Scheda bibliografica:

Albert O.Hirschman

FELICITA' PRIVATA E FELICITA' PUBBLICA

(ed. il Mulino, Bologna 1983)


1.
L'Autore evidenzia l'oscillazione fra periodi di attenzione a temi pubblici e periodi di attenzione ad obiettivi privati di benessere. Una teoria dei cicli convincente deve pero' essere endogena (sono gli eventi interni al ciclo che lo determinano); quando eventi esterni determinano esogenamente il ciclo, non e' piu' possibile costruirvi una teoria, appunto, ciclica (pag.8).
La delusione di aspettative e' un'esperienza comune degli esseri umani, in quanto le aspettative spesso eccedono la realta' e non viceversa (delusione come disinganno, pag.17); solo gli esseri umani possono compiere errori, e talvolta esercitano questo potere al massimo grado (pag.27).
La delusione per un genere di attivita' porta alla protesta oppure alla defezione dalla stessa per un'attivita' di altro genere (pag.74); in questo caso la sfera pubblica puo' essere percepita come un'alternativa a quella privata (pag.71, dicotomia consumatore-cittadino, pag.70). Il passaggio dal pubblico al privato e' invece sostenuto spesso da una ideologia, che si caratterizza come tale perche' "proclama il comportamento nel proprio interesse come un dovere sociale" (pag.74).

2.
Harry G.Frankfurt definisce l'essere umano per la sua capacita' di avere desideri anche di secondo ordine, vale a dire desideri di desideri (pag.76); le persone dissolute sono preda dei loro bisogni di primo ordine e non cercano di modificarli con desideri di secondo ordine: soltanto di questi, osserva l'Autore, si occupa la teoria economica (pag.77, metapreferenze, pag.78), la quale peraltro non tiene neppure conto che molte regole sociali impediscono il livellamento al margine delle soddisfazioni che derivano da varie attivita' non confrontabili con quelle specifiche del consumo e della produzione di reddito, quali sono ad esempio le attivita' di culto, lutto, le visite familiari, il voto (pag.85) ed altre forme di partecipazione agli affari pubblici (pagg.24-25).
Le metapreferenze sono rilevanti nei momenti di transizione da un comportamento ad un altro; ogni mutamento fondamentale, individuale o sociale, dipende dalla combinazione di fattori strutturali (forze soggiacenti e metapreferenze) con fattori contingenti (eventi catalizzatori, pag.79; la regola, nella vita individuale ed anche sociale, e' la riproduzione e non il mutamento, pag.80).
L'esperienza della delusione puo' essere l'evento catalizzatore che si verifica nel momento opportuno, in cui la prendo sul serio perche' ho il desiderio di un cambiamento radicale; nella situazione rivoluzionaria "l'insoddisfazione dei meno abbienti converge con la delusione delle persone abbienti" (pag.84, Hirschman analizza anche il fenomeno della incongruenza di status che si verifica nella mobilita' verso l'alto di individui in societa' con elites tradizionali). E' ragionevole pensare che coloro che sono delusi dalla sfera privata si proporranno pubblicamente in modo riformista (pag.83).

3.
L'Autore distingue due tipi di vita attiva, la vita activa degli affari pubblici e quella interessata ad una vita privata migliore per se' e la propria famiglia: talvolta la prima e' vista come arena di passioni pericolose e la seconda percio' e' preferibile "dal punto di vista della societa'" (pag.12; il lavoro nella societa' industriale e' solo strumentale, finalizzato a produrre reddito, pag.145).
Piacere e benessere non possono coesistere, perche' il piacere "e' l'esperienza di passare dal malessere al benessere" (pag.31); l'analisi della delusione del consumatore in relazione ai beni durevoli e' a pag.38 e seguenti, le prestazioni sanitarie ed educative si caratterizzano in piu' per la loro variabilita' qualitativa e di efficacia (pag.45).
Quando l'accesso a certi servizi viene allargato, la loro qualita' di solito peggiora (pag.46). Beni nuovi sono stati spesso accompagnati da ostilita' diffusa, evidenzia l'Autore, talvolta in quanto minaccia alla gerarchia sociale e talvolta perche' accrescevano il divario fra ricchi e poveri; Hirschman osserva come la critica di Marx alla rivoluzione capitalistica fosse una critica al modo di produzione senza tener conto degli effetti del maggior consumo sull'ordine stabilito (pag.61).

4.
L'Autore analizza a pag.86 il fenomeno del free rider e degli "incentivi selettivi" che sono benefici privati che distribuiscono sindacati e partiti per fare proselitismo (quali servizi, abbonamenti, ecc.).
La debolezza della volonta' (acrisìa) si verifica quanto le persone agiscono, e sono consapevoli di agire, contro i loro metagiudizi (pag.78). L'effetto di rimbalzo consiste invece nel sottovalutare i costi ed esagerare i benefici di un'azione che viene intrapresa dopo un'altra in cui non vogliamo piu' essere coinvolti (pag.88; migrazioni, pag.89); pertanto, osserva l'Autore, "la soddisfazione che i consumatori delusi cercano volgendosi verso l'azione pubblica non deriva solamente dai risultati che ci si attende da tale azione" (pag.90): lo sforzo dell'azione pubblica, che dovrebbe essere un costo, diventa invece un beneficio che va sommato al risultato che si vuole conseguire (pag.95). Questa fusione fra sforzo e realizzazione fa si' che sia sufficiente l'azione "come se fosse possibile promuovere il cambiamento" (pag.98: io posso cambiare la societa', l'azione pubblica cambia me anche senza reali mutamenti che io riesca effettivamente ad ottenere).
Vedere anche le tesi dell'Autore sul voto e sull'azione politica negli argomenti filosofici sulla politica in questo sito.
Chi si dedica per la prima volta ad un'azione pubblica puo' constatare che il tempo che essa richiede e' molto di piu' del tempo che ci si attendeva (traboccare del tempo, pag.105 e 110) ed inoltre che le attivita' necessarie per raggiungere obiettivi anche di alta idealita' e di interesse comune sono "di natura assai differente: stringere strane alleanze, dissimulare i propri obiettivi reali, tradire gli amici di ieri; tutto cio' naturalmente nell'interesse del 'fine' " (pag.110).
La vita politica e' troppo impegnativa o lo e' troppo poco, ed in ogni caso crea delusione (pag.130). La delusione verso qualcosa comporta la riallocazione successiva di quel qualcosa in termini di minor costo e minor tempo (pag.133); la privatizzazione non e' un processo storico ovvio (pag.132), ma secondo l'Autore lo sviluppo del mercato riduce la possibilita' di corruzione (pag.134).

5.
Il passaggio dal pubblico al privato puo' essere facilitato dall'esservi nella vita privata anche motivazioni pubbliche (pag.138), dall'idea che la produzione di ricchezza e' piu' importante dell'esercizio del potere e che essa e' un gioco a somma positiva (pag.140).
A diverse fasi della nostra vita corrispondono diversi nostri stili di vita: non puo' esservi una unica nostra modalita' dalla nascita alla morte (etica giudaico-cristiana, pag.144); gli individui sono in grado pertanto di modificare il loro sistema di preferenze (che non e' percio' dato, come vorrebbe la teoria economica) e di concepire forme diverse di felicita'; sono quindi meno perfetti del "soggetto razionale" della teoria economica ma nel contempo anche superiori ad esso (pagg.146-147).

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