valenza personale delle modalità, dei significati e dei valori contenuti nella percezione soggettiva.

Una prima impressione positiva riguarda il test nella sua impostazione generale che ha consentito ai colleghi una prima valutazione autocritica all'interno di una griglia di possibilità concettuali/culturali che sono sembrate adeguate alla raccolta delle più disparate esperienze soggettive. Tutti i colleghi hanno trovato tra gli item proposti quelli utili per descrivere la loro esperienza in chiave di studio dell'agopuntura.

Una seconda notazione generale: non ci sono item che hanno ottenuto l'unanimità delle valutazioni, tranne forse la "percezione dell'energia "yuan" durante gli esercizi guidati.

I punteggi più alti si osservano negli item che si riferiscono ad aspetti energetici generali come le stagioni e l'energia in generale.

Interessante appare la percezione dell'energia yuan che viene riferita come la consapevolezza della propria identità. Questo dato risulta rassicurante sul piano didattico generale in quanto le tecniche proposte, pur inedite per quasi tutti i partecipanti, sembrano ben calibrate attorno all'equilibrio soggettivo di ciascuno.

Sembra corretto che un collega che inizia ad ascoltare la propria fisiologia energetica percepisca, al di là delle sensazioni una "ENERGIA" che riconosce come yuan

Meno percepita sembra l'energia wei ed ancor meno la jiong, o i meridiani curiosi.

 

Commento alle condivisioni raccolte durante la quarta giornata del corso

Si propone uno stralcio del diario del conduttore del corso a fine giornata dal quale possono risultare cenni sui contenuti didattici e sul coinvolgimento dei partecipanti. Questi ultimi sono stati indicati con sigle anonime: X, Y, Z, W e K

"K: fatica nella respirazione toracica e rimane coscientemente in apnea per qualche minuto più volte. Gli tolgo il cuscino e la respirazione subito aumentata si accompagna a dolore nella spalla sn dove ha avuto in passato una lussazione. Racconta, poi, di questo dolore e della percezione delle mani come di creta molto grosse. Quando si gira sul fianco racconta di un pianto intenso e breve e di memorie di mamma e nonna e di luoghi dell'infanzia. Si chiede del significato energetico del punto della spalla sn doloroso e lo collega a queste memorie parentali antiche.

X racconta di una sensazione uditiva come ovattata e anche la percezione tattile ritardata quando l'avevo toccata leggermente sulle spalle. Commento questa sensazione come quella ragionevolmente associata allo stato di coscienza della vita uterina. Le chiedo ora, ad occhi aperti, come si sente e che età sente di avere: mi risponde che si sente come all'età di due mesi di vita. Verso la metà dell'esercizio vive un momento di dolore e pianto nel quale le chiedo di continuare il respiro circolare, ci riesce e nel commento racconta di aver visualizzato un vortice nero ed un dolore fortissimo all'ombelico. Aveva respirato abbastanza bene con spesso le braccia alzate sopra le spalle per respirare meglio. Le faccio notare che … in generale, in questa parte del tronco dove ci sono muscoli ed organi mobili si accumulano naturalmente molte tensioni …Racconto anche dei pinti 18,19 e 20 milza dei loro nomi e del fatto che sono tra quelli più "dinamizzati" durante il rebirth.

Z dice di non aver sentito nulla, vissuto nulla, tranne la bellezza della coscienza di avere il perfetto e completo controllo su qualcosa di sè, sul respiro. Con tale funzione ha anche giocato aumentandone o riducendone la frequenza a piacere. Non incontrava invece sostegno, se non raramente dal ritmo delle musiche di accompagnamento, ora troppo lente ora troppo veloci e anche il mio contatto alle spalle a metà rebirth lo ha sentito come fuori luogo, non c'entrava niente. In generale il ritmo del suo respiro è stato molto lento, ma anche circolare, connesso e toracico.

