LA LEZIONE DI ERICH FROMM

Un quotidiano, settembre anno zero.


L'Arte di Vivere. Quattro studi su Erich Fromm e' il titolo dell'ultimo libro di Jose' Servante, col quale il noto filosofo ha voluto stavolta dedicare una particolare attenzione ai temi della psicologia sociale.
Il libro, come appare gia' chiaro nel sottotitolo, si divide in quattro capitoli, che sono in realta' altrettanti piccolo saggi ciascuno dei quali affronta in modo esaustivo un aspetto della complessa teoria psicanalitica di Fromm, evidenziandone i motivi di attualita': Modalita' esistenziali, Etica umanistica, Psicologia sociale, Teoria politica.
I quattro saggi sono percorsi da un filo conduttore; l'analisi che svolge l'autore e' una sorta di continuum logico-filosofico, che parte dalla psicanalisi, attraversa l'etica e l'antropologia, per approdare infine alla politica. Inizia con l'individuo, attraversa il sociale, conclude parlando delle necessarie riforme della societa' e dello stato.
L'intero modo di essere di un individuo, il suo carattere, le sue emozioni, i suoi stessi gesti possono essere orientati prevalentemente verso la biofilia, o amore per la vita, oppure verso la necrofilia, verso la distruttivita' umana.
Raramente incontriamo individui totalmente biofili o totalmente necrofili: ciascuno di noi e', insieme, santo e demonio; a seconda di quale orientamento prevarra', l'intero nostro modo di essere ne sara' condizionato. Con una avvertenza importante; quando un orientamento prende il sopravvento, l'altro piano piano regredisce: e' il principio dell'alternativismo, secondo cui nessuna scelta umana e' in se stessa decisiva nel far prevalere un orientamento sull'altro, ma ciascuna scelta avvicina un po', o allontana un po', l'individuo dalla giusta modalita' esistenziale.
Come in una partita a scacchi, dove fino ad un certo punto ciascuno e' ancora libero di vincere o di perdere la partita, mentre dopo alcune mosse decisive tale liberta' non esiste piu', il risultato finale e' gia' determinato ed e' indipendente dagli sforzi compiuti dal perdente per tentare di ribaltare le sorti della partita.
La liberta' non e' percio' qualcosa che l'individuo ha o non ha, non e' un attributo ma una variabile comportamentale, che varia appunto a seconda degli atti compiuti dagli individui. L'uomo, dunque, crea davvero se stesso, ma solo fino ad un certo punto oltre il quale le modalita' esistenziali (e il carattere sociale) prevalgono.
Di tali modalita', l'autore ne approfondisce tre, compiendo in tal modo una originale rilettura della teroia degli orientamenti del carattere di Fromm che, come e' noto agli studiosi, distingue l'orientamento produttivo, o modalita' esistenziale dell'essere, dagli orientamenti non produttivi del carattere, che sono almeno quattro: l'orientamento ricettivo, quello appropriativo, quello "tesaurizzante" e quello mercantile. Le modalita' esistenziali individuate ed analizzate nello studio di Servante sono invece tre: avere, essere, apparire.
Ed e' la terza modalita' esistenziale, l'apparire, che per l'autore piu' caratterizza la nostra epoca: apparenza che diviene criterio di divisione e di discriminazione, forma di sopraffazione e principio di emarginazione.
Percio' la nostra epoca, secondo Servante, si caratterizza non piu' e non solo per lo sfruttamento economico, che pure permane, ma soprattutto per la solitudine e l'emarginazione: "un esercito di emarginati esistenziali popola le nostre citta', le nostre societa', la nostra stessa civilta', e rappresenta un pericolo mortale per quest'ultima"; un pericolo dal quale e' possibile sfuggire soltanto attraverso un impegno etico esemplare, quale e' appunto l'etica umanistica di Erich Fromm, che si pone come obiettivo la modifica radicale del carattere sociale degli individui, per cambiare radicalmente, alla radice, cio' che i singoli, nella loro separatezza e nel loro isolamento, hanno in comune e condividono: quel carattere sociale prima plasmato dalla famiglia e poi, sempre piu', da una societa' malata nella quale la patologia diventa per davvero normalita'.
Da qui l'attualita' del pensiero di Erich Fromm, e la rilettura a quattro stadi che del suo pensiero viene proposta da Jose' Servante: prima l'individuo, con le sue modalita' esistenziali, poi l'etica umanistica come soluzione morale possibile, poi il collettivo col carattere sociale, ed infine il progetto di trasformazione radicale con la teoria politica orientata alla trasformazione per gradi dell'intera vita sociale, in senso comunitario ed altruistico.
Il "quarto stadio", quello politico, e' a ben vedere lo stadio fondamentale, ma secondo Servante non puo' essere raggiunto autonomamente senza aver prima compreso gli altri tre stadi, e cioe' le modalita' esistenziali, l'etica umanistica ed il carattere sociale.
L'Arte di Vivere. Quattro studi su Erich Fromm non e' un libro di storia del pensiero filosofico, o di quello psicanalitico; e' in primo luogo il tentativo, a nostro avviso pienamente riuscito, di trovare soluzioni possibili ai gravi problemi esistenziali che caratterizzano il nostro tempo. L'insegnamento di Erich Fromm e', oggi, piu' attuale che mai.

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