Y ha respirato sempre forte e frequente, ha seguito il ritmo della cassetta. Sensazioni, dice lei, solo fisiche molto forti tipo formicolio o intorpidimento, pensava di non potersi muovere tante erano le intensità percepite, mentre si è accorta girandosi che era tutto possibile e che la sua mano poteva toccare liberamente la mia mano: in effetti era rilassata. Durante il rebirth, al primo terzo, il suo respiro mi sembrava troppo alto nel senso che rientrava l'addome nell'ispirazione, così le ho fatto sentire pressione nella zona del 13 f. Y dice che verso la fine il respiro diventava sempre più fluido in quelle due zone.

Secondo me, Y ha percepito quel che si può definire qi, percepito molto intensamente e la testimonianza parla di un qi composto dalle sue componenti in modo armonico: come il bianco nel quale non si vedono i colori, o una sinfonia nella quale non si riconoscono i singoli strumenti musicali.

W … racconta dei punti sentiti intensamente nell'emisona dx: 4gi, altri nella gamba e 1 rn. Ricorda la difficoltà del primo terzo di rebirth connessa alla sua (…) patologia specifica. Dopo una partenza molto convinta e corretta, ha bisogno di coprirsi gli occhi, inizia tosse e deve mettersi seduto interrompendo il respiro. L'invito gentilmente a riprendere e W riprende tranquillamente senza problemi. Racconta le sue visualizzazioni di ambienti e persone e dice che tali situazioni hanno una qualche rilevanza fondamentale nella sua esistenza anche passata. Tra le varie visualizzazioni parla di un tunnel colorato (azzurro con macchie viola…). Mentre ascolta le altre condivisioni, interrompe per dire di notare un nuovo intenso piacere di respirare, sente che il suo respiro ora è molto piacevole.

Posso rispondere alle domande di K sul proseguimento del training raccomandando attenzioni al respiro anche nella vita quotidiana, come ha riferito W quasi casualmente. Inoltre raccomando gli esercizi di rilassamento con i colori e l'esercizio del 7x7 e del 4x5, oltre all'attenzione ai cambiamenti che avvengono nella vita quotidiana.

Mi ricordo ora di quando all'inizio della scuola di rebirth ci dicevano che era in arrivo un momento di grande cambiamento nella nostra vita, non necessariamente cambiamento esteriore, ma profondo cambiamento nel modo di vedere e percepire le cose, l'impressione di essere un'altra persona, tanto il mondo può apparire nuovo.

Forse non ho a sufficienza spiegato che questo può accadere in quanto le tensioni, o i nodi che si sciolgono con una migliore respirazione, nodi di energie yuan, o comunque profondi schemi energetici (curiosi?), si manifestano indirettamente alla persona in quanto diventa cosciente di un cambiamento che può riconoscere dentro di se, ma anche del mondo circostante, come se il mondo fosse diverso perché ora lo vede meglio. Nelle prossime settimane questi cambiamenti possono essere monitorati proprio come manifestazioni di nuovi movimenti energetici soggettivi (speriamo piacevoli) comunque positivi che secondo la mia tesi possono essere occasione di conoscenza diretta della fisiologia energetica profonda individuale. Ad esempio, la memoria di rapporti affettivi e familiari".

 

Commento generale

La variabilità delle evidenze soggettive è emersa sia nei cambiamenti dei singoli, quindi intra personale, sia tra i vari colleghi.

La variabilità intra personale era prevista e riferibile sia alla progressiva acquisizione nelle tecniche soggettive sia alle normali variazioni nei bioritmi e nelle vicende della vita di ciascuno. Essa sembra in linea con il concetto di "Via" espresso nei testi antichi che descrivono la formazione professionale del medico in termini di suo sviluppo personale.

La variabilità delle esperienze soggettive tra le persone è emersa evidente fin dai primi esercizi, ma non era tale da impedire la condivisione in gruppo. Anzi, ha consentito in diverse occasioni di arricchire l'esperienza soggettiva dei partecipanti grazie, appunto, alle testimonianze che ascoltavano relative alle esperienze dei compagni.

Le opportunità di questo studio reciproco hanno spesso consigliato qualche modifica del programma.

Sono emerse diverse forme di difficoltà, o resistenze nello studio soggettivo.

La più generale riguarda la tendenza a "giudicare" tali esperienze soggettive secondo criteri di bene o male, oppure di benessere o malessere. Per molti colleghi questa è stata la prima esperienza con tecniche di rilassamento e lo stupore per l'intensità e la particolarità delle sensazioni provate ha facilmente allontanato la chiarezza dello scopo dello studio. Per cui, spesso l'attenzione era rivolta al benessere o malessere percepito ed al conseguente giudizio sul "funziona, o non funziona", allontanando il corretto atteggiamento di studio. Del resto, non è stato immediato evidenziare che l'ascolto, ad esempio, dei meridiani poteva evocare anche forti dolori espressioni di blocchi energetici che solo in un secondo momento la naturale fisiologie energetica avrebbe trasformato in piacevoli recuperi funzionali anche molto positivi; e che i tempi di tale dinamica energetica possono essere anche dell'ordine delle settimane. Oppure, al contrario, non sempre era chiaro che piacevolissime sensazioni di benessere non erano l'obbiettivo degli esercizi e talvolta distraevano il collega dalle riflessioni sul significato fisiologico del movimento energetico provato.

Solo in un caso abbiamo osservato che le impressioni soggettive provate sono state così forti dall'intimorire la persona e farla abbandonare il programma delle successive giornate. Probabilmente questo è stato determinato dal fatto che la collega aveva saltato la frequentato della giornata precedente. Per il futuro, questo insegna a raccomandare sempre la necessaria gradualità nell'applicazione degli esercizi.

Non conviene coinvolgersi in tecniche soggettive più intense se prima non si è "digerito", o integrato coscientemente l'esperienza e le conoscenze già acquisite.

Personalmente, ho sviluppato l'opinione che le resistenze emerse nel lavoro dei colleghi erano sempre significative di precisi blocchi energetici e diventavano momenti didattici importanti per le dinamiche energetiche che comportavano.

Il grado di confidenza tra i partecipanti è cresciuto progressivamente ed ha talvolta consentito la condivisione di eventi anche molto personali dai quali è risultato più volte chiaro che era in opera su ciascuno un movimento energetico per il quale gli eventi della vita circostante, anche se ovviamente casuali, assumevano particolare significato e correlazione con le evidenze dei movimenti di fisiologia energetica che la persona stava studiando ai livelli soggettivi.

I colleghi hanno spesso condiviso questa convinzione: "quello che mi è casualmente successo in questi giorni è l'espressione della stessa fisiologia energetica che stò scoprendo dentro di me." "Capisco che questo fatto che mi è successo non è casuale, ma esprime la stessa energia che ho riconosciuto nelle mie logge energetiche e nella mia vita interiore".

Non avevamo previsto di affrontare questo aspetto della fisiologia energetica, almeno non in questi termini così espliciti, per cui è risultato molto opportuno che la SoWen avesse organizzato proprio nei mesi del nostro corso un weekend di studio sull'IKING. I nostri colleghi hanno quindi potuto frequentare anche quell'iniziativa riportandone ulteriori spunti e, credo, toccando il cuore più profondo del pensiero dal quale è nata l'agopuntura.

  

 

Conclusione

 

L'utilità del corso per lo studio dell'agopuntura ci sembra sostanzialmente verificata.

Ciò comporta una risposta positiva al quesito più generale che ci siamo posti riguardante la questione dei processi di conoscenza che hanno portato alla scoperta dell'agopuntura.

Certo non abbiamo utilizzato durante il corso microscopi, od elettrodi, ma i colleghi coinvolti hanno avuto l'impressione, l'evidenza di verificare direttamente le leggi dell'agopuntura, pur con tutti i limiti e i "rumori di fondo" contenuti nel modello sperimentale.

Le spontanee esigenze di continuare il corso, o di riproporlo ad altri colleghi, o di estenderne l'applicazione ai pazienti sono ragionevoli prospettive, che però vanno inquadrate nella necessità di verificare ulteriormente nei dettagli il modello sperimentale.

Ad esempio, le tecniche e la loro sequenza di applicazione possono sicuramente essere migliorate, non solo mediante una migliore professionalità di chi le insegna, ma soprattutto alla luce dei risultati concreti che esse permettono ai colleghi in termini di conoscenza delle leggi della fisiologia energetica cinese. Tali risultati devono essere espressi con adeguati indicatori riferiti allo studio ed alla pratica dell'agopuntura.

La riproducibilità del metodo che realizza il procedimento di scoperta delle leggi dell'agopuntura potrà essere l'obbiettivo più alto ottenibile quando l'insieme delle tecniche soggettive siano talmente chiarite da poter essere descritte nei dettagli e riprodotte.

Gli accennati riferimenti neuropsicologici che hanno ispirato la scelta delle tecniche proposte dovranno essere approfonditi.

Altri approfondimenti futuri che questo tipo di studio richiede riguarderanno gli aspetti culturali in quanto abbiamo preso in prestito dalla psicoterapia delle tecniche nate per tutt'altro scopo per farne strumenti di studio e formazione professionale in agopuntura.

Questa operazione ci sembra abbia prodotti risultati interessanti, ma dovranno essere riconsiderate questioni relative ai metodi della formazione in medicina (è possibile una formazione in medicina che preveda un training soggettivo?), alla epistemiologia della scienza (sono accettabili tra le evidenze su cui si basa la medicina quelle che derivano da questo tipo di studi soggettivi?).

Sembra limitata la curiosità dei pochi colleghi che hanno realizzato questo lavoro, ma i risultati che abbiamo descritto credo che mostrino prospettive interessanti per migliorare lo studio e la comprensibilità dell'Agopuntura alla luce della nostra cultura occidentale.

 

Bibliografia 

1 Elementi di medicina tradizionale cinese J.Schatz, C. Larre, E. Rochat de la Vallèe Ed. Jaca Book '98 Pg 36

2 Libro bianco sull'Agopuntura SIA ed. 2000

3 Gardner, H. (1983). Frames of mind: The theory of multiple intelligences. New York: Basic Books

4 Numerologia cinese di Mary Montani in http://www.agopuntura.org/cineserie

5 Huangdi Nwijing SoWen Le domande semplici dell'imperatore giallo E. Rochat de la Vallèe Claude Larre ed Jaca Book Milano 1994

6 Elisa Rossi Shen ed. Ambrosiana 2002

7 Alcuni riferimenti Internet: http://www.artirebirthing.com/ http://www.birthpsychology.com/apppah/index.html http://www.bobmandel.com/rebirthing.html http://www.philadelphiarebirthing.com/rbarticles.htm

8 Dinamica mentale Bonazzola M. Ed CRS IDEA '84

9 Marco Zancanella Dalla "RIABILITAZIONE COGNITIVA" alla programmazione di un intervento educativo con Dinamica Mentale Base in un gruppo di pazienti neurolesi adulti Giornale Italiano di Medicina Riabilitativa 1989 1 (III), 55-63

10 Marco Zancanella Aspetti di educazione alla salute nell'attività dell'associazione Mente Amica Educazione Sanitaria e Prom. della Salute vol 12 - numero 3 1989

11 Meridiani straordinari e Qi Gong Alberto Lomuscio e Simona Rossetti in www.agopuntura.org/cineserie/

12 Corradin M. Di Stanislao C. e coll Medicina tradizionale cinese per lo shiatsu e il tui na Casa Editrice Ambrosiana Milano 2000

13 Elementi di medicina tradizionale cinese J.Schatz, C. Larre, E. Rochat de la Vallèe Ed. Jaca Book '98